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rolinda |
Oggetto: MARMELLATA DI CASTAGNE 02 Mag, 2007 - 16:15
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Dedicata a Violetera
MARMELLATA DI CASTAGNE Ingredienti: - 3 kg di castagne - 1,5 kg di zucchero - 1 bicchierino di rhum - 1 limone - punta (appena appena)di cucchiaino di sale (opzione: a chi non andasse il rhum, può aggiungere l'aroma di vaniglia per pasticceria)
Istruzioni: Lavare e sbucciare le castagne. Farle cuocere mezz'ora in abbondante acqua salata. Scolarle e ancora calde tagliarle e metterle in una pentola d'acciaio coprendole con lo zucchero e la scorza grattugiata del limone. Mescolarle bene e rimetterle sul fuoco. Mescolare continuamente con il cucchiaio di legno e dopo mezz'ora versarvi il rhum e poi spegnere. Mettere nei vasetti quando è ancora calda.
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Ultima modifica di rolinda il 02 Mag, 2007 - 16:21, modificato 1 volta in totale |
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solidea |
Oggetto: 20 Apr, 2007 - 20:02
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Canederli
...........li ho assaggiati e apprezzati, voglio quindi farvi partecipi di questa ghiottoneria trentina....... Buon appetito !!!
Un primo piatto assai degustato in trentino, specialmente nelle fredde giornate invernali da abbinare con " Teroldego rosso "
Ingredienti : 4 persone speck 100 gr. pane bianco raffermo 300 gr. uova 2 latte 2 bicchieri farina 2 cucchiai prezzemolo tritato 2 cucchiai
tagliate il pane e lo speck a dadini e metteteli in una terrina, aggiungete prezzemolo, latte, farina, uova e amalgamate il tutto . Fate riposare un quarto d'ora. Preparate nel frattempo un buon brodo di carne. Formate delle palle rotonde di grandezza media, ponetele nel brodo bollente e fate bollire a fuoco moderato per 10 minuti.
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fenice |
Oggetto: 19 Apr, 2007 - 13:56
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Come promesso un pò di tempo fà, inserisco la ricetta del bollito alla piemontese,la troverete un pò lunga, ma ho voluto scrivere integralmente la ricetta di un mio compaesano, grande chef,stretto collaboratore di Slow Food, docente designato all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e consulente in numerose scuole alberghiere.
Gran bollito misto alla piemontese
La sua comparsa sulle nostre tavole è relativamente recente, potremmo dire Risorgimentale. Ha suggellato e ancora oggi lo sa fare, ovviamente in forma ridotta, la gioia dell’incontro familiare nelle campagne, il gaudente concerto che caratterizza il dì di festa, onorato dai commensali con pulsioni di orale sensualità in bacchiche libagioni con “bôte stôpe” (buon vino). Essendo così ponderosa la sua multiforme presenza, egli detiene il primato di essere la più probante tra le varie preparazioni di carni bovine nel qualificarne le grandi qualità. Occorre pertanto, prima di rammentare con giusta memoria una piccola suite di ricette, proporre il nostro maestoso personaggio non come un re o una regina, ma come una corte di notabili: (i tagli nobili dell’animale sacrificato per la nostra gioia), di cortigiani: ( gli ammenicoli od ornamenti) e di cortigiane: ( le salse di accompagnamento). Al seguito della corte, quale gustoso coronamento , loquaci vallette: le verdure cotte, anch’esse in numero da 1 a 3 a 7. Ecco quindi apparire di fronte ad una schiera di golosi i sette tagli nobili:
punta di petto scaramella o biancostato grasso scaramella o biancostato magro muscolo di coscia o falso infuori muscolo di stinco tenerone culaccio
Di seguito tre indispensabili ammenicoli od ornamenti: lingua testina con musetto coda Tali ammenicoli od ornamenti sono variabili e numericamente dilatabili a seconda delle stagioni fino ad un massimo di sette, integrandoli con lo zampone, la gallina o il cappone, il polpettone e il cotechino, ognuno di questi cotto separatamente.
Infine le salse in numero minimo di tre Bagnèt vert (salsa verde) Bagnèt ross (salsa rossa) Saussa dj avìje ( salsa delle api) Dette salse possono essere aumentate fino a sette, aggiungendo la salsa di rafano, la salsa di senape, la mostarda d’uva (conià), la saussa del pòvròm.
