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jerardine |
Oggetto: ... ma quale salute? 18 Lug, 2006 - 12:23
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Carissima Danette, devo dirti che sei riuscita a scatenare in me un momento di crisi , che comunque è sempre da considerarsi momento di crescita. E’ interessante, a questo proposito, il ricorso al paradosso che don Tonino Bello fa frequentemente. Ad esempio: “ tra le opere di misericordia corporale, abbiamo da sempre insegnato che bisogna consolare gli afflitti, ma non abbiamo mai invertito l’espressione dicendo che bisogna affliggere i consolati. Ed essere una spina nel fianco della gente che vive nelle beatitudini delle sue sicurezze. Affliggere i consolati significa essere voce critica, coscienza critica, additatrice del non ancora raggiunto.
Comunque è anche vero che uno dei pericoli sempre in agguato nel nostro presente consiste nella opulenza informativa, una sovrabbondanza di “imput” che non vengono assimilati. Di qui la necessità di tempi di riflessione per favorire processi di metabolizzazione dell’informazione. Ed é importante, tra l’altro, non lasciarci sedurre dall’ errore comune di fare la graduatoria dei mali che affliggono la nostra società e delle ingiustizie che ingombrano la nostra storia. E, quindi, di presumere di poter cambiare il mondo, di poter con un colpo di spugna porre fine a tutte quelle ingiustizie che da sempre ci affliggono. Altrimenti rischiamo di cadere nel caos e di non riuscire più a sapere quale terreno percorrere. Un passo alla volta,un problema per volta, deve bastarci. Io non sono in grado di affrontare la morale della pura conformità alla legge. La sostituisco con la morale della persona, che presuppone una grande disponibilità verso il “mistero” che avvolge ogni soggetto umano. Pertanto, senza entrare nel merito di questioni complesse che non sono in grado di affrontare e che comunque vanno discusse in sedi più appropriate, mi sembra di poter dire che la possibilità di fuoruscita da questo vicolo cieco é rappresentato dal recupero del primato della persona nella sua unicità. Ora il tempo non mi consente di affrontare - pur nei limiti delle mie possibilità - l’argomento così rilevante che mi sottoponi. Ma cercherò di farlo in altro intervento Ti abbraccio Jerardine
P.S. la discussione in tema ha avuto inizio nel topic "salute".
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Danette |
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Oggetto: Parole come musica 18 Lug, 2006 - 11:08
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jerardine...Quello che ammiro di più nei tuoi messaggi è l’assoluta spontaneità. Ieri (mi pare) la Corte di Cassazione ha condannato un tizio perché aveva chiamato “frocio” un altro, che è poi l’equivalente di pederesta o gay, mentre nulla si muove sul fronte delle maternità illegittime. I figli nati fuori del matrimonio si chiamano ancora bastardi anche se riconosciuti dal padre e le loro madri ancora ragazze, a meno che tu non mi dimostri il contrario o io non sia informata.E come cavolo fa una madre ad essere ragazza? C’è ancora gente che si permete di scherzarci su. Sono ancora considerate delle poverette e oggetto di sberleffi. Una sera di 4 anni fa sono entrata in chat dove un gruppetto di “furbi” faceva la sceneggiata di una ragazza madre che chiedeva la carità e si prostituiva …e…tutti ridevano molto divertiti. Credi ch’io non mi sia mossa per ottenere che le donne che hanno avuto figli fuori dal matrimonio non siano più discriminate nella categoria delle “ragazze madri” magari con una classificazione meno ridicola tipo, che ne so, madri single? L’ho fatto, sicuro che l’ho fatto. Dovrebbero scendere in piazza allattando liberamente i loro pargoli attaccati alla mammella e avvolti in una bandiera per ottenere attenzione? I gay stanno ottenendo moltissimo con questo bel sistema. Perché il sistema del disturbo collettivo è l’unico che può svegliare i caproni che ci governano che non vogliono essere disturbati.Il sistema che funziona nella nostra società è quello delle lobby che fanno casino. Menomale che siamo Cattolici Cristiani! Ora siamo al punto che i gay avranno tutti i diritti che le donne single con figli ancora non hanno. Anche tra loro ci sono quelli seri e quelli che fanno schifo. Ne conosco alcuni intelligentissimi e a modo e alcuni che fanno ribrezzo. L’altro giorno a Villa Giulia sono entrati due travestiti: 46 di scarpe, gambe ad arco di Costantino ,minigonna e tanto di altro. Dovrò imparare a considerarli uguali a tutti. Giusto? Avanti così e fra qualche anno se non sei gay o lesbica sei tagliato fuori. Questo dovrò insegnare a mia nipote. Ancora ce ne sarebbero di cose da dire. Vero però, non perdo la speranza che discorsi edificanti come quelli che tu fai, possano toccare le corde del grande cuore dei nostri Padri. Avanti popolooooo…….
