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Che cos’è l’Amore?
La spiegazione in “Midnight in Paris”, il film di Woody Allen che è un "viaggio per innamorarsi", e che fa parlare dell'amore Hernest Hemingway.
Amore e morte secondo Hemingway
Amore può essere declinato come “a-mors”: senza morte. E qui se ne coglie il succo: perché si ama? Perché, essendo consapevoli della propria finitudine, l’animo umano ha bisogno di cullarsi tra le braccia di qualcuno che condivida la nostra stessa condizione ma che allo stesso tempo, grazie alla forza dell’amore, sia anche in grado di lenirla. Ernest è stato un uomo avventuroso, che ha vissuto in luoghi diversi, con mogli diverse, sempre circondato da persone nuove e stimolanti. Perché questo? Perché al di fuori di questa continua frenesia, la morte era lì pronta ad aspettarlo e terrorizzarlo. Qual è il trucco? Vivere con foga e amare follemente. E questo è il consiglio che dà a Gil e agli spettatori stessi.
Ecco il discorso sull'amore pronunciato da Hemingway
“Tutti gli uomini temono la morte. È una paura naturale che ci consuma tutti. Temiamo la morte perché sentiamo che non abbiamo amato abbastanza o non abbiamo amato affatto, che alla fine sono la stessa cosa. Comunque, quando fai l’amore con una donna davvero eccezionale, una che merita il massimo rispetto in questo mondo e che ti fa sentire davvero potente, quella paura della morte sparisce completamente. Perché quando condividi il tuo corpo ed il tuo cuore con una donna eccezionale il mondo svanisce. Voi due siete le uniche persone nell’intero universo. Stai conquistando quello che non molti uomini hanno conquistato prima, hai conquistato il cuore di una donna eccezionale, la cosa più vulnerabile che lei può offrire ad un’altra persona. La morte non indugia più nella mente. La paura non annebbia più il tuo cuore. Solo la passione per vivere, e per amare, diventa la tua unica realtà. Questo non è un compito facile, per esso ci vuole un insormontabile coraggio. Ma ricorda questo, nel preciso momento in cui farai l’amore con una donna davvero eccezionale ti sentirai immortale!”

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Succede che una mattina ti svegli e vedi che fuori non piove più e allora ti chiedi -beh? Che è successo? Ecco, quella mattina successe a me che da tanto tempo non amavo, ma non per chissà quale motivo, non amavo e manco io sapevo il motivo preciso, ma forse sì che lo sapevo: che senso poteva avere per me l’amare se non amare che te? Quella mattina io avevo una gran voglia di dirti -ti amo-, almeno credo. Quanto mi manchi amore mio. Certo, io lo sapevo già dentro di me di questa cosa che mi manchi ma l’ho capita bene solo quando fuori ha smesso di piovere e a me mi giocava il cuore. È che prima avevo la scusa per non vedere il sole, pioveva, mica era colpa mia, ma le nuvole ora sono andate via portandosi dietro tutte le scuse. Ok, tu non ci sei, ok, ma va bene, va bene anche se va male, va bene perché io ti amo lo stesso. C’è come un diario che ho chiuso nel petto, sento che devo tirarlo fuori e devo farlo senza schemi se non gli schemi che mi porto nel cuore. Ah! Mannaggia mannaggia, mannaggia al cuore che non sa far calcoli ma che pure spesso sbaglia i conti. Ma io non ero riuscito a dirti quel ti amo. Era una primavera quando andasti via, lo ricordi? Io cercavo di farmi forza, la vita andava avanti sentivo dirmi da tutti. Quando te ne sei andata io mi sono un po’ rincoglionito. Mi persi, diciamoci la verità, perdendoti io mi persi. E tu? Ah! No scusa, non volevo chiederti se anche tu ci sei rimasta male, era un e tu come stai? Roba del genere insomma, un e tu cosa fai ora? Che stai facendo adesso, adesso è in questo momento, che stai facendo in questo momento? Non mi interessa cosa stai facendo nella vita, io non ci sono più nella tua vita, cosa vuoi che mi importi? Sicuramente starai facendo tante cose belle, bellissime, ma a me importa adesso, adesso adesso mi importa, adesso in questo momento. Io adesso ti sto pensando facendomi del male. Io vorrei non pensarti ed averti invece qui, qui vicino a me. Ma non ci sei. Non voglio pensarti ma non lasciarmi solo, non andare via anche dai miei sogni. Tu dolce ferita mi tagli il cuore, ma io sorrido sai? Non mi fa male questo maledetto male. Sorrido perché dentro ci sei te e ti vedo, almeno posso vederti. Ti vedo pure che dai un bacio a quello lì e questo un po’ a dirti il vero mi fa incazzare. Ma tu non lasciarmi lo stesso, tienimi con te pure se sono incazzato. Tienimi con te. Non mi fa male la ferita al cuore, no, non mi fa male, sei tu che non ci sei, non andare via oltre. A volte mi sento tanto forte da poterti dire che non esisti senza di me. Ma non è vero sai? È che ci provo ad andare avanti, bisogna comunque provarci o almeno provo a convincermi che bisogna provarci. Fossi riuscito a dirti ti amo oggi me ne fotterei della pioggia che smette o che non smette, facesse cosa cavolo vuole la pioggia, fossi riuscito a dirti ti amo io ora non sarei qui a pensare a dimenticarti senza cancellarti. Sei incancellabile tu. Sei come quelle macchie di inchiostro sul taschino della camicia, solo che sulla camicia ci puoi mettere una giacca, un maglioncino, ma su di te cosa ci posso mettere?
