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solidea |
Oggetto: omaggio ad un amico 21 Ago, 2012 - 16:23
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Matera.....città dalle origini contadine, città dove il pane è ancora oggi alla base delle nostre abitudini alimentari, città dove un tempo il pane era considerato come qualcosa di indescrivibilmente prezioso......... Chi di voi non ha mai sentito parlare della famosissima CIALLEDDA FREDDA MATERANA???? Un insalatona fresca e tutt'estiva che si prepara velocemente. è un modo gustoso ed economico di riciclare il pane raffermo, sazia senza bisogno di accendere fornelli o forni vari, in quanto si prepara tutta a freddo. Ottima in estate. Eccovi la ricetta appetitosa che si può fare con numerose varianti : bagnare con acqua del pane raffermo aglio, olio, pomodorini, origano , fettine di cetriolo unire il tutto e cospargelo sulle fette Buon appetito !
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solidea |
Oggetto: 01 Giu, 2012 - 14:32
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PASTISSADA DE CAVAL A VERONA – IL PIACERE DELLA CARNE
La pastissada de caval, una specialità dei piatti tipici veneti, è uno stufato di carne equina, cotto nel vino della Valpolicella, specialmente nell'Amarone. L'origine della pastissada de caval risalirebbe a Teodorico, re degli Ostrogoti, che dopo aver sconfitto Odoacre, re degli Eruli, nel 489, chiamò il popolo veronese a festeggiare, utilizzando la carne dei cavalli uccisi in battaglia. Per non offendere il re e il proprio stomaco, supponendo che la carne non fosse delle migliori per qualità, ma che la fame fosse anche peggio, i veronesi la fecero macerare nel vino con spezie e verdure. Nasce così, facendo di necessità virtù, uno dei piatti tipici di Verona. Per chi volesse fare la pastissada de caval, ovvero uno stracotto tra i più gustosi della cucina veneta, ecco la ricetta di base.
PIATTO SUCCULENTO
Per 4 persone occorrono ½ kg di carne di cavallo tagliata a cubetti, 1/ kg di cipolla, 1 costa di sedano, 1 carota, foglie di alloro, chiodi di garofano, cannella, passata o concentrato di pomodoro, ½ litro di vino rosso Valpolicella, olio d'oliva, sale, pepe. Procedere tritando carote, sedano, cipolla, da marinare nel vino insieme alla carne e agli altri ingredienti per un giorno intero. Ultimata questa prima parte, si mette il tutto in una pentola di coccio e si cuoce a fuoco molto basso per quattro – cinque ore, aggiungendo brodo al bisogno. La pastissada de caval si gusta attorniata da polenta calda appena scodellata, sorseggiando vino rosso di corpo, tra cui, di prima scelta, l'Amarone.

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Ultima modifica di solidea il 27 Ago, 2012 - 21:48, modificato 1 volta in totale |
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affa77 |
Oggetto: 23 Dic, 2011 - 23:27
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<span style="color: rgb(0, 112, 192); font-family: 'Comic Sans MS'; font-size: 16pt; ">Crostini:
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">8 piccoli porcini oppure 2 grandi<o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">2 zucchine<o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">1 peperone rosso non molto grande<o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">1 melanzana media (se possibile dopo averla tagliata lasciarla un po’sotto sale e quindi sciacquarla
cipolla bianca (circa 70 grammi)<o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">1 costa di sedano<o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">Passata di pomodoro<o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">Prezzemolo <o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">Parmigiano grattugiato<o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">Burro<o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">Olio d’oliva<o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">Sale <o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">Pepe<o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0"><o:p> </o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";
color:#0070C0">Ridurre a dadini tutta la verdura e a lamelle i funghi<o:p></o:p>
<span style="font-size:16.0pt;font-family:"Comic Sans MS";mso-fareast-font-family:
"Times New Roman";mso-bidi-font-family:"Times New Roman";color:#0070C0;
mso-ansi-language:IT;mso-fareast-language:IT;mso-bidi-language:AR-SA">Mettere a soffriggere nel burro spumeggiante la cipolla affettata sottile e il sedano, aggiungere poi tutte le altre verdure e cuocere a fuoco medio fino a quando saranno amalgamate, non spappolate. Insaporire con sale, pepe, prezzemolo tritato e due cucchiaiate di parmigiano grattugiato. Spalmare delle fettine di pane col composto, coprire con un cucchiaino di pomodoro e una fettina di formaggio, irrorare con un filo d’olio e mandare in forno fino a quando il formaggio sarà fuso.
