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Sono stato impegnato per 3 giorni per motivi di lavoro e sono stato assente dal sito.
Mi fa piacere dialogare con Pilou.
Inizialmente quella buddista era una sana filosofia.
Io penso che poi sia diventata una religione.
E' una religone sui generis. Non c'è un dio personale in cui credere.
Forse è l'unica religione senza Dio.
Il Buddismo ormai è strutturato come qualsiasi altra Chiesa.
E' una religione in cui "Dio" è diventato Buddha.
Nutro simpatia verso il Buddismo perchè fondata sullo sviluppo delle potenzialità personali.
E' una religione che crede nell'uomo.
E non è poco.
Salut Pilù. |
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| pilou |
Oggetto: 16 Ott, 2007 - 11:46
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...... > ignaro del vespaio che, a quanto pare, avrebbe creato!!  Ma mi domando sempre perché tutto deve essere cosi' complicato quando entrano in gioco le religioni? Non c'è mai sata una guerra in cui non hanno messo il naso, e se apparentemente c'è un po' di calma, hanno sempre l'accendino in mano, pronto a far fiamma... Siddharta non ha mica fatto tante storie con la sua sana filosofia... per fortuna il Buddhismo non è mai diventato una religione! Che ne dici Anti? Spero che le mie parole non vengano classificate come dialettica eristica!  Have a nice day fellow! |
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ieri non cè più, oggi fa del suo meglio, domani sarà diverso |
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I Valdesi prendono il nome dal fondatore del movimento, Pietro Valdo o Valdesio, un mercante di Lione che intorno al 1170 vendette i suoi beni e si mise a predicare l’Evangelo.
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Il cammino è lungo e tutto ancora da inventare.
Buon viaggio! Sia fuori che dentro.”
Tiziano Terzani.
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MIki,la storia non va interpretata nè in base
al proprio "credo politico" nè in base
al proprio "credo religioso".
Meglio evitare le interpretazioni catastrofiste.
Il futuro è quello che noi costruiremo..
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Tiziano Terzani.
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| Miky |
Oggetto: 06 Ott, 2007 - 13:26
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Ciao,
ho letto i vari commenti, e anche qua trapela il vostro giudizio sulla storia in base ad una cultura politica.
La storia, quella vera, non va vista, nè interpretata sotto "il credo politico" la verità è tale e non ha tante facce.
Gli ebrei è un popolo che solo nel dopoguerra ha trovato una sua identità. Nei secoli passati ha subito tante persecuzioni che solo la tenace e la volontà che li sorregge non si sono estinto.
Il mondo arabo, che in passato non aveva il beneplacito dell'Europa, ora che ha anche quello, avrà possibilità maggiori. Appena l'America si indebolirà ulteriormente Israele finirà la sua esistenza.
E' solo questione di tempo, appena si completerà l'islamizzazione dell'europa.
Buon fine settimana |
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Ieri come oggi|, gli uomini non vogliono "conoscere" quello che succede nel mondo per non rischiare la propria tranquillità.
Quello che sta succedendo ora in Birmania ci intrerroga tutti. Quando finiranno questi genocidi? Potremo mai vivere senza che qualcuno pensi di avere diritto alla vita a scapito di quella degli altri?
Certe atrocità finiranno mai?
E non chiamiamoli "bestie", per favore.... gli animali non farebbero mai quello che l'uomo è capace di fare.
Questa pagina è una delle poche che, in tempo di diffusione mediatica mondiale, riescono a "scappare" dalle maglie di una censura feroce:
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/esteri/birmania-2/foto-schock/foto-schock.html |
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Preferisco le eccezioni - Wislawa Szymborska |
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Ebrei...la storia che nessuno vuole conoscere. |
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Tiziano Terzani.
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«Dopo l’Olocausto dei nazisti il mondo giurò “mai più”. Come suonano false quelle belle parole. Guardando al Darfur e al Chad occidentale dobbiamo forse concludere che quel “mai più” si riferisse unicamente ai bianchi? Spero che le persone amorevoli di tutto il mondo si uniscano per chiedere la fine di quel terribile crimine che è il genocidio».