Ricetta
Per 12 persone, quantità di carni approssimative: tagli nobili = Kg. 0,700 di ciascun taglio ammenicoli od ornamenti = Kg. 0,700 di coda, Kg. 1 di lingua , Kg. 1 di testina
Preparare 2 pentole, di cui una con maggiore dimensione per essere adatta a contenere i sette tagli nobili più un ornamento, la coda. Mettere in questa pentola acqua in quantità sufficiente a far bollire le succitate carni, calcolando l’evaporazione che avverrà nel tempo di cottura di circa 3 ore e mezzo. Profumare a freddo l’acqua con carota, spicchi d’aglio, cipolla piccata con chiodi di garofano, sale grosso, un mazzetto odoroso costituito da : rosmarino, costole di sedano, prezzemolo e foglie di lauro legati. Portare l’acqua così insaporita ad ebollizione ed a quel momento immergere il primo grande gruppo di carni. Avremo così avviato la cottura del gran bollito e non di una qualsiasi carne lessa, essendo partiti da acqua bollente onde avere carni integre nella completezza organolettica di sapori e profumi, conservando la quasi totalità dei componenti biologici. Ne risulterà anche un ottimo brodo leggero e corroborante da utilizzare piacevolmente per sorbirne una bella tazza o come elemento prezioso in altre preparazioni. In un secondo recipiente di dimensione capace di contenere i due ornamenti rimasti (la lingua e la testina), seguendo la stessa procedura e avvertenze osservate per il primo recipiente, procederemo alla cottura di tali carni per un tempo di circa 4 ore e mezzo. La qualità del brodo risultante dalla cottura di queste due parti, essendo poco pregevole e piacevolmente utilizzabile, non avrà un ulteriore utile impiego.
Ricette delle 3 grandi salse tradizionali
“Bagnèt vert”
Tritare foglie di prezzemolo, nella quantità desiderata, con acciughe, mollica di pane imbevuta di buon aceto e strizzata,tuorli d’uovo sodi passati, spicchi d’aglio , amalgamando poi il tutto con olio d’oliva fino ad ottenere un bagnèt sufficientemente consistente. Raccomandazioni importanti sono: l’uso delle acciughe che dovranno essere tritate rigorosamente complete della loro lisca, e la preparazione con qualche ora di anticipo prima di servire. (nota mia personale: non tutte le ricette famigliari prevedono l’uso dell’uovo).
“Bagnèt ross”
Preparare pomodori ben maturi sbucciandoli e privandoli dei semi. Iniziare la cottura con i seguenti aromi: cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, aglio, peperoncino rosso piccante e qualche rametto fresco o secco di santoreggia. Continuare la cottura fino ad avere una purè condensata. Passare tutto al setaccio, rimettere il passato in casseruola aggiungendo olio, un po’ di pepe e un po’ di sale. Servire caldo o freddo a piacimento. In assenza di pomodori freschi si può usare passato di pomodori o pelati .
“Saussa dj avìje”
In un mortaio pestare 200 grammi di gherigli di noci fino ad ottenere una finissima pasta da diluire con 50 gr. di brodo caldo. Aggiungere nel mortaio 25 gr. di senape in polvere. In un bagno-maria portare circa 0,700 Kg. di miele agostano a una temperatura di 40°. Versare il miele nel mortaio e lavorare tutti i componenti con il pestello fino ad ottenere una crema ben omogenea.
Un voluttuoso abbraccio con alcuni vini delle più prestigiose firme di Langa e del Roero confermeranno senza alcun dubbio la gioiosa complementarità di un bel mariage in tavola.