p.s.io preferisco mettere prima il formaggio e poi il pomodoro, ma vedete voi |
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POLLO ALLA FRANCESE
Ho provato questa ricetta e vi assicuro che é veramente buona. Ingredienti: - 1 pollo tagliato a pezzi da 1,500kg - 150g di funghi champignon - 2 scalogni - 40g di burro - 12 cipolline - 80g di lardo - 500ml di vino rosso - 1 mazzetto di erbe aromatiche - noce moscata - mezzo cucchiaio di farina - 1 spicchio d'aglio - olio d'oliva - 4 cucchiai di cognac o brandy - sale e pepe q.b. Procedimento in un tegame fate sciogliere meà del burro con 2 cucchiai di olio, rosolate il pollo per 7-8 minuti a fiamma viva. Sgoccciolatelo e mettetelo in un piatto. Unite al tegame il lardo tagliato a dadini e le cipolline e fate rosolare per 6-7 minuti. Sgocciolatelo e mettete anch'esso da parte. Rimettete il pollo nel tegame e unite gli scalogni tritati, l'aglio tagliato a metà e il mazzetto di aromi. Rosolate il tutto per qualche istante, poi unite la farina. Fate tostare un attimo e versate il liquore e 1 bicchiere di vino. Fate evaporare a fiamma alta, girando il pollo almeno 1 volta e versate il restante vino. Regolate di sale e pepe e spolverizzate con la noce moscata. Coprite e fate cuocere a fiamma bassa per 25 minuti. Sgocciolate le cipolline e tenetele da parte e cuocete per altri 25 minuti con il coperchio. Affettate i funghi e rosolateli in un'altra padella con il rimanente burro e 1 cucchiaio di olio. Sgocciolate il pollo, frullate il sughetto di cottura, rimettete tutto nel tegame, unite i funghi, il lardo e le cipolline. Cuocete per altri 10 minuti. Se è necessario aggiungere brodo o acqua bollente. Servite.. e buon appetito! |
_________________ Riconoscere la felicità, saper sorridere e avere ancora voglia di giocare:questa è l’intelligenza del cuore.
L’intelligenza senza cuore é solo fredda logica. |
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solidea |
Oggetto: 11 Ott, 2011 - 12:48
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Minestra de fasoi
Par quatro che magna
4 sbrancadele de tajadele fate in casa; (ma i le vende za fate, co l’ovo…) 3 eti de fasoi sichi de Lamon; 1 spigo de ajo e ½ zeola; 1 ganbeta de sèlino; 1 carota; ojo stravergine de oliva; sale e pévaro ;
Se fa cussì:
1. Fare on desfrito co la zeola e l’ajo el sèlino e la carota, cavando l’ajo ala fine; 2. Cusinare i fasoi cuerzéndoli de aqua freda, insieme col desfrito, in modo che ala fine ghe resta tanto brodo; 3. Masenare metà d’i fasoi col passaverdura, cussì el brodo vien pì fisso; 4. Sol brodo cussì fato, cusinare le tajadele; 5. Par i palà pì fini, insieme coi fasoi se mete on osso de parsuto a cusinare. 6. Servire la minestra che la scota, infromajando par ben. 7. No ghe starìa male on giro de ojo stravergine cruo. 8. Se calcheduni ve dirà de metare prima a moja i fasoi, disighe che'l se faza i afari sui!