Mia Farrow, la Repubblica 28 agosto |
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| ambery |
Oggetto: 02 Set, 2007 - 18:13
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Cara Sheshe forse le mie parole, per come scritte, possono ingenerare equivoco .
La frase citata da te significa appunto "attenti che quello che state facendo è giudicare le persone per quelle che sono (extracomunitari, islamici) e non singolarmente per quello che fanno (e quindi delinquenti indipendentemente da razza e credo )" quindi diciamo la stessa cosa.
In merito all'esempio che tu fai concordo sulla questione della difesa dell'onesto cittadino, ma quando nei provvedimenti o meglio nei commenti giornalistici e della gente sento accostare alle parole parcheggiatore abusivo, spacciatore, lavavetri, ladro, ubriaco alla guida anche la loro provenienza geografica o la razza vedo lo spettro del razzismo. Forse sarà per il fatto che a Napoli tutte queste persone sono da sempre anche italiane e presumibilmente cristiane e bianche e non mi pare ci sia stato tutto questo sommovimento popolare nè locale nè nazionale.
Quindi capisco lo sconforto delle vere persone perbene ma sarebbe meglio chiamare i delinquenti solo deliquenti, questo metterebbe al riparo dal dare l'alibi a pazzi di ogni tipo di fare cose che con l'amore di giustizia e rettitudine niente hanno a che vedere.
PS
Se Chiamparino trova il metodo per sbaragliare i parcheggiatori abusivi gli dici di fare una telefonata pure alla Iervolino? Napoli credo ci combatta da quando hanno invetato l'automobile! (sdrammatizziamo vah) ahahahaha
saluti |
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Nel 1936 il Vescovo di Osnabruck, Berning, parlò con il Fuehrer per più di un'ora.
Hitler assicurò Sua Eminenza che non esisteva alcuna differenza fondamentale tre il Nazionalsocialismo e la Chiesa Cattolica; la chiesa, obiettò, non aveva forse considerato gli Ebrei alla stregua di parassiti chiudendoli nei ghetti?
" Sto solo facendo", dichiarò, "ciò che la Chiesa ha fatto per cinquecento anni, ma più radicalmente". Essendo egli stesso cattolico, disse a Berning "ammirava il Cristianesimo ed intendeva favorirlo".
da Vicari di Cristo
di Peter De Rosa
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| sheshe |
Oggetto: 02 Set, 2007 - 16:05
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Cara Ambery,pur concordando con te in molto del tuo scritto.una tua frase mi lascia perplessa
"State attenti a giudicare le persone per quello che sono e non per quello che fanno",Vuoi spiegarti meglio?
Normalmente io"valuto" le persone per quello che fanno.
Ci sono persone di ogni tipo,razza..colore, carattere che si comportano bene.E' quello ,quello che conta.
Ci sono persone di ogni tipo,razza..colore,carattere che si comportano male. E' quello,quello che conta.
Piccolo esempio..
Chiampatrino,sindaco di Torino vuole sbaragliare l'esercito dei posteggiatori abusivi (di solito extra comunitari che taglieggiano e rigano le macchine)? Ben venga.
E non veniamo a parlare di razzismo..per piacere.
Sono stata un pò restrittiva..ma mi viene la nausea quando leggo proclami..idioti sui giornali,che fanno demagogia e non individuano il problema e non cercano di risolverlo.
C'è anche la difesa del normale cittadino?
E' una risposta un pò mirata la mia,ma so cosa vuol dire, di persona, lavorare onestamente con l'ansia che ti rovinino un tuo bene se non sottostai al ricatto..dentro o fuori le sbarre.
Poi cercare di dare..se lo vogliono,un lavoro per vivere dignitosamente,è altra cosa. Non sicuro a spese e a danno di altri.
Spero che sia chiaro il senso di quello che ho voluto dire.
Sono anche io un'idealista come te,ma con uno spirito pratico.
Un abbraccio
Sheshe
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Il cuore conosce delle ragioni che la ragione non conosce.