Charles Bukowski
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Massimo Recalcati nel suo saggio "Mantieni il bacio" conduce una riflessione su cosa significhi amare, cosa significhi amore e cosa significhi baciarsi, tra citazioni e rimandi a grandi pensatori
Massimo Recalcati è lo psicanalista tra i più noti in Italia che si è dedicato di argomenti come le dipendenze patologiche, il panico, la depressione e le psicosi latenti. L’ultimo libro da li pubblicato è Mantieni il bacio. Lezioni brevi sull’amore, libro da poco uscito con Feltrinelli. Si tratta di una riflessione sull’Amore inteso non come un concetto, ma come qualcosa di indefinibile e di fluido: proprio per questo è impossibile tenere lezioni a riguardo. L’autore si pone diverse domande a proposito: la fiamma può durare per sempre? È possibile il perdono? Cosa significa tradire? Come accade quando un amore finisce? Da gennaio a marzo 2019 lo psicanalista ha condotto “Lessico amoroso“, il programma televisivo trasmesso su Rai 3: questo libro funge da copione della trasmissione, arricchito e ampliato da riferimenti e pensieri del suo autore.
Il titolo di questo romanzo ha a che fare con le lezioni di pilates che Recalcati frequenta: una delle posizioni che la sua insegnate gli dice sempre di eseguire è quella in cui da sdraiato a pancia in su bisogna tenere le ginocchia unite. “Mantieni il bacio” gli dice l’insegnante e da qui viene presa l’ispirazione per il saggio. È proprio dal bacio che iniziano le riflessioni di Recalcati: cosa simboleggia il bacio?
"Il bacio è forse l’immagine che, più di ogni altra, condensa la bellezza e la poesia dell’amore"
Infatti il bacio è il luogo dell’intimità, in cui si uniscono la parola e il corpo. Ma quale parola? Quella amorosa, la dichiarazione d’amore per eccellenza: il “ti amo”. Quando si bacia, è come se si dicesse “ti amo”: non a caso non è previsto il bacio nella prostituzione e nemmeno nella pornografia. Elemento importante del bacio d’amore è la lingua, che infatti distingue questo tipo di sentimento da altri. Sentire la lingua dell’altro è come “dichiarare il mio amore, è far esistere l’amore, è come fare l’amore. Baciare alla francese, scrive Recalcati, significa ospitare l’altro: è questa la bellezza del bacio. Non fonde i due innamorati, ma fa “sprofondare l’Uno nell’Altro, ma i corpi rimangono Due.“
Perché bisogna mantenere il bacio? Perché se ci si bacia, c’è amore. Perdere il desiderio di baciarsi indica la crisi e la morte dell’amore.
LIBRERIAMO

Il Bacio di Rodin è una delle rappresentazioni dell'amore più famose dell'arte
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L’Amore secondo Neruda non è perfetto
In Sonetto XVII Pablo Neruda riflette sull'Amore: per il poeta l'amore non è perfetto, ma è oscuro, nascosto e segreto, non ha leggi e regole
Una delle poesie più rappresentative e celebri del poeta cileno è il Sonetto XVII, noto anche come “Non t’amo come se fossi rosa di sale“, la poesia che è stata definita come la “poesia dell’amore moderno per antonomasia”: il messaggio profondo che si vuole trasmettere è che l’Amore non è bello, l’Amore è oscuro e totalizzante, è misterioso, del tutto imprevedibile. La bellezza di questa poesia è che è talmente evocativa, che ognuno può cogliere, tra i suoi versi, un proprio significato. Noi vi proponiamo una nostra interpretazione.
Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio o freccia di garofani che propagano il fuoco: t’amo come si amano certe cose oscure, segretamente, tra l’ombra e l’anima.
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori; grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T’amo senza sapere come, né quando, né da dove, t’amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
L’Amore non è perfetto
Nei primi due versi della poesia Neruda dice di non amare l’amata perché è bella e preziosa come una rosa di sale o come un prezioso topazio, o come una freccia di garofani che propagano il fuoco, immagini che evocano la luminosità, la brillantezza e i colori vivaci. Al contrario può amarla come si amano certe cose oscure, che sono segrete e misteriose. Amare non significa amare la bellezza, ma comprende un concetto più grande. O meglio, proprio perché l’Amore non è un concetto, non si può definire, ma rimane su un piano di mistero e segreto. Come si può definire l’Amore? Cos’è l’Amore?
Nella seconda strofa l’Io lirico prova a rispondere a queste domande:
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori
È qualcosa di nascosto, che però porta con sé la luce e la chiarezza. Neruda utilizza un’immagine particolarmente azzeccata per comunicare questo: è come una luce in potenza, come un ramo che non è ancora fiorito, ma che ha racchiusa in sé l’energia e la vitalità dei fiori. L’Amore è qualcosa da scoprire, non è immediato, altrimenti sarebbe facile trovarlo.
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il concentrato aroma che ascese dalla terra
L’amore ricevuto dall’amata rigenera il corpo del profumo della terra: l’Amore non è delicato, invece è ancestrale, deriva direttamente dalla terra, non rispetta un codice preciso, se non quello dei corpi e della Natura. È del tutto imprevedibile, non ci sono delle leggi che governano l’Amore.
Non esistono regole per amare
T’amo senza sapere come, né quando, né da dove, t’amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti
Secondo Neruda, non si può prevedere l’Amore: non si può sapere quando incontrarlo o dove. Non esistono i luoghi perfetti per incontrare l’amore della propria vita e non esiste nemmeno un’età più adatta. Succede per fato, per destino, come se fosse scritto, ma in realtà è totalmente casuale. È sorprendente e diretto. I corpi si richiamano e anche le anime, ma non c’è un appuntamento in cui ci si incontra e ci si innamora. Non si può amare diversamente da come si ama, proprio perché non ci sono delle regole da rispettare per cui scegliere come amare una persona, non ci sono delle alternative. Ti amo o non ti amo. Non esistono alternative. L’amore è totalizzante.
L’Amore è unione
I due amanti sono vicini sia fisicamente che spiritualmente. L’amata che chiude gli occhi e si addormenta con la mano sul cuore dell’amato concretizza questa vicinanza: gli occhi dell’amata si chiudono nel momento in cui l’amato si addormenta. Amare è intimità e condividere quel segreto misterioso in due. Stando vicini.
(Libreriamo)
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Nell'ultima puntata di LESSICO AMOROSO Massimo Recalcati ha ospitato Roberto Benigni che si è interrogato (e ci ha interrogato) su quale sia la differenza, ammesso che questa esista, tra l'amore che brucia e l'amore che dura: "Meglio bruciare o durare? - dice - "Qui c'è un verso di Petrarca famoso che dice "Chi può dir' com'egli arde è ‘n picciol foco", cioè se uno può raccontare com'è innamorato, allora è poco innamorato. Bruciare e durare è la stessa cosa, per durare bisogna bruciare. Bisogna sempre dare parola ai poeti, perché sono i depositari delle risposte, è argomento loro. L'amore poi, che è una parola di lusso, e cos'è l'amore che dura, se l'amore debba bruciare o durare, veramente io non lo so."
E poi passa a trattare di quell'altro amore, quello che dura: "Nulla è più terribile di una serie prolungata di giorni felici", ma l'amore che dura è quello che è fatto del 90% di erotismo e del 90% di affetto, perché l'amore che dura è quello che rompe le regole della matematica".
