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liliana |
Oggetto: Gatti e musica 20 Mag, 2021 - 10:18
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Dopo una luttuosa notizia, restando in tema di musica qulcuna divertente e curiosa.
Nel pianeta Terra ci sono oltre 7 miliardi di abitanti. E' quindi normale che negli anni possano essere nate storie incredibili che lasciano le persone davvero di stucco. Per come vengono presentate,potrebbero sembrare delle bufale, tuttavia si tratta solo della realtà e di come la pazzia umana o della natura. spesso generi cose incredibili.
In molte famiglie c'è un gatto, ed ai gatti piace ascoltare la musica classica.Può sembrare pazzesco, ma anche gli animali hanno dei generi musicali preferiti.È stato fatto un esperimentol in cui diversi gatti sono stati esposti ad ascoltare vari generi musicali.
A seconda del tipo di musica, i gatti hanno reagito diversamente.
In particolare, la musica classica ha avuto un effetto rilassante su di loro, con tanto di dilatazione delle pupille,mentre altra musica ha provocato reazioni di ansia.
A quanto pare, gli animali si rivelano ancora una volta, più simili all’uomo,forse molto di più di quanto si pensi.
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17 maggio, Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia. Celebrata in più di 130 Paesi, la data è stata scelta per ricordare il 17 maggio 1990, quando l'Oms cancellò l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali, definendola per la prima volta “una variante naturale del comportamento umano" (ma c'è chi anche oggi li vuole "curare" ....)
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liliana |
Oggetto: la musica è sempre con noi 16 Mag, 2021 - 10:40
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Storia della musica
dal Web
La musica è un'espressione artistica appartenente a tutte le culture del nostro pianeta. Fonti ne attestano
l'esistenza almeno a partire da 55.000 anni fa, con l'inizio del Paleolitico superiore. Alcuni studiosi ipotizzano la sua
nascita in Africa, quando le prime comunità umane conosciute iniziarono a disperdersi sul globo.La storia della musica
è una branca della musicologia e della storia che studia lo sviluppo cronologico delle idee e delle convenzioni musicali
appartenenti a popoli differenti, con particolare riguardo alla musica d'arte di tradizione occidentale, ed è pertanto
materia diffusa, sia nelle università, che nelle scuole di musica di tutto il mondo.
Alla prima domanda, ossia quando l’uomo iniziò a creare musica, è difficile dare una risposta assoluta, perché sono
tante le ipotesi che al momento possono essere considerate valide. Direi che il “sound” iniziò quando qualcosa trasmise
delle emozioni”, ha detto Montagu. “La musica potrebbe essere nata allorché un insieme di parole usate per far addormentare un piccolo, siano state in qualche modo modulate, ma è difficile mettere una linea di confine tra una serie di parole e una modulazione musicale”, dice il ricercatore.
“Si potrebbe pensare che il passaggio sia avvenuto quando alle parole si è inserito un ritmo, ma allora la recita di
un sonetto o un discorso detto con una certa foga possono essere considerati “musica”? La realtà è che ciascuno di
noi – continua Montagu – può dire: “questa è musica” oppure “no questo è un semplice discorso” e nessuno lo può
smentire”.
Per capire invece, quando l’uomo iniziò a cantare i ricercatori hanno analizzato i teschi dei nostri predecessori,
in particolare le mascelle la cui forma è fondamentale per permettere dei vocalizzi.
Risulta che da circa un milione di anni a questa parte le varie specie di "homo" avevano una struttura che permetteva
loro di cantare, ma non sappiamo se lo hanno fatto.
Il ritmo
“I nostri antenati possono aver creato il ritmo battendo le mani. Poi qualcuno si accorse che si potevano avere i
medesimi risultati senza farsi del male alle mani semplicemente battendo degli oggetti. E’ probabile che i primi
fossero materiali ‘morbidi’, come il legno o le canne e per questo non sono arrivati fino a noi. Sono sopravvissuti
invece, dei ‘percussori ossei‘. I più antichi che si conoscono sono ossa di cigni e di avvoltoi di circa 41.000 anni fa.
