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assodipicche |
Oggetto: Lo scempio della bellezza 14 Giu, 2015 - 10:19
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Ischia è un'isola bellissima! Sono anni che ormai è meta fissa annuale di una mia vacanza di fine primavera, perché è un tesoro naturale non molto lontano da casa e possiede tutto il necessario per trasformare un periodo per quanto breve in un soggiorno non solo rilassante (e per alcuni curativo), ma anche di godimento visivo e -perché no?- di buona cucina. Almeno fino ad ora. Mi rendo conto di scrivere cose da depliant alberghiero, ma dovete pensare che -dopo tanti anni di frequentazione- s'instaura con i luoghi e con le persone che li abitano una specie di legame sentimentale e questo mi fa arrabbiare ancora di più per quello che sto per scrivere e far vedere. Guardate le foto qui in basso (altre le ho postate in Grafica direttamente da Ischia). Nella prima vedete uno scorcio della baia dei Maronti (S.Angelo) durante il finesettimana, nell'altra potete "ammirare" cosa arriva in spiaggia dopo l'arrivo di questi vip, amanti del mare. C'è chi dà la colpa ai motoscafi, la maggior parte dei quali arriva bullescamente a grande velocità sconvolgendo onde e fondali; c'è chi dice che arriva dal golfo di Napoli. Io non sono esperto di correnti e mi limito solo a osservare con sguardo addolorato uno scempio al quale sembra non vi sia rimedio. Questo è almeno quanto dice il sindaco, che s'incavola pure se qualcuno gliene parla. E questa è l'altra cosa che colpisce, questo immobilismo, questa inerzia di fronte anche alle piccole cose, quelle fattibili. C'è un'ordinanza del sindaco che vieta i massaggi in spiaggia. Forse i cinesi non conoscono l'italiano, perché non fanno che proporre e praticare massaggi; e i venditori pakistani di ciondoli, pashmine e carabattole? Petulanti e continui, come mosche fastidiose. E lo sbarramento fra i Maronti e le Fumarole, imposto dal pericolo di frane? Come se non ci fosse. E la polizia municipale? È come le stelle di Cronin, sta a guardare. Anzi no, si beve una cosa fresca al bar sulla spiaggia insieme con gli amici...sapete com'è....la qualità della vita non è cosa da poco!
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Kinkaku |
Oggetto: 19 Apr, 2013 - 16:31
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Molto suggestive queste tue foto, Lella51. Sai cogliere molto bene l'atmosfera oltre alla bellezza paesaggistica. Mi doni una ventata di vacanze.  |
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lella51 |
Oggetto: 16 Apr, 2013 - 15:22
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Ibiza, Pasqua 2013 |
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lella51 |
Oggetto: 16 Apr, 2013 - 15:20
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Ibiza |
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lella51 |
Oggetto: 16 Apr, 2013 - 15:18
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Ibiza Pasqua 2013 |
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lella51 |
Oggetto: 16 Apr, 2013 - 15:16
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lella51 |
Oggetto: 16 Apr, 2013 - 15:15
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hippie a Ibiza |
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lella51 |
Oggetto: 16 Apr, 2013 - 15:09
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Ibiza, Pasqua 2013 |
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RAGAZZE, NANCHE QUI ?????
.jpg) AH.......MA ALLORA HO CAPITO: FORSE VI HANNO RAPITO GLI EXTRATERRESTRI ! BUON VIAGGIO !

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tiziana |
Oggetto: 26 Gen, 2013 - 15:51
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.jpg)
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airOne |
Oggetto: 23 Gen, 2013 - 21:58
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Quei 22 milioni a Hong Kong...