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_________________ Muri di pietra non fanno una prigione, nè sbarre di ferro fanno una gabbia. |
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solidea |
Oggetto: 03 Apr, 2007 - 17:44
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Vorìa cantar Verona....... ma no quela dei monti e del lago, quela streta e cocolada da l'Adese; quela piena de storia, de vicoli sconti e de palassi da siori ; quela de le cese, tante e grande, dei santi e dei briganti ; no quela de Giulieta e del sò Romeo, de le ciacole e del sparlar en piassa
Vorìa cantar Verona........ Quela più bona, quela che se magna !!!!!!!!!  |
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Nica50 |
Oggetto: Pennette ai sapori dell'estate 01 Apr, 2007 - 16:46
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rolinda |
Oggetto: Ricette vegetariane 01 Apr, 2007 - 14:03
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Essendo vegetariana, mi sono specializzata in ricette veloci e sfiziose, anche per smantellare il pregiudizio di molti, che essere vegetariani voglia dire mangiare insalatine e legumi. Per es. pochi sanno che i ravanelli rossi, si possono cucinare: 2 o 3 mazzetti di ravanelli rossi (tolte le foglie che si possono lessare e far saltare come gli spinaci con olio,aglio e una grattugiata di grana, oppure usare per risotti, ripieni, o semplicemente conditi con olio e limone ed hanno un sapore delicatissimo molto meglio degli spinaci) Tagliare a rondelline abbastanza spesse i ravanelli; metterli in padella con poco olio e lasciarli soffriggre qualche minuto, aggiungerci tre quarti di bicchiere di vino rosso, lasciarli asciugare con coperchio sopra per qualche minuto, aggiungere poi, prima di spegnere, una manciata di grana grattugiato, volendo una ricetta più ricca, si può aggiungere delle uova (una per commensale) mescolare fino a che si sono rapprese, servire nei piatti. Sono un ottimo contorno, senza uova, per le carni, pesce, o per accompagnare le frittate, con le uova diventano di per sè un secondo piatto che si può accompagnare con insalatina verde o di pomodori, o patatine fritte.. Hanno un leggero sapore di prosciutto di Praga, molto delicati e sicuramente incuriosirete i commensali. |
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fenice |
Oggetto: 28 Mar, 2007 - 20:48
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Per gli amici che mi hanno richiesto ricette piemontesi comincio con questa che non è da confondere col vitello tonnato
Vitel Tonné
Per 12 persone: 1,3 kg. di rotonda di vitello - ½ litro d’aceto di vino - un quarto di litro di vino bianco secco - un quarto di litro di acqua - una cipolla - 10 capperi – tre tuorli d’uova sode – 10 acciughe sotto sale – una noce di burro – 8 chiodi di garofano – un pezzo di cannella –6 grani di pepe – 2 foglie di alloro - sale
Tempo della marinata: una notte Tempo di cottura: 50 minuti circa
La rotonda della coscia o girello di vitello deve marinare per una notte in una soluzione fatta di aceto, vino bianco secco ed acqua, con l’aggiunta di una cipolla affettata, chiodi di garofano, pepe nero, cannella, alloro e sale. La carne deve macerare ben coperta almeno per 12 ore. Dopo aver tolto la rotonda dalla marinata, asciugatela e fatela brasare velocemente per 4-5 minuti circa in una casseruola con un po’ di burro, a fiamma alta. La carne deve fare una sottile crosta su tutta la superficie, quindi rivoltatela spesso.Terminata la brasatura, aggiungete le acciughe dissalate e diliscate, i capperi, e i tuorli d’uova sode sminuzzati con la forchetta: fate cuocere per qualche minuto a fiamma più bassa, rimestando continuamente e rivoltando la carne affinché non attacchi al fondo della casseruola. All’operazione occorre prestare la massima attenzione, aiutandovi, se è il caso, con un altro po’ di burro. La carne deve assorbire gli umori dell’acciuga. Quindi proseguire la cottura a casseruola coperta aggiungendo poco alla volta la marinata: in 50 minuti circa la marinata si restringe dando luogo ad un fondo di cottura abbastanza consistente. E’ buona norma non prolungare la cottura della rotonda che al taglio deve apparire morbida e rosea. La carne viene tagliata a fette non troppo sottili (1/2 cm.) che vengono servite tiepide e cosparse del fondo di cottura caldo passato al setaccio. Se il fondo appare troppo denso o quantitativamente inferiore alla bisogna, allungatelo con un po’ di brodo e una punta di cucchiaio di farina bianca.
Vini consigliati: Nebbiolo d’Alba, Roero, Ruchè
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orsogrigio |
Oggetto: Oggi va in scena LA RIBOLLITA 24 Mar, 2007 - 18:16
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Minestra di pane - Ribollita Ingredienti per 4 - 5 persone: 1 cipolla 2 costole di sedano 2-3 carote 2 costole di bietola 1 cavolo verza 1/2 kg di fagioli bianchi cannellini 300 gr di pane toscano raffermo(quello senza sale) 3-4 pomodori freschi oppure passata q.b. 200 gr di pancetta distesa o cotiche di maiale acqua q.b. peperoncino a piacere sale q.b.