Vi sono segni certi che essi venivano battuti tra loro. Vi sono prove poi, di stalattiti che venivano percosse in grotte
di circa 12.000 anni fa. Le grotte facevano da grancassa al suono emesso con risultati allora stupefacenti.
Perché è durata
Le ricerche pur non esaustive, dicono dunque che la musica ha origini molto antiche, ma i ricercatori si sono
chiesti: “Perché è durata nel tempo?”
Secondo Montagu la musica è continuata ad esistere perché dà modo alla gente di ballare. Non si sa se i primi
ballerini nacquero quando vennero composte le prime melodie o semplicemente quando nacque il ritmo, certo è che il
ballo è un’espressione fondamentale per l’uomo.
La musica è sopravvissuta anche perché è divertimento. Personale e di gruppo. La musica poi, può essere stata
utilizzata come mezzo di comunicazione su grandi distanze utilizzando strumenti simili alla batteria o alle corna.
E ancora la musica è rituale e praticamente ogni religione ha la propria musica.
Ma secondo Montagu il motivo principale per cui la musica è sopravvissuta sta nel fatto che essa unisce le persone.
“La musica porta a legami stretti, come ad esempio il legame tra madre e figlio o tra membri dello stesso gruppo.
Permette anche di trasformare un lavoro ripetitivo da noioso a sopportabile e aiuta tutti a muoversi insieme,
aumentando la forza del lavoro”, spiega il ricercatore. “Ed è possibile – conclude Montagu – che la musica sia stata
fondamentale nel creare legami come la famiglia se non addirittura la società stessa. Se non ci fosse stata la musica
gli individui, forse, sarebbero stati molto meno socievoli e molto più solitari”.
A cosa serve la musica? Se non ci fosse non ci sarebbe la società, parola di scienziati
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A un anno di distanza dalla sua morte, vogliamo ricordare questo grande musicista e grande uomo ... Tu non ci sei più, ma la tua musica è sempre con noi...
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liliana |
Oggetto: Diocesi Citta' di Castello 14 Mag, 2021 - 07:35
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Due sacerdoti della diocesi di Città di Castello, Don David Tacchini e Don Samuele Biondini, hanno chiesto e ottenuto dal Santo Padre la dispensa dagli obblighi derivanti dalla Sacra Ordinazione.
Diventano così tre, in circa un mese,i casi di abbandono dell'abito talare in Umbria, dopo quello che aveva visto protagonista, nelle settimane scorse,don Riccardo Ceccobelli, l'ormai ex parroco di Massa Martana che ha lasciato il sacerdozio per amore verso una giovane del posto.
A dare notizia del nuovo doppio addio è il vescovo di Città di Castello, Mons. Domenico Cancian, spiegando che la decisione di Tacchini risale a «quasi a un anno fa».
A pochi giorni fa, invece, per Don Samuele Biondini.
Ha parlato di «libera decisione», accolta «con sofferenza e, allo stesso tempo, con rispetto».
Nessun riferimento alle motivazioni, solo un pensiero di «profonda gratitudine ai sacerdoti che con gioia si donano quotidianamente e per
tutta la vita nel generoso esercizio del ministero in favore del popolo di Dio. Chiediamo al Signore - ha aggiunto il vescovo - il dono della fedeltà a tutte le vocazioni e per i due nuovi candidati al sacerdozio, che saranno ordinati nel corso di quest'anno».
Il presule ha comunicato che «a partire da sabato 15 maggio la guida pastorale della parrocchia di San Pio X,in Città di Castello, è affidata a "padre Giuseppe Renda Ofm, guardiano del convento di San Giovanni Battista agli Zoccolanti, nominato:
"amministratore parrocchiale".
Le ragioni della scelta del doppio addio ai fedeli restano ufficiose, tanti i rumors tra i parrocchiani.
Don David, nato a Città di Castello, avrebbe chiesto la dispensa dopo essersi riavvicinato a una ragazza. Alla base della scelta di don Samuele, responsabile della pastorale giovanile, evangelizzatore di strada, spiegano i frequentatori della parrocchia, ci sarebbe invece una delicata vicenda personale, forse all'origine dell'incontro con un'infermiera, con la quale il prete avrebbe espresso il desiderio di condividere una nuova fase della propria vita.