Questa poesia di Adélia Prado che tratta proprio del vivere insieme, parla di quel miracolo del quotidiano:
Ci sono mogli che dicono mio marito se vuole pescare, che peschi ma i pesci poi se li pulisca lui, io no. A qualsiasi ora della notte mi alzo lo aiuto a squamare, aprire, tagliare e salare È così bello, noi due da soli in cucina ogni tanto i gomiti si toccano Lui dice cose come "questo è stato difficile, brillava nell'aria con colpi di coda" e fa il gesto con la mano il silenzio della prima volta che ci siamo visti attraversa la cucina come un fiume profondo Alla fine, i pesci nella teglia, andiamo a dormire cose argentee guizzano siamo sposo e sposa
Adélia Prado
«L’amore che dura è più forte del Paradiso, dell’Inferno e del Purgatorio, è indistruttibile ed è fatto di nulla, solo delle piccole cose»
Jacopo Da Lentini
  
(STELLA CADENTE)
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Io, con un uomo, voglio poterci fare colazione. Prima del cinema e della passeggiata lungo la riva del mare; della cena formale o della pizza al taglio; prima del primo bacio, e prima pure del sesso. Voglio un uomo che mi chieda di fare colazione insieme. Così, per vedere come inizia ogni sua giornata, quando il sonno ancora gli stropiccia la faccia e gli occhiali scuri nascondono le sue notti stanche. Voglio capire se è uno da caffé forte, o se invece lo annacqua col latte; se il cappuccino lo manda giù liscio, oppure lo preferisce schiumato - a disegnarsi baffi bianchi intorno alla bocca, in una pioneristica visione dei suoi primi ottant'anni. Voglio vederlo ordinare un cornetto vuoto, sposare la marmellata col burro, sentirgli dire che ama quella d'arancia: così, poi, io amerei lui. Voglio vedere se mi riscalda la nastrina nel forno, e non si scorda di levare via i granelli di zucchero che poco mi piacciono. Se, con le mani, mi pulisce le briciole agli angoli delle labbra, o se invece le lecca via con un bacio. Se mi siede accanto, oppure di fronte. Se ama il sesso mattutino. Se, al contrario, è figlio di un pudore antico, e certe cose le fa solo col buio complice della notte. Mi piacerebbe capire se è un tradizionalista da torta di mele, azzarda tisane improbabili, mangia lento e senza scuse, legge il giornale, ascolta la radio, resta in silenzio, e mi tiene con la testa sopra la sua spalla. Voglio farci colazione con un uomo: dal modo in cui accoglie ogni giorno che nasce, si intuisce come accoglie la vita.
Antonia Storace, Donne al quadrato
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Dedicato solo alle donne libere e agli uomini intelligenti.
In ogni amore dovrebbe esserci un po’ d’indecenza. In ogni amore dovrebbe esserci una musica che riempie una stanza e fa strusciare il ventre o le cosce. In ogni amore dovrebbe esserci un angolo intimo segreto senza giudizio. Ogni amore dovrebbe avere uno spazio per i desideri illogici, per le voglie senza testa. In un mondo libero dovrebbe esserci anche un nome per questo posto. E andrebbe messo nei contratti di matrimonio: “Il partner che trascura questo posto, colui che lo degrada, colui che non se ne prende cura, è multato severamente!” Dovremmo insegnarlo agli adolescenti, ai ragazzini e alle ragazzine. Dovremmo dirgli: “Imparate ad amare coltivando insieme il vostro spazio segreto di indecenza e sensualità, imparate ad amarvi così, in intimità e senza giudizio!” Che solo così si può essere felici dentro un rapporto di coppia. Solo così si onora sia l’anima che il corpo. E solo così non ci si abbrutisce alla ricerca squallida di una sessualità senza relazione, di una sessualità senz’anima. Solo così non si spreca la bellezza dell’essere l’uno dentro l’altro.
“Come mi vuoi? Cosa mi dai? Dove mi porti tu? Dammi un sandwich e un po’ d’indecenza E una musica turca anche lei Metti forte che riempia la stanza Di incantesimi e di spari e petardi Ehi tu! Come mi vuoi?” (Paolo Conte)
Francesca Masi
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Ricordalo una volta per tutte, non si può mendicare l’amore, come nessun altro sentimento. E’ un dono gratuito che un’anima fa ad un’altra anima l’amore! E non contano affatto i tuoi meriti, la tua sensibilità o la tua intelligenza! Perché non c’è alcuna logica nell’amore, così che anche i ladri e gli assassini possono ottenere il suo tenero afflato. Così che anche gli infedeli e i malvagi possono vantarsi della devozione esclusivo e fedele di un angelo…Perché spesso l’amore e il dolore ce li portano i sogni prima che l’alba ci consegni ai nostri doveri quotidiani. Quando l’anima rientra in te col sigillo divino del tuo Destino. E tu non puoi fare altro che lasciarti vivere senza aspettarti nulla che non sia già stato scritto per te…E non illuderti che ci siano altre vite per riparare o, addirittura per essere felici. C'è solo l'immenso tempo del silenzio, l'immenso tempo senza di lei.