P.S. O regina de tute le minestre, che a qualchidun ti pari volgarota, parché ti movi on poco le balestre, lassa che te saludi a la fraiota e te proclama sensa petulansa la gran Regina de la nostra pansa! Fissa, mora, color de ciocolata, no digo freda, apena tiepideta, co la so pelesina mantecata e co la relativa codegheta, la score zó gualiva come l’oio sensa petegolessi e sensa inbroio! Drento ghe xe la cara lasagneta o subiotini, o tagliadele more, co i so mati sporchessi de panseta che, da la boca, i riva infin al cuore; e zó ste scuciarade a tuto andare, che apena te si bon de respirare! No gh’è né fiorentini né romani che sapia sfasolar in sta maniera, e gnanca milanesi o maremani! Solo la zente de la nostra tera pol vantarse de fare co rason, el vero “Ciocolato de Lamon”!
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angybel |
Oggetto: OTTOBRE,,,VENDEMMIA---MONFERRATO...quindi 04 Ott, 2011 - 21:11
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Soma d’aj (per i non piemontesi SOMA è in pratica quella dell'asino, nel senso che l'aglio appesantisce il pane trattato)
per 4 persone: 8 fette di pane casereccio, 8 spicchi d'aglio, olio EVO (nel Monferrato usano l'olio di nocciola), sale, pepe nero.
Sbucciare gli spicchi d’aglio (uno per ogni fetta di pane), infilzarli con una forchetta e sfregare abbondantemente su tutti i lati, compresa la crosta esterna.Condire ogni fetta con olio , un pizzico di sale e una macinata di pepe.
(il tutto accompagnato da un grappolo d’uva "gambarossa o gamba di pernice" e da un bicchiere di Barbera o Dolcetto)
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tiziana |
Oggetto: 15 Set, 2011 - 13:56
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Interessante anche questa ricetta
ma sai angybel... i cachi...non mi sono mai piaciuti!
mentre mio fratello Paolo ne andava matto
quindi in casa a Milano ne giravano moltissimi

(vittoria gif)
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angybel |
Oggetto: e oggi CACHI... 13 Set, 2011 - 15:49
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Visto il successo delle pesche ripiene ecco, anche se in anticipo, ma già che ce l'ho in mente, la ricetta della MOUSSE DI CACHI 4 cachi maturi - 10 amaretti - 6 biscotti secchi - 1 uovo - rhum - zucchero Togliere ai cachi la pellicola, aprirli a metà e levare i noccioli. Tritare 6 amaretti e i biscotti secchi. Mettere nel frullatore: i cachi, il trito di biscotti, l'uovo, un cucchiaini di zucchero e due cucchiai di rhum. Frullare brevemente, poi versare la crema in quattro coppette e metterle in frigo per almeno due ore. Al momento di servire, guarnire ogni coppetta con un amaretto. A piacere puù essere aggiunto, su ogni amaretto, un ciuffo di panna montata. |
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tiziana |
Oggetto: 13 Set, 2011 - 14:04
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Gnammi gnammi angybel
devono essere squisite...io amooo oooooo le pesche!
che bello rivedere attivo questo spazio ricette

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angybel |
Oggetto: le PESCHE ripiene 12 Set, 2011 - 21:16
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Questo è un dessert che a casa mia va a ruba in questo periodo…approfittiamo fin che si trovano ancora pesche
5 grosse pesche gialle - 2 cucchiai di zucchero - 25 g di burro - 10 amaretti - 1 tuorlo d’uovo – 1 bustina di vanillina
Lavare le pesche e asciugarle, aprirle a metà, eliminate il nocciolo e togliere con un cucchiaino un poco di polpa da ciascun frutto. Mettere la polpa in una terrina e aggiungere un’altra pesca, ben matura, pelata e snocciolata, schiacciando bene il tutto con una forchetta. Unire lo zucchero, il tuorlo d’uovo, il burro sciolto, gli amaretti tritati, la vanillina; mescolare con molta cura e poi riempire con un po’ di composto ciascuna pesca. Il ripieno deve essere piuttosto abbondante, formando una piccola “montagnola”. Adagiare i mezzi frutti riempiti in una teglia ben imburrata e passarla in forno caldo a calore moderato (170°C) per circa 1 ora. Servire le pesche tiepide o fredde.
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Ciao cara Solidea, Domenica abbiamo fatto la " sbrisolona" con esito ottimo; l'unico piccolo neo che l'abbiamo cotta un pò troppo; la prossima la toglieremo dal forno qualche minuto prima, è piaciuta a tutti, grazie.