B. Pascal. |
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| ambery |
Oggetto: 02 Set, 2007 - 15:00
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Cara Alma, non so se la mia risposta alle tue osservazioni fosse giusta o logica, di sicuro è la mia ed è sincera. Tuttavia mi preme sottolineare che neanche nel mio originale intervento avevo dato la responsabilità a tutti indiscriminatamente. Ho sempre parlato di “ognuno di quelli che…..”, precisando che ci sono responsabilità di quelli che fanno atti clamorosi e responsabilità di quelli che fanno atti apparentemente irrilevanti, ieri come oggi.
Così sebbene sia d’accordo con te con il fatto che non tutti siano corresponsabili ribadisco che secondo me oggi come ieri le “brave persone” che sparano a zero su stranieri, islamici, donne, omosessuali, ebrei, etc e le altre “brave persone” che li ascoltano senza almeno ribattere o ci scherzano su, sebbene non faranno mai direttamente azioni violente, sono colpevoli quando queste accadono e vengono giustificate dal malcontento generale.
I mostri di ieri contavano su questo e ci contano anche quelli di oggi.
Io nella logica del “ognuno faccia la sua parte” reagisco ogni volta che mi imbatto in queste cose, a volte prendendomi solo improperi a volte rimettendoci nella vita sociale o nel lavoro. Questo non fa di me una rivoluzionaria ma solo una persona che si prende le proprie responsabilità e a cui farebbe piacere vedere più spesso le brave persone vere, quelle a cui queste cose non piacciono, reagire e sbilanciarsi un po’, cercando le ragioni per cui dissentire piuttosto che quelle per cui tacere.
Grazie Alma comunque per avermi letto con attenzione e a tutti
saluti
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| ambery |
Oggetto: 01 Set, 2007 - 17:54
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No Alma , quelle cose non fanno di me una corresponsabile per il semplice motivo che io non faccio quelle cose, mentre c'è chi le fa e io mi dichiaro sempre distante da chi le fa, non mischiamo le carte.
Non mi scaglio contro gli stranieri nel loro insieme se qualcuno di loro delinque, non ho alcun problema con omosessuali e non uso il termine come dispregiativo, non mi piace quando si trattano le donne come oggetto, non ci rido su e mi ribello criticando chi lo fa (in chat e qui nel forum ne sanno qualcosa). Non credo di essere nè meglio nè peggio di africani, cinesi, arabi, extracomunitari, donne dell'est o sudamericane per il semplice fatto di essere Italiana e riconosco di aver avuto grande fortuna a nascere nella parte del mondo dove la crescita economica e la cultura mi permettono di avere diritti e accedere a mille cose, ma fortunata appunto non meritevole. Il merito semmai (se fosse un merito) è quello di riconoscere che bisogna giudicare i singoli comportamenti e mai, dico mai, procedere per categorie (razziali, nazionali, religiose, sessuali).
Quindi mi dispiace Alma, ma non sono corresponsabile perchè non chino la testa e non guardo altrove e men che meno giudico e tratto le persone per la categoria a cui appartengono. Potrei fare di più per tanti problemi è vero. Tutti potrebbero. Ma trovo che la più grande rivoluzione è quella che ognuno fa nel suo piccolo, agendo ogni giorno coerentemente alle sue idee senza grandi clamori e pagando di persona le critiche e a volte i fallimenti, cedendo il meno possibile a compromessi e ipocrisie. Come ho detto credo di più al comportamento dei singoli che a leggi e proclami ed è la responsabilità delle mie azioni che mi prendo come singolo che mi permette di dire che non sono corresponsabile dei comportamenti che critico...
saluti |
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Qualcuno può pensare che parlare di persecuzioni contro gli ebrei appartenga al passato. Ciò che è già avvenuto potrebbe succedere di nuovo. Qualcuno non si vergogna a fare certe dichiarazioni.
Lele, Lele, alalà. «I miei sono fascisti e sono fascista anch’io, mussoliniano nell’anima. Nella mia casa a Bagnolo Po ho diversi busti del Duce. Mio nonno era camicia nera. Ancora oggi, con i miei genitori e le mie sorelle andiamo a pregare tutti gli anni a Predappio sulla tomba del Duce. Del fascismo mi piace tutto, proprio tutto»
Lele Mora, Libero 19 agosto |
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Tiziano Terzani.