Alberto Guarneri Cirami Inquieto Vivere |
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Patrizia51 |
Oggetto: Che cosa significa l'amore? 09 Mag, 2018 - 08:13
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Un gruppo di ricercatori universitari canadesi ha posto questa domanda a un gruppo di bambini tra i 4 e i 10 anni, "Che cosa significa amore?" Le risposte che hanno ottenuto sono state più ampie e più profonde di quanto chiunque avrebbe potuto immaginare. Quelle riportate qui sotto sono le più originali.
- "Quando mia nonna ha avuto male alle ossa (artrite), non poteva più piegarsi e non riusciva più a pitturarsi le unghie dei piedi; così mio nonno lo fa per lei.” Rebecca - 8 anni - “Quando qualcuno ti ama, il loro modo di dire il tuo nome è diverso. Sai solo che il tuo nome è al sicuro sulle loro labbra." Billy - 10 anni - "L'amore è quando una ragazza si mette un profumo e un ragazzo si mette il dopobarba e si annusano l'un l'altro". Karl - 5 anni - "L'amore è quando sei al ristorante e dai a qualcuno la maggior parte delle tue patatine fritte senza chiedere niente in cambio". Chrissy - 6 anni - "L'amore è ciò che ti fa sorridere quando sei stanco." Terri - 4 anni - "L'amore è quando mia mamma prepara il caffè a mio papà e ne beve un sorso prima di darglielo, per assicurarsi che sia buono.” Danny - 7 anni - "L'amore è quando baci tutto il tempo, poi quando ti stanchi di baciare, vuoi ancora stare insieme e parlare ancora, la mia mamma e il mio papà sono così". Emily - 8 anni - "L'amore è quello che c'è nella stanza con te a Natale se smetti per un attimo di aprire regali e ti metti ad ascoltare." (veramente incredibile! ndr) Bobby - 7 anni - "L'amore è quando dici a un ragazzo che ti piace la sua maglietta e poi lui la indossa tutti i giorni." Noelle - 7 anni - "L'amore è come una vecchietta e un vecchietto che sono ancora amici anche dopo essersi conosciuti così bene." Tommy - 6 anni - "Durante il mio saggio di pianoforte, ero sul palco da solo e avevo paura; vedevo tutte quelle persone che mi guardavano e vedevo mio padre agitarsi e sorridere, era l'unico a farlo, e non ho più avuto paura". Cindy - 8 anni - "L'amore è quando la mamma dà a papà la parte del pollo che preferisce." Elaine – 5 anni - "L'amore è quando mamma vede mio papà sudato dopo la corsa e continua a dire che è più bello di Robert Redford." Chris - 7 anni - "L'amore è quando il tuo cane ti lecca tutta la faccia anche dopo che lo hai lasciato solo tutto il giorno." Mary Ann - 4 anni - "So che mia sorella maggiore mi ama perché mi regala tutti i suoi vestiti vecchi ed esce a comprarne di nuovi". Lauren - 4 anni - "Quando ami qualcuno, le tue ciglia vanno su e giù e piccole stelle escono da te." Karen - 7 anni - "L'amore è quando la mamma vede papà in bagno in mutande e non pensa che sia poco carino." Segna - 6 anni - "Davvero non dovresti dire "ti amo" a meno che tu non lo intenda, ma se lo dici, dovresti dirlo molto, la gente dimentica." Jessica - 10 anni
Fantastici!  |
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Dedicato all'amore e a chi ci crede. A chi lo ha inseguito per anni, quando bastava fermarsi per farsi raggiungere. A chi lo ha coltivato con premura, come si trattasse di un fiore delicato. A chi lo ha difeso con le unghie dalle intemperie della vita, dalle difficoltà della convivenza e della quotidianità, dalle tentazioni nei momenti di crisi e di confusione. A chi, per amore, ha saputo comprendere e perdonare... e non per opportunismo o debolezza, ma perché ha continuato a credere con forza nel suo sogno d'amore... a dispetto di tutto! A chi ha saputo abbracciare anche le pene d'amore, come se abbracciasse il suo destino, consapevole che la sua vita non sarebbe mai stata la sua vita senza quella persona. A chi ha capito che solo l'amore può regalare momenti di felicità così intensi da dimenticare tutto quello accaduto prima. Perché l'amore rimane pur sempre magia. L'amore non è solo essere con l'altro... ma è essere nell'altro, essere l'altro. Dedicato a chi sa che senz'amore avrebbe avuto una vita più tranquilla, ma non avrebbe mai potuto sentirsi così vivo.