Se ai tuoi nipotini piacciono i croccanti di nocciola, ti suggerisco questa ricetta, molto semplice e veloce. Ingredienti: nocciole sgusciate e pelate: gr. 250 zucchero: gr. 200 un tuorlo d'uovo medio-grande.
Preriscaldare il forno a 180
Ridurre a granella le nocciole ( il passa verdure a manovella con il disco a fori piccoli è l'ideale), miscelare bene fra di loro i tre ingredienti, mettere una carta da forno sul piatto rettangolare del forno e mettere un cucchiaino di pastella sulla carta, avendo cura di lasciare 3-4 centimetri di spazio fra di loro, (perchè quando la pastella sente il calore, si appiattisce e si allarga, rischiando di attaccarsi fra loro ) .
Tempo di cottura: 8-9 minuti se si desiderano morbidi: 9-10 minuti se più croccanti
è un piacere far di cucina con tè Solidea,
buona giornata a tè e a chi transita su questo sito attirato dal profumo della nostra fatica...
marco |
_________________ Marco |
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solidea |
Oggetto: per poesiabiellese 19 Mag, 2011 - 21:57
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La sbrisolona (anche detta sbrisulona, sbrisolina, sbrisulusa o sbrisulada) è un dolce originario della città di Mantova, è comunemente prodotto e consumato anche nel veronese. La ricetta risale a prima del '600 quando pare arrivò anche alla corte dei Gonzaga. Ma ti confido che, da brava sfaticata, Solidea la compera spesso nei supermercati e, ti assicuro caro Marco, che è altrettanto buona. Ho trovato la ricetta nel web e sono certa che la tua favolosa cuoca Rosangela farà un’ottima figura e saprà fare una dolce sorpresa al vostro ospite.
La torta sbrisolona
è il simbolo della pasticceria mantovana, la tendenza è quella di sbriciolarsi già prima della cottura, anche a causa della presenza della farina di mais e della lavorazione della pasta, che non deve restare omogenea ma a grumi. La Sbrisolona è una torta dura, estremamente friabile che non si taglia ma che si spezza, formando le caratteristiche "brise". Questo dolce mantovano è sicuramente di origini antiche, probabilmente appartiene alla tradizione contadina, in quanto la possibilità di conservare questa torta a lungo, la rendeva sempre disponibile ad essere offerta insieme ad un buon bicchiere di vino.. Insieme al Tortello di Zucca, la Sbrisolona può essere considerata come vera cultura della tipicità mantovana.
Ingredienti: (per 8 persone) 200 gr di mandorle dolci, 250 gr di farina bianca, 150 gr di farina gialla a grana fine, 200 gr di zucchero, 200 gr di burro a temperatura ambiente, 2 tuorli d'uovo, sale, la scorza grattugiata di un limone, burro, farina per lo stampo
Preparazione: Immergete le mandorle in acqua bollente, pelatele e tritatele quindi grossolanamente. Mescolate sulla spianatoia la farina bianca e quella gialla, lo zucchero, le mandorle tritate, la scorza di limone e un pizzico di sale. Disponete il tutto a fontana, fate un incavo e nel centro mettete le uova e il burro a pezzettini. Amalgamate questi ingredienti sfregandoli tra le dita in modo che non si formi un composto omogeneo ma piuttosto un insieme di grumi. Fate cadere l'impasto in una tortiera di circa 24 cm di diametro, che avrete imburrato e infarinato, senza livellare la superficie e quindi distribuitevi le mandorle tritate. Date qualche colpetto sul fondo della tortiera affinché non restino spazi vuoti. Infornate per circa un'ora a 180°, servite la torta fredda leggermente spolverata di zucchero semolato.