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Oggi si celebra in tutto il mondo il “World Press Freedom Day”, la giornata dedicata alla libertà di stampa.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 3 maggio Giornata mondiale della libertà di stampa, per evidenziare l’importanza della libertà di espressione e ricordare ai governi il loro dovere di sostenere e far rispettare la libertà di parola sancita dall’Articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948.
“La parola è la civiltà. La parola, anche la più contraddittoria, mantiene il contatto, è il silenzio che isola” (Thomas Mann)
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liliana |
Oggetto: Festa dei lavoratori 01 Mag, 2021 - 08:20
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Nel 1866, fu approvata a Chicago, in Illinois, la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere, legge che entrò in vigore soltanto l'anno dopo, il 1º maggio 1867, giorno nel quale fu organizzata un'importante manifestazione, con almeno diecimila partecipanti.
La Festa dei lavoratori viene celebrata il 1º maggio di ogni anno in molti paesi del mondo, per ricordare tutte le
lotte per i diritti dei lavoratori, originariamente nate per la riduzione della giornata lavorativa.
Le prime origini, nell'Illinois
La festa dei lavoratori affonda le sue radici in un periodo di significative e frequenti manifestazioni per i diritti
degli operai delle fabbriche durante la "Rivoluzione industriale" negli Stati Uniti d'America, guidate dall'Associazione
dell'Ordine dei Cavalieri del Lavoro americani, i Knights of Lab
La notizia giunse anche in Europa, dove nei primi giorni di settembre 1864 era nata a Londra la
"Prima Internazionale"
Nel 1866, fu approvata a Chicago, in Illinois, la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere, legge che entrò in
vigore soltanto l'anno dopo, il 1º maggio 1867, giorno nel quale fu organizzata un'importante manifestazione.
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liliana |
Oggetto: CORONQVIRUS 27 Apr, 2021 - 11:57
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Marcello Ori
Coronavirus
Sono orgoglioso di essere italiano perché ci siamo sempre rialzati
Sono orgoglioso di essere italiano perché mi hanno sempre curato
Sono orgoglioso di essere italiano perché siamo un popolo solidale
Sono orgoglioso di essere italiano perché ho sempre avuto la possibilità di andare a scuola
Sono orgoglioso di essere italiano perché siamo ricchi di geni e molto creativi
Sono orgoglioso di essere italiano perché ho fiducia nella mia nazione
Sono orgoglioso di essere italiano perché siamo abituati a sopravvivere e a resistere
Sono orgoglioso di essere italiano perché l’Italia è fatta di storia
E' poi perché siamo lo Stato più bello al mondo
Marcello Ori |
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liliana |
Oggetto: Giornata della terra 22 Apr, 2021 - 13:42
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Dedicare una giornata al pianeta "Terra" è proprio una giusta iniziativa.
Dal web
La Terra è il terzo pianeta in ordine di distanza dal Sole e il più grande dei pianeti terrestri del sistema solare, sia per massa sia per diametro. Sulla sua superficie, si trova acqua in tutti e tre gli stati di aggregazione (solido, liquido e gassoso)con un'atmosfera composta in prevalenza da azoto e ossigeno che, insieme al campo magnetico che avvolge il pianeta, protegge la Terra dai raggi cosmici e dalle radiazioni solari.
Essendo l'unico corpo planetario del sistema solare adatto a sostenere la vita come concepita e conosciuta dagli esseri umani, è l'unico luogo nel quale vivono tutte le specie viventi conosciute.
La Terra possiede un satellite naturale chiamato "Luna" la cui età, stimata analizzando alcuni campioni delle rocce più antiche, è risultata compresa tra 4,29 e 4,56 miliardi di anni.
L'asse di rotazione terrestre è inclinato rispetto alla perpendicolare al piano dell'eclittica: questa inclinazione combinata con la rivoluzione della Terra intorno al Sole causa l'alternarsi delle stagioni.