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jerardine |
Oggetto: etica della responsabilità. 18 Lug, 2006 - 02:05
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Mi propongo di affrontare il più serenamente possibile questo tema, come se fossimo tutti – e lo siamo – in primo luogo desiderosi non tanto di vincere ciascuno una propria partita, ma di progredire insieme. Voglio fermare l’attenzione sul senso di “responsabilità” cui fa riferimento il nostro Vabene. Responsabilità – ci dice - che deve precedere la stessa passione politica. Il che non significa negarla. Infatti, se una persona è vigile - responsabile -, sente scoppiare dentro – come fenomeno naturale - un’esigenza etica, la passione, che non permette più di chiudersi nel recinto del proprio ego, e sollecita con insopprimibile forza ad uscire fuori dai comodi accampamenti dove in troppi ci siamo accomodati e rassegnati a subire l’esistenza, sino a legittimare o comunque tollerare – con i nostri colpevoli silenzi - le violenze consumate ai danni degli oppressi. Assistiamo oggi ad una progressiva marginalizzazione della politica con la P maiuscola, mentre per la realizzazione del bene comune è indispensabile che non vi sia meno politica ma più politica nel senso forte del termine. Ed oggi è questo il vero problema: la vera sconfitta non di uno schieramento ma dell’idea stessa di politica. Infatti senza un progetto generale, che vada oltre il particolare interesse di ciascuno, non può esserci vera e buona politica. La politica non è un sogno, tantomeno il mio sogno personale, della mia famiglia, della mia azienda, della mia squadra di calcio. La politica è realtà, è un progetto, non è un’azione individuale ma un impegno collettivo che si regge sul consenso, sulla proposta, sulla partecipazione. Sono queste le idee culturali ed etiche per affermare questa idea della politica. Certo, ci sentiamo amareggiati e indignati per tante situazioni incresciose che offuscano la nostra vita politica e amministrativa in una società in cui il consenso è perseguito attraverso la vischiosità di legami clientelari o pressioni di ogni genere. Ma ciascuno di noi è chiamato a interrogarsi, a mettersi in discussione, a chiedere conto a se stesso delle proprie eventuali responsabilità, non solo attive, ma pure di omissione o di semplice distrazione. Fermiamo l’attenzione sugli onesti: - a quelli trasparenti e tuttavia disancorati dalla realtà; - a quelli che voltano la testa dall’altra parte quando accade qualcosa, quasi che la gestione pratica della politica non li riguardi. - a quelli che hanno tutti i numeri per farsi avanti e partecipare, eppure si defilano per paura di “sporcarsi le mani”, rifiutando responsabilità pubbliche. E chiediamoci ancora quale sia la parte che tocca all’informazione. Non mi riferisco all’emergenza, quando scoppiano i “casi giudiziari” ed è facile calcare i toni, bensì al momento in cui i riflettori sono spenti mentre sarebbe necessario tenere accesa la lucerna della coscienza critica. E qui si rivela fondamentale un’educazione permanente all’uso critico e responsabile dei mass media. Recuperare la pedagogia della “ vigilanza diffusa”. Bene. Condivido la convinzione di Vabene – che ringrazio per la sua caparbia determinazione e quotidiana testimonianza di come, se si ha un ideale da difendere, nessuno deve mai dipendere dall’opinione, dal giudizio, dal chiasso degli altri – . che una ripresa morale è possibile solo se parte da tutti e se coinvolge ciascuno. E’ stato detto negli anni scorsi che bisognava passare da una stagione dei diritti a quella dei doveri. Ora è il momento della responsabilità. E questo significa, per esempio, rendersi attivi, non aspettando che lo Stato o gli altri si muovano, informandosi e facendo valere ragionevolmente le proprie istanze. Ponendo finalmente fine all’esercizio della delega. L’inversione di tendenza rispetto al clima pesante di lamentele e di