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Ciao Solidea, qualche giorno fa, con Lore, hai accennato ad una torta " sbrisolona", un dolce al quale accenna ogni tanto mio cognato ( che è veneto) e che gli faceva sua madre. Se non è troppo difficile, io e mia moglie gli vorremmo fare una sorpresa. Ti ringrazio Solidea e ti auguro buona serata, ciao marco. |
_________________ Marco |
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Simpatica Lore....sè vero, ti no gai confidensa con mi, ma par un baseto daiiii, mi lo aceto volentieri e lo ricambio, grassie
marco
ps saluti a soli e a cris. |
_________________ Marco |
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lore14 |
Oggetto: 13 Mag, 2011 - 21:19
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 Solibellaaaaaaaaaaaaaaaaaaa de mi corazonnnnnnnnnnnnnnn! Che bontà ma che bontàààààààààà! Rivo doman, a manco un quarto alle 12.00 son da ti : un quarto d' ora de struconi e po' te iùto a far fora tuto quel ben de Dio...
Ahahahahhahah magari !!! Baso a ti e a Cris e solo un saluto al simpatico tuo amico Poesiabiellese (ciò , co 'u no go confidenza...). |
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lore14 |
Oggetto: 13 Mag, 2011 - 19:01
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Omammmaaaaaaaaa Soliiiiiiiiiiiii Sai che mi fanno impressione i tuoi gridolini goduriosi per un risotto ai mirtilli??? L' idea, a me, fa un po' ribrezzo, con tutti i buoni risotti che abbiamo, mi sembrano proprio sprecati quei mirtilli... Non sarebbe meglio utilizzarli in questo modo?

Allora sì,che anch' io, come la tua Cris (salutamelaaaaaaa!!!) farei SLURP SLURP e mi leccherei le dita... Ma non voglio insistere, io non sono una signora 'audace' in cucina... Ehiiiiiiiiiiii ho detto SOLO in cucina, neh? Ahahahaha Basoooooooooooooooooooooooooooo |
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Ciao cara solidea; ho visto su internet le ricette del risotto ai mirtilli, va tutto bene ma io consiglio un brodo un pò più sostanzioso. I mirtilli danno un gusto esotico,un pò agro,speciale, ma chi fa il buon risotto è il buon brodo. Ingredienti: mezzo kilo di riso per risotti. 7/8 etti di bollito di manzo ( reale, tenerone, cappello del prete) oppure un galletto ruspante o una gallina da carne, se li trovi. Carote, cipolle, sedano, alloro. Un dado vegetale (senza glutammato) 150 gr. di mirtilli 150 gr. di parmigiano grattato 30 gr. di burro 150 gr di scalogno olio d'oliva extra v. 1 bicchiere di vino rosso
Fare il brodo il giorno prima. Perchè? per poter sgrassarlo. va bene far da mangiare buono ma bisogna badare anche alla salute. Quando è freddo passarlo qualche ora nel congelatore; il grasso viene tutto a galla , come una pastiglia ed è agevole eliminarlo, ne risulta un brodo saporito e molto magro. Passare per 40 secondi i mirtilli nel microonde per rompere i grani, per non rischiare di trovarli interi a fine cottura. Fare il soffritto di scalogno, unire il riso e tostare, aggiungere brodo con i mirtilli. Se ti piace il riso alla " cinese" cioè con i chicchi che si staccano, non devi mescolare sovente. Io amo il riso con l'amido, perciò mescolo in continuo negli ultimi 10 minuti. A metà cottura, aggiungere il vino rosso. A cottura ultimata, molto al dente, aggiungere il parmigiano, il burro e, fegato permettendo, 2 cucchiai di panna! mantecare e servire all'istante., buon appetito. Ciao solidea, un abbraccio , buona giornata marco |
_________________ Marco |
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solidea |
Oggetto: per poesiabiellese 09 Mag, 2011 - 18:27
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Caro Marco, nonchè poesiabiellese so che sei un maestro nei risotti.e quello con i mirtilli è la tua specialità...ma...io , povera derelitta copiai dal web visto che la tua ricetta non arrivava mai. Penso che un goccino di latte bollente a fuoco spento serva per tenerlo morbido, all'onda , forse per arrestarne l'eventuale cottura appunto perchè non scuocia il riso. Deh !! ti prego dammi dei chiarimenti.......prima o dopo questo risotto s'ha da fà ! Un abbraccio da Solidea |
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