Le condizioni atmosferiche primordiali sono state alterate in maniera preponderante dalla presenza di forme di vitache hanno creato un diverso equilibrio ecologico plasmando la superficie del pianeta.
Circa il 71% della superficie è coperta da oceani di acqua salata e il restante 29% è rappresentato dai continenti e dalle isole.
La superficie esterna è suddivisa in diversi segmenti rigidi detti "placche tettoniche" che si spostano lungo la superficie
in periodi di diversi milioni di anni. La parte interna, attiva dal punto di vista geologico, è composta da uno spesso strato relativamente solido o plastico, denominato mantello, e da un nucleo diviso a sua volta in nucleo esterno, dove
si genera il campo magnetico, e nucleo interno solido, costituito principalmente da ferro e nichel. Tutto ciò che
riguarda la composizione della parte interna della Terra resta comunque una teoria indiretta ovvero mancante di
verifica e osservazione diretta.
Importanti sono le influenze esercitate sulla Terra dallo spazio esterno. Infatti la Luna è all'origine del fenomeno
delle maree, stabilizza lo spostamento dell'asse terrestre e ha lentamente modificato la lunghezza del periodo di
rotazione del pianeta rallentandolo; un bombardamento di comete durante le fasi primordiali ha giocato un ruolo
fondamentale nella formazione degli oceani e in un periodo successivo alcuni impatti di asteroidi hanno provocato
significativi cambiamenti delle caratteristiche della superficie e ne hanno alterato la vita presente.
Il simbolo astronomico della Terra è un cerchio con all'interno una croce ⊕ e occasionalmente anche ♁: la linea orizzontale rappresenta l'equatore e quella verticale un meridiano.
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Giornata della Terra
“l’inno al Pianeta”
di Erri De Luca
È rotondo ma sembra piatto. È liquido ma è chiamato terra. Da queste imprecisioni si capisce che è un pianeta soggetto a dicerie. Le scienze dicono che si sta asfissiando con i gas del carbonio e che si spopola di alberi a contrasto che ne assorbirebbero, rilasciando ossigeno. Dicono che la sua superficie si spalma di cemento e per questo gli uragani sono più frequenti, potenti e diffusi dove prima non c’erano. Dicono che il soffocamento del pianeta è visibile dai satelliti, sotto forma di nebbia perpetua che ricopre zone continentali. Dicono che le epidemie sono virus che saltano di specie dall’animale all’uomo e che i laboratori del salto sono gli allevamenti intensivi. Ma cosa sono mai le scienze? Sono solo le ultime dicerie. Una volta c’erano i profeti, gridavano il finimondo e poi non succedeva niente. Oppure quello che succedeva non l’avevano gridato. Andavano vestiti poco e male, abitavano scalzi nei deserti. Oggi hanno camici bianchi, abitano in centri di ricerca dove possono entrare solo loro. Dichiarano allarmi per professione, sono pagati per questo. Altri sono pagati per smentire allarmi. La verità è che il pianeta è più forte e reggerà alla nostra espansione pure se saremo cento miliardi e più. La verità è che sono smentiti tutti i profeti di sciagure, fino a prova contraria. Quale prova contraria? Ma è evidente: quella che ci spazzerà via tutti insieme.
Quelli che hanno fede e pregano:” Fa’ che venga il tuo regno”, sbotteranno dicendo :” Oibò, è venuto davvero”. Sarà quello senza noialtri sudditi.
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liliana |
Oggetto: Nostalgia 20 Apr, 2021 - 14:19
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Nostalgia: se non la combatti diventa una risorsa
La nostalgia è un sentimento che ci parla del passato per aprirci al nuovo: non serve cacciarla, ma coglierne il messaggio nascosto, che rompe l'inerzia La nostalgia (parola che deriva dal greco antico e significa "dolore del ritorno") è definibile come uno stato psicologico o sentimento di tristezza e di rimpianto per la lontananza da persone o luoghi cari o per un evento collocato nel passato che si vorrebbe rivivere.