di Arturo Cocchi
Euromonitor svela le capitali mondiali del turismo. Nel 2011 l'ex colonia britannica ha preceduto Singapore e Londra. Roma 18ma con 6 milioni di arrivi. L'Asia domina il mercato
Le capitali mondiali del turismo: ora e sempre più in Asia. Lo conferma l'annuale Top 100 Cities Destination Rankings, edito da Euromonitor International, che misura gli arrivi internazionali (cioè di turisti di Paesi di nazionalità diversa da quella della località che li ospita) in tutto il mondo, relativi al 2011. Hong Kong e Singapore si confermano al primo e secondo posto, rispettivamente con 21,8 e 19,8 milioni di arrivi, entrambe con incrementi notevoli, rispettivamente 8,8 e 8,7 per cento rispetto al 2010. Terza, a sua volta una riconferma, Londra, ma a 15,1 milioni e con un progresso limitato al 2,1 per cento, insidiata, oltretutto, da Kuala Lumpur (13,3 milioni e più 16 per cento). E se forse - causa Giochi Olimpici - non sarà il 2012, non ancora censibile su così vasta scala, l'anno del sorpasso, il destino sembra inevitabile, perché la top ten pullula di "tigri" e "dragoni: Macao (5a a 12,9 milioni, più 8,4) precede Bangkok (12,4 milioni, più 12,5) e la sorprendente Antalya, Turchia, che straccia Istanbul (sono rispettivamente 7ma a 12,0 milioni, più 13,3 e 10ma a 9,8 milioni, ma con un più 20,2). A completare questa élite, la prima destinazione cinese, che non è Pechino né Shanghai, ma Shenzhen, 8a con 10,9 milioni di visitatori e un più 6,3 per cento; e, 9a, New York, a 10,0 milioni con un modesto incremento del 3,5 per cento.
In un mondo dove l'Occidente si contrae quando i Paesi emergenti semmai rallentano la propria crescita, e va avanti a passo lento quando l'Oriente vola, è ovviamente il turista asiatico a dettare legge. Parigi è solo dodicesima (8,4 milioni), Roma, che perde 4 posizioni rispetto al 2010, è 18ma con poco meno di 6 milioni di ospiti stranieri, ma con un più 4,4 per cento che non è male, per gli standard di crescita medi del blocco Europa-Nord America. Prima della Città Eterna ci sono anche l'altra sorpresa cinese Guangzhou, Dubai, ("finalmente") Shanghai, Miami, La Mecca e Pattaya (Thailandia).
A livello di destinazioni europee, Barcellona è 20ma, Budapest 24ma, davanti ad Amsterdam. Praga 29ma, precede Berlino e Vienna. Nelle prime 100 destinazioni mondiali compaiono anche le 2 città d'arte italiane ante litteram e la capitale economica. Proprio Milano ottiene il risultato migliore, con 2,07 milioni di arrivi, il 66mo posto, una sola posizione persa e un 4,8 per cento in più rispetto al 2010. Poi c'è Venezia (76ma, ma in questo caso con 2 posizioni guadagnate, pari a 1,83 milioni, più 4,7 per cento) e poco distante Firenze (78ma, una posizione meglio dell'anno prima, per 1,81 milioni e un incremento del 4,5).
Dati in parte sorprendenti, in realtà diretta conseguenza del trend economico-demografico mondiale. Numeri che, osservati da dentro, sono ancora più interessanti. Perché se Hong Kong (dove i turisti cinesi contano ancora come stranieri), attinge il 50 per cento del suo bacino di utenza, appunto, dalla vicina "madrepatria di fatto", 4 ospiti di Singapore su 10 vengono dalla Malaysia. E la stessa ex colonia britannica può vantare incrementi a doppio zero nei flussi turistici provenienti da Indonesia, Corea del Sud, Malaysia, Thailandia, e dalla stessa citta-stato che le contende il primato. Non è solo il gigante da 1,5 miliardi di abitanti, in altre parole, a muovere le acque e risultati clamorosi. Come quello ottenuto dal Vietnam, con Hanoi e Ho Chi Minh City entrambe in crescita del 40 per cento. Ancora, ad un occhio europeo desterà sorpresa trovare, appunto, Shenzhen e Guangzhou, sentite nominare a stento, davanti a Shanghai e Pechino. In realtà, i conti tornano: si tratta di metropoli dell'ultima ora, cresciute a dismisura, e non a caso, attorno a Hong Kong e Macao, con le quali "confinano". E i milioni di turisti che attirano non sono né di provenienza europea, né cinese (in questo caso i discendenti di Mao e Confucio contano come "interni"), ma quelli in arrivo dal resto dell'Asia, oltre agli stessi abitanti di Hong Kong e Macao, che magari decidono di trascorrere un weekend low cost: come gli inglesi che attraversano la Manica, o qualche italiano del Nord che va a sciare a Livigno dove benzina, sigarette e alcol costano meno. |
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lella51 |
Oggetto: 22 Gen, 2013 - 19:27
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lella51 |
Oggetto: 22 Gen, 2013 - 18:23
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Controluce a Giza, gennaio 2013 |
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lella51 |
Oggetto: 22 Gen, 2013 - 18:22
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