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| ambery |
Oggetto: 24 Ago, 2007 - 17:20
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In queste vacanze, oltre a giri d’arte e cazzeggiamenti tra amiche, ho voluto trovare il tempo di vedere con i miei occhi un luogo dove gli orrori del nazismo si sono fatti talmente fisicamente reali da essere, ancora oggi dopo più di 60 anni e vuoti, un urlo muto indirizzato a tutti quelli che hanno ancora un’angolino di pura umanità per sentirlo: Terezin nella Repubblica Ceca, prigione e campo di concentramento nazista dal 1940 al 1945. Tuttavia la cosa più stupefacente è che, stando lì, ciò che più atterrisce non sono gli spazi angusti, la mancanza di qualunque genere di sostegno alla vita quotidiana, il senso di prigionia, ma è il racconto che quei luoghi fanno di una crudeltà gratuita, di un accanimento morboso nell’offendere e umiliare di cui i soldati, i comandanti e i sorveglianti si sono resi protagonisti. Perché far lavare le persone e i vestiti per mantenere “igiene” per poi mandare le stesse persone bagnate e con vestiti bagnati fuori a -20 °C o in celle senza riscaldamento tanto che erano praticamente tutti malati di polmonite o tubercolosi e ovviamente infettivi? È più “igienica” la tisi dei pidocchi? Oppure perché far lavorare per mesi dei prigionieri, nutrendoli di brodaglia e portandoli allo stremo, per la costruzione di una ferrovia che aveva l’unico scopo di poterli trasportare ai campi di sterminio per poterli uccidere? Non sarebbe bastato non dargli da mangiare per 15 gg? Sarebbero almeno morti lì, almeno senza faticare!
Anche nella più accanita logica della crudeltà, tutto questo mi pare assolutamente incomprensibile, specialmente perché c’è stato qualcuno, un Franz, un Joseph, un signor Pallino che ordini così assurdi li ha dati ogni giorno, guardando i folli risultati senza battere ciglio e a volte con entusiasmo.
Oggi più di prima non riesco a dare la colpa solo ai governi scellerati, ai tiranni carismatici e alle leggi proclamate. Oggi più di prima credo che la colpa è di ognuno. Di ognuno di quelli che ha contribuito anche in piccolissima parte all’orrore, anche solo obbedendo, anche solo giustificando per ideali più grandi, anche solo chinando la testa, anche solo guardando dall’altra parte.
Mi sento quindi di scrivere qui e adesso, a tutti coloro che OGGI con deprecabile leggerezza si scagliano contro gli stranieri per esasperazione di situazioni locali, che usano la parola frocio con lo scopo di assegnare un valore di serie B ad una persona, che parlano e giudicano le donne solo in funzione del loro rapporto con gli uomini, che pensano di essere migliori solo perché sono nati in una certa parte del mondo, con un certo colore di pelle e in famiglie con una certa religione: STATE ATTENTI a giudicare e trattare le persone per quello che sono e non per quello che fanno.
Non solo queste cose fanno di voi dei corresponsabili quando dei pazzi incendiano campi nomadi e muiono bambini, quando dei ragazzini non capiscono che il no di una coetanea vuol dire no, quando viene stuprata una lesbica per farle “vedere che vuol dire”, quando dei marinai lasciano morire degli africani appesi alle boe per non avere problemi, ma soprattutto si da l’alibi perfetto del “sentimento popolare” a dei mostri che hanno saputo realizzare orrori e che potrebbero farlo ancora.
E questo è più pericoloso delle leggi e dei proclami politici, perché ti fa nemico di quello che ti ritrovi a 30 cm da te.
PS
Scusate l’eccesso di enfasi e i toni un po’ crudi, ma mi sentivo di dire certe cose, visto quello che si sente in giro in questi giorni e si legge anche qui. (spero che questo fosse il topic giusto)
saluti |
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