La nostalgia ci ricorda che la vita è continuo cambiamento
La vita muta continuamente, così la società, la cultura, ma anche i traguardi e gli obiettivi di ciascuno.
Cambiare significa adattarsi a situazioni nuove, negli affetti, nel lavoro e in ogni altro ambito significativo dell'esistenza.
Psicologicamente questa continua necessità di adattamento può essere gravosa ed ecco che possono emergere, per difesa, atteggiamenti di stasi e sentimenti di rimpianto tipici della nostalgia, ovvero il sentirsi emotivamente legati a qualcosa che però è ormai uscito dalla nostra orbita vitale.
Non si può tornare davvero indietro nel tempo, ma certamente si può provare il desiderio, a volte molto forte, di riprovare quelle emozioni che ci hanno dato piacere e gioia.
Se in superficie questo sembra stimolarci a ricreare o a ricercare le circostanze che hanno prodotto quelle emozioni positive, nel profondo la nostalgia ha un'altra funzione, meno evidente, che è quella di rompere l’inerzia psicologica e attuare i cambiamenti necessari.
Per quando sembri paradossale, la nostalgia funziona come un rinforzo positivo per promuovere un cambiamento che la nostra psiche ritiene ormai maturo.
Non è quindi una malattia psichica, ma una risorsa, che occorre sfruttare nel modo giusto, per evitare che si trasformi in qualcosa di ben più pericoloso: il rimpianto.
Rimpiangere non fa stare bene
Al contrario il rimpianto, che è la nostalgia stagnante, può assumere la forma di tristezza abituale e di depressione, ci immobilizza, ci costringe a guardare nevroticamente indietro.
Soprattutto, ci impedisce di vivere il momento presente, considerato negativo e insoddisfacente, in nome di qualcosa che un tempo c'era. Questo distorce l'uso della memoria, un archivio che serve alla vita di oggi e a quella di domani, non a tornare su episodi del passato che non esistono più.
L.M. |
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liliana |
Oggetto: 28 Mar, 2021 - 09:41
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Non è il forum sbagliato,se ho scelto di sottoporre l'attenzione di chi legge, per il libro da poco edito:
Curiosità, sorprese, scoperte sulle espressioni che usiamo ogni giorno.
Rispondere picche, fare il colpo gobbo, restare al verde, avere la coda di paglia, pagare lo scotto o prendere in castagna... Da dove derivano queste curiose espressioni?
I modi di dire fanno parte del nostro modo di parlare di esprimerci e di essere parte di una comunità.
Ogni famiglia ha il suo tradizionale "bagaglio di espressioni" ciascuno di noi ne usa abitualmente una propria personale selezione. Che siano derivati dalle lingue classiche,da episodi storici o da abitudini popolari, è affascinante scoprire come alcune delle frasi che utilizziamo più spesso,nel parlare quotidiano, abbiano un significato ben preciso, a volte sorprendente, ben più calzante di quello che pensiamo.L.M.
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liliana |
Oggetto: Dante 25 Mar, 2021 - 13:33
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"Dante la persona più colta del pianeta"
L'influenza culturale di Dante Alighieri consiste nella ricezione che la produzione poetica di Dante Alighieri ha avuto in Italia e nel resto del mondo nel corso dei secoli, subendo fasi alterne di apprezzamento e di aperta ostilità da parte dei critici e degli artisti italiani e stranieri.
Già a partire dal XIV secolo, la"Divina Commedia" aveva avuto una vasta e favorevole ricezione da parte del pubblico, constatazione che si può ricavare dai vari codici conservati, tra i quali troviamo un autografo di Giovanni Boccaccio.
Conosciuta e apprezzata nel corso del '400, la produzione "Dantesca" cominciò quindi a diffondersi anche in Spagna, Francia, Inghilterra e Germania, conoscendo una popolarità che durerà fino agli anni '30 e '40 del '500, quando infine il letterato
"Pietro Bembo" escluse Dante dai modelli d'imitazione letteraria.
In seguito, con la Controriforma," Dante" conobbe anche la censura ecclesiastica per via del trattato
"filo-imperiale" De Monarchia, iscritto nell'Indice dei libri proibiti.