rassegnazione, di protesta e di rabbia, è tornare a sentirsi protagonisti della storia, recuperando il rapporto di senso tra i propri “talenti” e preparazione e il servizio agli altri, ritrovando la dimensione in cui l’utilità sociale si misura rispetto a un bene comune solido e duraturo. Più che mai questo momento esige un soprassalto di coscienza civica, un più diffuso senso di responsabilità, un rinnovato impegno costruttivo. Per questo è indispensabile aprire le coscienze alla tensione critica, alla riflessione autonoma, alle scelte consapevoli, accomunati da un unico vero scopo, cioè di fare qualcosa di concreto insieme, per migliorare la società dei nostri figli, delle generazioni future. Qui non si tratta di conquistarsi la scranna più larga e di imporre il proprio punto di vista ( il che condurrebbe fatalmente all’urto, se non alla rissa), ma di imparare a vivere insieme, a saper ascoltare e riflettere, per far nascere scambi fecondi di idee e iniziative, in una parola di collaborare. La scommessa sul futuro si gioca sulla capacità degli adulti di scommettere con più audacia sui giovani, consapevoli che solo dalle nostre scelte di autenticità e di coerenza, solo dalle nostre testimonianze concrete, non fatta solo di vuote parole, essi sapranno lasciarsi attrarre e conquistare. Impegniamoci ogni giorno a diventare protagonisti di storia collettiva e capaci di essere autenticamente cittadini e non solo sudditi. E ricordiamoci sempre che "la speranza é la disperazione vinta".
Affettuosamente Jerardine
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sheshe |
Oggetto: 16 Lug, 2006 - 17:28
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Cari Tutti..che ho letto oggi in questo topic,in ogni intervento ho condiviso qualcosa... Anche qui ci vuole un pò di tutto ,come nella vita,sicuramente passione,interesse,correttezza mentale,serietà,curiosità.svago,impegno o leggerezza,critica(costruttiva) o fantasia. Il fatto è che ciascuno di noi.. 1) vede in una certa ottica il forum 2) non sempre è la stessa ottica 3) in certi momenti abbiamo una disposizione di animo,in certi altri disposizioni diverse 4)magari semplicemente vediamo sopratutto il forum come un momento di svago,pur andando a leggere anche le cose impegnative...e leggendo gli interventi degli altri far bene delle riflessioni profonde,e imparare sempre. La passione,ma è ovvio che chi scrive ce la metta,sia nella politica,sia trattando argomenti interessanti,sia scrivendo di cose frivole...e in tutto il resto.. Credo se non l'avesse,il qualcuno di turno.. scriverebbe? Mi spiace leggere che Margy non entri per stanchezza,io credo che qui,in ogni argomento,scambiate e chiarite le opinioni,anche se in modo vivace a volte,tutti si resti amici leali,col piacere di ritrovarsi. Cara Margine,sono sempre dell'avviso che ci sia posto sempre per tutti,con educazione certamente,e questo di sicuro non è rivolto a te,come a nessuno di quelli che ho letto oggi. Il fatto è che in politica,come qualcuno ha scritto,a volte sia stato parlare tra sordi e la passione scalda a volte troppo gli animi. Io in politica continuo a leggere,ma non farò mai più nessun commento. ..mi limito a..non condividere o a condividere..come oggi bellissimi interventi di chi in teoria la penserebbe in modo diverso dal mio..ma invece accomunati dalla correttezza di pensiero e dal buon senso. A volte la nostra vita ha avuto dei momenti pesanti,li ha..e li avrà..,ben vengano quei momenti di relax..magari per reazione,per scrollarsi momentaneamente ..pesanti pensieri,continuando a buttare l'occhio..anche a tutto il resto... Tra un pò ci augureremo buone vacanze..qualcuno le sta già magari facendo...e al piacere di rileggergi Tutti...ritornando..a questo diventato..nostro affettuoso(si..) ovile quotidiano... un abbraccio Sheshe
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_________________ Il cuore conosce delle ragioni che la ragione non conosce.