Antonio Curnetta
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Istruzioni per l'installazione della nuova app: AMORE
Assistenza tecnica: – Salve, come posso aiutarla? Cliente: – Mmm … Ho pensato di installare di nuovo Amore. Mi può aiutare? – Certamente. Se è pronto, possiamo farlo adesso. – Penso di si. Da che cosa inizio? – Prima di tutto, apra la cartella Cuore. Lo sa dove ce l’ha, il Cuore? – Si, ma posso installare Amore se lì ho anche altri programmi? – Quali altri programmi ha attivi? – Ehm … Ho Vecchi Rancori. Poi, Bassa Autostima. E anche Delusione e Frustrazione. – Oh, è proprio un sistema vecchio. Beh, Vecchi Rancori non è un problema, Amore li sposterà gradualmente dalla memoria e li conserverà come file temporanei. Lo stesso dicasi di Bassa Autostima. Però deve cancellare Delusione e Frustrazione, perché ostacolano l’installazione del nuovo programma. – Ma non so come cancellarli! – Non è difficile. Allora, vada al menu Inizio e provi a cliccare Perdono. Clicchi finché non si cancellerà Delusione e Frustrazione. – Oh, ok! Ci sono… Però Amore ha cominciato da solo il download… E’ normale? – Si, si, normale, ma è un programma di base, l’upgrade finale aggiunge la cartella Altri Cuori. – Mi scrive “Errore. Il programma non funziona con i componenti interni.” Che significa? – Significa che Amore già funziona con i componenti interni ma non è ancora nel Cuore. Per farlo, deve iniziare ad amare se stesso. – Che devo fare? – Clicchi su Autoaccettazione e poi carichi i files Autoperdono ed Essere consapevoli dei propri pregi e difetti. – Fatto. – Ora copi tutto nel Cuore e il sistema provvede. Però deve cancellare a mano, da tutti i menu, Autocritica Verbosa, e svuotare il Cestino. E si ricordi di non caricare mai più Autocritica Verbosa. – Funziona! Cuore si sta riempiendo di nuovi files. Vedo Sorriso, e Equilibrio dell’Anima. Succede sempre così? – Non sempre … a volte serve più tempo. Le ricordo un’ultima cosa, un dettaglio importante: Amore è un software completamente gratuito, ma per farlo funzionare deve regalarlo agli altri e poi vi scambierete ognuno la vostra versione. Capito? – Si, si, certo. Grazie, eh? – Non c’è di che, siamo qui apposta.
Nikolai Bulgakov

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" Un giorno un vecchio mi disse: 'Quando incontri qualcuno, e questo qualcuno ti fa fermare il cuore per alcuni secondi: fai attenzione, questo qualcuno potrebbe essere la persona più importante della tua vita. Se gli occhi si incrociano e in quel momento c’è la stessa luce intensa tra loro: stai allerta, può essere la persona che stai aspettando dal giorno che sei nato. Se il tocco delle labbra è stato intenso, se il bacio è stato appassionante e gli occhi si sono riempiti di acqua in quel momento: rifletti, c’è qualcosa di magico tra voi. Se il primo e l’ultimo pensiero del giorno è per quella persona, se il desiderio di stare insieme arriva a stringerti il cuore: ringrazia Dio, ti ha mandato un dono divino… l’amore. Se un giorno doveste chiedere perdono l’uno a l’altro per qualche motivo e in cambio ricevere un abbraccio, un sorriso, una carezza fra i capelli e i gesti varranno più di mille parole: arrenditi, voi siete fatti l’uno per l’altro. Se per qualche motivo fosse triste, se la vita le avesse inflitto un colpo e tu sarai lì a soffrire il suo dolore, a piangere le sue lacrime e asciugarle con affetto: che cosa meravigliosa! Lei potrà contare su di te in qualsiasi momento della vita. Se riesci col pensiero a sentire l’odore della persona come se si trovasse al tuo fianco, e se la trovi meravigliosamente bella anche quando indossa un vecchio pigiama, ciabatte e ha i capelli arruffati. Se non riesci a lavorare per tutto il giorno, emozionato per l’appuntamento che avete… se non riesci ad immaginare in nessun modo un futuro senza quella persona, e se hai la certezza che la vedrai invecchiare e, anche così, sei convinto che continueresti ad essere pazzo per lei. Se preferiresti morire prima di vedere l’altra andarsene… allora vuol dire che l’amore è entrato nella tua vita! E’ un dono!' Poi sorrise e mi disse: 'Molte persone si innamorano molte volte nella vita, ma poche amano o trovano un amore vero. A volte lo incontrano e non prestano attenzione a questi segnali, e lo lasciano passare senza accadere veramente. È libero arbitrio. Per questo, presta attenzione ai segnali, non lasciare che le follie del quotidiano ti rendano cieco alla miglior cosa della vita: l’amore! Quello che è sincero non cambia mai'. " ------------------- C. Drummond de Andrade