Ignorato o addirittura disprezzato nel '700,
Dante ritrovò il favore dei critici e del pubblico nella stagione romantica, per via della forte religiosità, delle immagini poetiche ricche di pathos sentimentale e, anche, del messaggio politico adottato dal Risorgimento.
Il magistero critico-letterario poi del critico "Francesco De Sanctis" consacrò Dante quale modello d'altissima poesia e simbolo nazionale, dando così inizio ad una lunga stagione di critica letteraria e una progressiva diffusione dell'opera dantesca presso gli italiani, grazie ad iniziative commemorative e allo studio scolastico della Commedia.
Contemporaneamente alla riscoperta di Dante da parte degli intellettuali italiani romantici, ci fu un rinnovato interesse per la sua figura e la sua poetica nei restanti Paesi europei e, a partire dal XX secolo, anche extraeuropei.
Con la nascita della cultura di massa e lo sviluppo dei mezzi di comunicazione. nella seconda metà del secolo scorso,la
Commedia e l'universo poetico dantesco
sono stati divulgati anche al di fuori degli ambienti filologici e letterari, approdando nel cinema, nella fumettistica e nel mondo dei videogiochi. |
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liliana |
Oggetto: i Nostri amici 23 Mar, 2021 - 17:20
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Questo forum è da me scelto, per pubblicare notizie da non sottovalutare.Una notizia veramente speciale appartiene a quanti amano gli animali è credo siano in molti.
Sempre belle iniziative per chi ama gli animali domestici
Il "dopo di noi" alla Festa dei Nonni.Al #dopodime per Fido ci ha pensato l'A.S.T.A. l'Associazione per la Salute e la Tutela degli Animali.
Quanto offre un animale,un cane, un gatto, un pesce,una tartaruga, un canarino a un anziano?Sicuramente tanto,è un aiuto per la salute e l'umore.Secondo un'indagine dell'Osservatorio di feder Anziani SeniorItalia, su 1.700 intervistati, per il 70% degli anziani un animale diventa subito un membro di famiglia. E "nove" italiani su "dieci" specificano che la propria vita potrebbe migliorare grazie alla loro compagnia.
Ma dove finisce un animale quando l'anziano non c'è più?
L'ASTA ci ha pensato e sta avviando un progetto per prendersi cura degli animali che rimangono senza proprietario, in attesa di poterli affidare nuovamente, possibilmente ad altri anziani e/o famiglie.
Per questo periodo di stallo è prevista la realizzazione di un centro di accoglienza in cui gli animali verranno accuditi secondo parametri simili a quelli di una sistemazione casalinga, invece che un canile.
Per restare nel tema della Terza età, il personale impiegato per la cura degli animali saranno sempre anziani, ma qualificati e volontari, in collaborazione con i centri anziani del territorio.
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liliana |
Oggetto: Lodevole iniziativa 22 Mar, 2021 - 09:38
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Lodevole iniziativa
Taxi gratis a Roma per gli ultraottantenni che vanno a vaccinarsi: nasce "Ti accompagno io"
Il progetto aiutera' chi ha difficolta' negli spostamenti e dara' respiro ai tassisti
Vedere sul Web
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liliana |
Oggetto: Anziano o vecchio 18 Mar, 2021 - 08:51
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Anziano o Vecchio
Quante volte capita di sentire indifferentemente questi due termini? Sono la stessa cosa? Hanno lo stesso significato? Lo scopo di questo articolo è proprio quello di cercare di capire se lo sono.
Anziano deriva, etimologicamente, dal latino medioevale antianus, derivazione di antea ossia prima, quindi appartenente ad un’epoca anteriore e significa persona di età avanzata in assoluto o in relazione ad altri.
Vecchio deriva dal latino vetus o vetulus ed è riferito a persone,animali o cose che sono molto avanti negli anni.
Per quanto riguarda le “cose” solitamente viene usato il termine “antico” che difficilmente viene associato alle persone.