B. Pascal. |
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Danette |
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Oggetto: Cara Alma 15 Lug, 2006 - 22:24
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Vabene |
Oggetto: Tra passione e dovere 07 Lug, 2006 - 08:54
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Saluti Kinka.Mi dispiace che tu,con rammarico devo rilevare,abbia perso la passione politica.Ma prima della passione,o anche senza quella,esiste (in particolare per quanto mi riguarda,ma non solo per me ho rilevato tante volte) il dovere di occuparsi di politica che trascenda le parti e le componenti politiche organizzate.Sono stato quasi obbligato nella mia primissima gioventù(inizio anni cinquanta)ad occuparmi di politica attiva,Mi sono bastati otto mesi(mesi otto!)per rendermi conto che l'una o l'altra parte politica,rivolte inevitabilmente a conseguire il potere,proprio erano lontane,molto lontane da quell'azione sociale(di conseguenza anche politica)della quale avevo appreso la natura e il contenuto uscendo dalla resistenza ed "impegnandomi a comprendere".E non fui il solo,ma giovani come me di tutti i partiti ed organizzazioni collaterali,in tutta Italia,uscirono dalle "parti" per sviluppare un impegno di vita diverso.Fu la prima rivolta giovanile,non clamorosa come altre che seguiranno nel tempo,ma che ha lasciato il segno in una generazione,la mia,che aveva appreso i "doveri del vivere,personale e sociale".
Ecco,occuparsi di politica è un dovere,uno dei doveri non secondari e marginali di chi vuole vivere consapevolmente.Certo legarsi ad una parte politica,come a delle persone, comporta (può comportare)presto o tardi delle delusioni o l'appiattimento acritico su scelte e comportamenti non sempre condivisibili.E molti ,ritenendo la politica come inevitabile appartenenza ad una parte politica(che si rileva molte volte,anche se non sempre,legata ad interessi particolari,quando poi non evidenzia la sua corruzione)sono rimasti e rimangono delusi .Certo la politica,anche al di fuori dei partiti comporta delle scelte ma se non si hanno di mira interessi personali o di potere le scelte possono essere(sono,normalmente) attente e ragionate.E' quello che da una vita cerco di fare,per dovere(anche in attività professionali e sociali). Ecco perchè non comprendo(per altro verso,come già considerato,comprendo benissimo)chi non vuole occuparsi di politica..........lasciando fare ai politici di turno senza voler e dover dire la propria,con la parola e con i fatti nella vita quotidiana. Mi ha fatto piacere interloquire con te Kinka e ti auguro le cose migliori...........anche nella tua delusione politica.
Saluti cordiali da Vabene |
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Kinkaku |
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Oggetto: 06 Lug, 2006 - 18:57
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E se fosse esaltante nel ridere? 
Lieta di tornare ad incontrarti, Vabene - Sapessi quanto mi ricordi gli "anni ruggenti" della passione politica - In questo topic all'insegna della SOLIDARIETA' mi è facile augurarti di non perderla questa passione, pur lasciando a noi che ci dilettiamo di piacevolezze di sguazzare da un topic all'altro, così come ci detta l'estro del momento - Non ci crederai, ma ogni tanto ti leggo pure - Cordialmente

ALMA? Ho riprovato ad inserire foto nell'album mio , ma pasticcio che è un piacere. E TU fai il copia-incolla sul desktop: tutta la mia ammirazione - Mi sa che ci proverò anch'io. Itam, per quanto mi ricordo, ci ha salutato un inizio estate prima di andare in montagna con il nipotino, ma dopo non l'abbiamo più sentito. Peccato.
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Vabene |
Oggetto: Cincinnato e le cincinnate 06 Lug, 2006 - 18:46
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Scorro,ogni tanto ,i diversi forum ed oggi ho trovato qui il ragionamento di Alma sulla politica.E' ovvio che chi ha altri interessi e si occupa di "varia umanita"(volevo dire frivolezze,ma non sarebbe corretto) non vede perchè dovrebbe venire a riflettere in "politica".Non mi sembra proprio Alma che in questi ultimi mesi si sia parlatop,in politica,solo o prevalentemente di partitit,ma di argomenti del quotidiano.Certo,entrare nel merito per chi cura altri interessi è noioso(vale anche l'inverso,ovviamente) ma non per questo ritengo si possa e si debba dire che in politica non si riflette,a prescindere dai partiti. E' anche vero ,si dice che "tanto noi non possiamo farci niente,c'è chi ci pensa ed ha il suo interesse" ed il problema nasce proprio qui.Comunque lasciamo perdere,Ma vale proprio la pena sminuire argomenti ed interventi che non condividiamo?Credo proprio di no perchè l'altra faccia della medaglia,nei forum,raramente è esaltante nei contenuti e nelle riflessioni.O no?