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Una delle più belle confessioni d’amore di sempre, “Lettera all’Immortale Amata” di Beethoven è una promessa di amore ed eternità …
MILANO – Tra le lettere d’amore più belle di tutti i tempi c’è sicuramente quella che Ludwig van Beethoven dedicò alla sua “Immortale Amata”. La lettera, redatta in tre riprese tra il 6 e il 7 luglio 1812, è ritenuta la più bella confessione d’amore inespresso di tutti i tempi.
L’identità della destinataria di questa lettera piena d’amore era, fino a poco tempo fa, sconosciuta. Recenti studi hanno, però, identificato l’Immortale Amata con la viennese Antoine von Birkenstock. La donna, di dieci anni più giovane di Beethoven, aveva sposato, per pressione paterna, il ricco mercante Franz Brentano, con il quale si era trasferita a vivere a Francoforte. Dopo la nascita di quattro figli Antoine, nel 1809, era tornata temporaneamente a Vienna con tutta la famiglia. Tornata nella sua città natale conobbe Beethoven e tra i due nacque una tenera amicizia destinata a trasformarsi in un amore che, sebbene corrisposto, era impossibile. Nell’autunno del 1812, infatti, Antonie tornò a Francoforte costringendo se stessa ad allontanarsi dal suo unico amore. Ludwig, con immenso dolore, la lasciò andare ma continuò ad amarla fino alla fine dei suoi giorni.
“Buon giorno, il 7 luglio.
Pur ancora a letto, i miei pensieri volano a te, mia Immortale Amata, ora lieti, ora tristi, aspettando di sapere se il destino esaudirà i nostri voti — posso vivere soltanto e unicamente con te, oppure non vivere più — Sì, sono deciso ad andare errando lontano da te finché non potrò far volare la mia anima avvinta alla tua nel regno dello spirito — Sì, purtroppo dev’essere così — Sarai più tranquilla, poiché sai bene quanto ti sia fedele. Nessun’altra potrà mai possedere il mio cuore — mai — mai — oh Dio, perché si dev’essere lontani da chi si ama tanto. E la mia vita a Vienna è ora così infelice — Il tuo amore mi rende il più felice e insieme il più infelice degli uomini — alla mia età ho bisogno di una vita tranquilla e regolare — ma può forse esser così nelle nostre condizioni? Angelo mio, mi hanno appena detto che la posta parte tutti i giorni — debbo quindi terminare in fretta cosicché tu possa ricevere subito la lettera. — Sii calma, solo considerando con calma la nostra esistenza riusciremo a raggiungere la nostra meta, vivere insieme — Sii calma — amami — oggi — ieri — che desiderio struggente di te — te — te — vita mia — mio tutto — addio. — Oh continua ad amarmi — non giudicare mai male il cuore fedelissimo del tuo amato.
Eternamente tuo
Eternamente mia
Eternamente nostri”
– Ludwig van Beethoven

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“Innamorati di un uomo, un uomo qualunque che trovi per strada o al bar, un incrociarsi di sguardi… Innamorati di un uomo che ti guarda, che ti fa ridere, che vedi muoversi, di cui puoi sentire il profumo mentre cammina o si muove, del quale puoi udire la voce, la risata, lo spessore. Innamorati di un uomo pieno di difetti ma che possa toccarti il seno e darti un pizzicotto sul sedere, innamorati di un uomo che quando ti vuole ti prende, ti esige, innamorati di un uomo che ti migliori, che ti inventi, che ti ami per quella che sei e che anzi, ai suoi occhi sei la regina. Innamorati anche dell'uomo che magari hai al fianco e il fuoco si è spento, innamorati della tua quotidianità così preziosa. Innamorati ti prego. Ma non di un click. Non di un avatar. Non di un sipario dal quale appare un prestigiatore che ti riempie la testa di parole non sue, di musiche trovate ad arte, di un attore. Innamorati di un uomo che sbaglia, che ha la barba, le occhiaie, le mani sporche di calce, innamorati di un uomo che ti veda, ti ascolti, che non ti renda parte di un coro che lo applaude, innamorati di un uomo che esiste, non innamorarti della tua illusione.”