Si fa un soffritto con olio, cipolla e pomodori o passata, poi si mettono nel soffritto ad insaporire per qualche minuto tutte le verdure tritate assieme alla pancetta o cotiche di maiale, aggiungere poi, piano piano,i fagioli(metà passati e metà interi) dopo chiaramente averli cotti, e l'acqua di cottura dei fagioli stessi, quindi terminare la cottura di tutto l'insieme per la quale occorreranno 1ora e mezza o due. Se il tutto dovesse risultare troppo denso aggiungere acqua quanto basta. Alla fine della cottura occorre mettere il pane, tagliato a fette sottili (mezzo cm) in un recipiente tipo insalatiera e formare degli strati partendo dal pane alternato con le verdure. L'ultimo strato deve essere chiaramente di verdure. Lasciare riposare qualche ora per dare modo al pane di inzupparsi e quindi servire in tavola. Questa è la minestra di pane, molto più buona fredda che calda. Per fare la ribollita occorre prendere la minestra di pane, metterla in una padella con dell'olio e peperoncino e farla soffriggere un pò. Questa deve essere servita calda, fredda non è buona. Se il pane non è senza sale vuol dire che saleremo un pò meno le verdure. A tutti buon lavoro e buon appetito. Ciao N.B. il cavolo verza può essere sostituito con cavolo nero, la pancetta con un osso di prosciutto |
Ultima modifica di orsogrigio il 31 Mar, 2007 - 13:19, modificato 1 volta in totale |
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marialuna |
Oggetto: Ricetta in poesia di Aldo Fabrizi 23 Mar, 2007 - 23:18
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Pasta alla capricciosella di Aldo Fabrizi
Provate a fa' 'sto sugo, ch'è un poema: piselli freschi, oppure surgelati, calamaretti, funghi "cortivati", così magnate senz'avé patema.
Pe' fa' li calamari c'è un sistema: se metteno a pezzetti martajati nell'ajo e l'ojo e bene rosolati, so' teneri che pareno 'na crema.
Appresso svaporate un po' de vino; poi pommidoro, funghi e pisellini insaporiti cor peperoncino.
Formaggio gnente, a la maniera antica, fatece bavettine o spaghettini... Bòn appetito e Dio ve benedica! |
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melba |
Oggetto: CONSIGLI UTILI 20 Mar, 2007 - 19:21
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COSIGLI UTILI...........
Il sugo si è bruciato?...trasferiscilo in un'altra pentola e aggiungi una scorza di limone, un rametto di salvia e un pizzico di pepe. Il sapore di bruciato non si avvertirà più.
La frittata si è attaccata alla padella?...togli la pentola dal fuoco e coprila con un piatto, dopo alcuni minuti il vapore che si è creato aiuterà la frittata a staccarsi senza fatica.
La bistecca dopo la cottura è troppo dura?...toglila subito dalla bistecchiera, avvolgila con la carta di alluminio e i succhi contenuti nella carne si ripresenteranno rendendo la carne nuovamente morbida.
La minestra è troppo salata?...per addolcire un piatto troppo salato è necessario aggiungere in pentola dell'acqua e un paio di patate sbucciate e tagliate a pezzi, che assorbono rapidamente il sale in eccesso. Puoi fare la stessa cosa con l'acqua della pasta o del risotto.
Per non sbagliare, la prossima volta, aggiungi il sale solo a fine cottura, altrimenti l'acqua evapora e il sale si condensa rendendo il piatto troppo saporito.
Vuoi che le tue verdure risultino sempre croccanti?... sia bollite che saltate in padella le tue verdure risulteranno sempre croccanti se aggiungerai il sale solo a fine cottura. Se vuoi che le verdure bollite mantengano un colore intenso aggiungi, prima della bollitura, un filo d'olio all'acqua di cottura.
Il pollo è risultato troppo secco e stopposo?...fortunatamente il pollo è riutilizzabile anche da cotto per molte altre ricette invitanti: puoi tagliarlo a pezzi, impanarlo e friggerlo in padella oppure tritarlo, aggiungere la besciamella, qualche verdura a piacere e gratinarlo al forno.
Vuoi sgusciare le uova in poco tempo?... fai raffreddare le uova in una soluzione di acqua gassata e aceto di vino e vedrai che anche le uova più piccole, come quelle di quaglia, si sgusceranno in un attimo.
Hai fatto una torta ma la parte centrale si è afflosciata?... falla raffreddare e falle un buco nel centro in modo trasformarla in una ciambella, poi guarniscila con glassa colorata o scaglie di cioccolato.