Saluti sa Vabene |
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mela |
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Oggetto: melasana 05 Lug, 2006 - 15:18
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_________________ stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che io ho detto la mia. |
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Alma |
Oggetto: 05 Lug, 2006 - 14:06
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Messaggi: 2522
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Cara Kinka... credo abbia ragione sari... deve essere stata stanchezza... credo che margine, una volta passate delle buone vacanze tornerà... magari evitando il cassetto politica... una volta ci sono entrata, così per curiosità...sono discorsi tra sordi ...tutti pensano al proprio partito, alle proprie ideologie e del paese, dei cittadini in se ci arrivano solo tramite ciò... ti ricordi Cincinnato quando studiavamo storia romana alle elementari ? E' rimasto il mio politico preferito... mai visto un altro su quel tipo... Certo che nn litighiamo noi... il raviolo era per fare un esempio della banalità dei litigi... e l'ho fatto con te, che ci "conosciamo" da anni... si sà mai....eheh Dai...ho visto il tuo album... so che hai foto stupende a camionate... che aspetti a metterle ? Se sono troppo pesanti, come quasi tutte, riducile...io le copio-incollo sul desktop poi le apro con paint e le riduco ...ora con la bella stagione,chi ci ferma più? esco con la digitale anche per far la spesa eheh ! <Senti ancora Itam ? Era delizioso scannarsi in modo gentile ed educato tra perifrasi e sottintesi....ihihih
Margi... se ci leggi... se hai un cestino di mele sia sane che bacate, butti via tutto ? Anche il cestino e le mele sane ? |
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Kinkaku |
Oggetto: 05 Lug, 2006 - 11:46
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Ah ah ah Almaaaaaa, la mia fantasiosa creazione ventaglio spizzico cielo blu con nuvolette vaganti ridotto a raviolo )))))))))))))))))))))))))))) Ma, si può ???????????????
A Margine hanno fatto male i tanti, troppi attacchi al suo schietto e certo anche appassionato modo di parlare, oppsss, volevo dire scrivere.
In tanti l'abbiamo sempre ammirata. Le sue conoscenze botaniche e il suo amore per fiori e piante, me la rendono particolarmente cara. Certo discutere di politica può creare inimicizie, anche se la cosa mi lascia perplessa.
Ed ora, a noi due, Alma - per chi ha in comune un passato con Itamaur e foto di patate americane disconosciute, ce ne vuole prima di litigare sul serio non credi? 
Cara Sari, ancor auna volta sento anch'io come te e dunque, anche per te 
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Sari |
Oggetto: 05 Lug, 2006 - 09:01
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Rispetto la decisione di Margine e la capisco. La stanchezza, ogni tanto, si fa sentire e dobbiamo ascoltarla.
Conto sull'affetto reciproco... sarà quello che, quando sarà il momento, la farà tornare.

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Kinkaku |
Oggetto: Solidarietà per la decisione di Margine 04 Lug, 2006 - 18:31
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anche se ci fa e ci farà soffrire la sua mancanza.
Mi dice di salutarvi tutti, perchè non le riuscirà di prendere commiato da tutti.
Mi dice del suo "bosco degli incontri"
Ecco, Margine, sull'orlo del tuo personale bosco, ti prego di mettere questi fiori. Lo so che ti ricorderanno qualcosa, ma specialmente vorrei ti portassero tutta la mia ammirazione. E il mio grande desiderio di tornare ad incontrarti. Prima o poi, vero? 
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Solidarietà Risposte 0 Visto 14 volte
... a quanto pare la solidarietà è ormai in disuso
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Admin |
Oggetto: Solidarietà 11 Mag, 2006 - 15:58
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