Tatiana Andena
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L’amore è il compimento di un viaggio cui siamo destinati ab origine: può sfavillare, accendersi, illuderci, perire, perché non era lui, non era quello. Ma anche così ce ne mette per andarsene via, per liberarci: le tenta tutte finché non è convinto, testardo e squassante quando arriva e quando prende il largo, ti trascina fino all’ultima speranza e non è poi che dica “scusa, m’ero sbagliato”, ti molla lì, ti atterra, quasi fosse colpa tua, additandoti a vergogna del genere umano. Ma quando resta, quando ti si ferma accanto, coglie e compie la magia che riempie ogni universo, collega due punti per cui passa una retta, e una retta sola. Doveva passare e aggiunge un tratto al disegno che chissà chi e dove ha in mente da tempi immemorabili. Si può scrivere una parola, una sola ,tagliente e indimenticabile, si può concepire una frase, legarla ad un’altra, metterla in versi, rapire un attimo al proprio animo e rileggerselo fremendo, si può provar quel brivido che dura verticale e breve, brevissimo, consumandolo in sé : l’amore no, l’amore è romanzo e poema, non si accontenta dello spazio,vuole, esige il tempo, la malinconia delle cadute oltre gli assalti, vuole, esige il contrario, la rabbia, lo scazzo, la sconfitta, la rivincita, l’ammissione di colpa, la comprensione, il perdono, perché tutte queste cose che portano al distacco nel viver sociale, sono nell’amore attesa di ritorni, giochi sottili per mettere alla prova l’intesa e le offese, i voltafaccia, le liti più aspre diventano richiami accorati, laddove, tolti il limite e la noia, l’amore è un brivido altrimenti orizzontale, di scosse e sussulti, e altro modo non ha per definirsi se non la sua lunghezza, la sua durata, perché se arriva il disastro non si è più quei due, si è altri due. E allora l’amore non c’entra, fa bene a mollare, non è più affar suo, riprende a cercare altrove.
Roberto Vecchioni
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“Primo, se sei innamorato, è una cosa bella, forse la migliore che possa capitarti. Non permettere che nessuno la sminuisca o la renda meno importante. Secondo, ci sono molti tipi di amore. C’è quello egoistico, meschino, avaro, che usa l’amore per l’auto affermazione. E’ il tipo terribile e paralizzante. L’altro tipo è la manifestazione di tutto quanto di buono c’è in te: la gentilezza, la considerazione, il rispetto, non solo il rispetto sociale delle buone maniere, ma il rispetto in senso più alto, cioè il riconoscimento dell’altro come unico e prezioso. L’amore del primo tipo ti può rendere malato, piccolo e debole, ma quello del secondo tipo ti può dare una forza, un coraggio, una bontà e persino una saggezza che neanche sapevi di avere. Dici che non è un’infatuazione da ragazzi. Se provi questo sentimento così profondamente, di sicuro non lo è. Ma non credo che tu stessi chiedendomi cosa provi. Tu lo sai meglio di chiunque altro. Tu vuoi un aiuto per capire cosa fare, e io posso dirtelo. Esulta, sii felice e grato. L’oggetto d’amore è il migliore e il più bello. Cerca di esserne all’altezza. Se ami qualcuno, non c’è niente di male a dirlo. Solo ricorda che alcune persone sono molto timide e a volte nel parlare bisogna tenere conto di questa timidezza. Le ragazze sanno e sentono quello che provi, ma di solito amano anche sentirselo dire. A volte succede che per qualche ragione ciò che tu senti non sia ricambiato, ma questo non rende quello che provi meno buono o prezioso. Infine, so quello che provi perché lo provo anch’io e sono felice che possa provarlo anche tu…. E non avere paura di perdere. Se è la cosa giusta, accadrà. La cosa più importante è non avere fretta. Le cose belle non scappano via. Con amore, Pa.
Dalla lettera di John Steinbeck al figlio
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