Non vuoi che la tua macedonia si annerisca?...se vuoi preparare la macedonia in anticipo ma non vuoi che si annerisca, coprila con l'acqua gassata e prima di servirla aggiungi del succo di limone.

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fenice |
Oggetto: 20 Mar, 2007 - 18:24
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Una ricetta tipica delle langhe:
TORTA DI NOCCIOLE
Ingredienti: 2hg. di nocciole, 2hg di amaretti, 2 hg di savoiardi, 2 hg di burro, 6 cucchiai di zucchero, 3 uova.
Tostare le nocciole in forno per mezz’ ora a 200° , tritare nocciole e biscotti, amalgamare con i 3 tuorli, il burro fuso e lo zucchero, aggiungere per ultimi gli albumi montati a neve. Cuocere in forno a 200° per mezz’ora. Provare per credere!!!!!! |
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Tatù |
Oggetto: Coda alla vaccinara 2 18 Mar, 2007 - 23:31
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La prima era una ricetta fantasma eheheh Ora, pur chiedendo scusa ai romani, vi consiglio questo piatto "leggerino", chiedo scusa ai romani perchè forse loro lo fanno con qualche variante, ma comunque, provatelo e poi mi dite.
Gli ingredienti sono per sei porzioni
coda di bue kg 1,5 , lardo 80 gr, 1/2 cipolla , 1 spicchio di aglio , 1/2 carota , 1 ciuffetto di prezzemolo , 2 coste di sedano , 1 bicchiere di vino rosso asciutto , 500 gr di polpa di pomodoro , 3 cucchiai di concentrato di pomodoro , 1/2 lt di brodo di carne , sale e pepe
Preparazione: Tagliate la coda nelle vertebre a tronchetti, lavate e asciugate. in un tegame di coccio fate soffriggere un battuto di lardo, cipolla, aglio, carota e prezzemolo. Quando le verdure saranno appassite, unite i pezzi di coda. Condite con sale e pepe e rosolate bene la carne. Bagnate con vino rosso, quando sarà evaporato, aggiungete la polpa di pomodoro e il concentrato di pomodori. Coprite con buon brodo, diminuite il fuoco, mettete il coperchio e lasciate cuocere dolcemente per circa 3 ore e 1/2. Quando la coda è quasi cotta, unite il sedano che avrete in precedenza lessato e tagliato a pezzi. A fine cottura, il sugo dovrà risultare scuro, denso e saporito.
Per il vino, suggerirei un San Giovese di Romagna, mosso
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Tatù |
Oggetto: Coda alla vaccinara 18 Mar, 2007 - 23:21
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Iwill |
Oggetto: Maionese (come la faccio io) 18 Mar, 2007 - 19:58
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Nica50 |
Oggetto: 16 Mar, 2007 - 18:21
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- ops...frullate...sta per....montate
....uniteli...sta per ...... unitele
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Nica50 |
Oggetto: Torta del sole....di sicilia...naturalmente! 16 Mar, 2007 - 18:19
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Premessa: questa  cari chatteurs è un'  geniale perchè al profumo  , al colore, al gusto aggiunge una qualità che sarà molto aprrezzata  perchè non contiene grassi...sì proprio così...niente burro, olio o margarina. Ingredienti x quattro persone; una grossa arancia...non trattata 125 gr di mandorle tritate 225 gr di zucchero semolato tre uova zucchero a velo , sale In un pentolino mettere a bollire l'arancia, per circa 30 minuti, frullatela con tutta la buccia e tenetela da parte. Sbattete i tuoli con lo zucchero , unite le mandorle e l'arancia ( che si è intanto raffreddata) A parte, frullate le chiare a neve,con un pizzico di sale, quindi uniteli al composto , con delicatezza. Versate in una terrina ( io uso la carta forno per foderarla ed evitare che la torta si attacchi ai bordi), fate cuocere per 30 minuti nel forno a 200°, già caldo. Nella ricetta originale non è previsto l'uso di lievito , nè di farina, ma io aggiungo sia l'uno che l'altro, fidandomi , per le dosi, della mia esperienza......ne metto pochina, quanto basta per ottenere un composto un pò più sostenuto e non avere sorprese sul risultato finale. La torta si può decorare, con un effetto davvero bello, spolverandola di zucchero a velo e delle scorzette d'arancia precedentemente fatte a striscioline e cotte a fuoco lento con lo zucchero finchè non si forma una sorta di caramello.
sono stata brava? e ditemelo !!  magari dopo averla provata!!!!!!! |
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