Nel lessico sanitario in particolar modo per quanto riguarda la medicina, al posto di vecchio viene usato
il termine “geriatrico” da cui derivano sia la branca specialistica della Geriatria sia la specializzazione clinica di Geriatria entrambi deputati alla cura e all’assistenza del vecchio.Se si parla di quella fase della vita intesa come l’ultimo ciclo si usa il termine: “vecchiaia” mentre “anzianità” è più riferita ad un traguardo professionale
(es: anzianità di servizio).
Altro termine che a volte si riscontra è Il concetto di ageismo che fu per la prima volta
introdotto nel 1969 da Robert Butler, direttore del National Institute of Aging, che lo ha collegato ad altre
forme di discriminazione come il razzismo ed il sessismo, definendolo come un processo sistematico di
stereotipizzazione e discriminazione contro gli anziani o i vecchi per via della loro età. A suo parere il fenomeno
dell’ageismo è caratterizzato da tre componenti fondamentali:
•<span style="white-space:pre"> attitudini pregiudiziali contro gli anziani;
•<span style="white-space:pre"> azioni di discriminazione;
•<span style="white-space:pre"> pratiche istituzionali perpetranti gli stereotipi sugli anziani.
Ad oggi questo fenomeno viene per lo più definito come qualunque forma di discriminazione contro o a favore di
qualsiasi gruppo d’età ultra sessantacinquenne.
Riassumendo, possiamo dire che anziano e vecchio sono la stessa cosa? Direi di no! Basta pensare all’uso che spesso
viene fatto di questi termini, uno è un concetto più rispettoso, l’anziano, l’altro è considerato più dispregiativo,il vecchio
In entrambe i casi ci si dimentica che la vecchiaia non è una malattia e che dietro alle rughe c’è
un’infinita esperienza che merita di essere condivisa con chi ancora non ne ha così tanta.
N. N. A&V
“Le rughe della vecchiaia formano le più belle scritture della vita, quelle sulle quali i bambini imparano a leggere i loro sogni.”
(Marc Levy)
<p class="MsoNormal JustifyCenter" style="line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;">
<p class="MsoNormal JustifyCenter" style="line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:" arial="" new=""><o:p></o:p>
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Guia Soncini e il "pensa oggi" quanto siamo più poveri di ironia e autoironia
Leggete “L’era della suscettibilità” (Marsilio) e finalmente capirete in che pozzo nero autocensorio e neo-oscurantista siamo precipitati
Compulsate attentamente le pagine 49-58, capitolo “Pensa oggi”, del libro “L’era della suscettibilità” (Marsilio) di Guia Soncini: e finalmente capirete in che pozzo nero autocensorio e neo-oscurantista siamo precipitati. E quanto si sia allargata l’area del proibito, del “non si può dire”, delle lingue tagliate (copyright Elias Canetti), del silenzio intimidito in un’epoca che ha perduto il senso dell’ironia e, ciò che è più grave, dell’autoironia che è il carburante per dire e pensare cose intelligenti.
“Pensa oggi” quante cose sono interdette.
Pensa oggi se un Beniamino Placido (che nostalgia) osasse, come nel 1991, fare in tv, nel tempio ortodosso di Raitre poi, una sapida battuta sulle minigonne di Barbara Palombelli e Alba Parietti. Pensa oggi quanta indignazione per “i ritardati” rappresentati in Rain Man con Dustin Hoffman e in Forrest Gump con Tom Hanks.
Pensa oggi.
Pensa oggi le caricature dei cinesi in Friends. Pensa oggi le battute grevi di Eddie Murphy. Pensa oggi “trattala male” di Marco Ferradini in Teorema. Pensa oggi la parodia sessista di Roberto Benigni a Sanremo sul testo di una canzone cantata da Iva Zanicchi. Pensa oggi l’opera omnia di Mogol con Battisti (Francesca “vive per me”). Pensa oggi il Lucio Dalla del “c’è una checca che fa il tifo” in Anna e Marco. Pensa oggi se un grande, gigantesco Vittorio Gassman entrasse in scena nella Canzonissima del 1972 “assiso su una biga, tirata non da cavalli ma da signore impellicciate che il conduttore frusta per farle marciare” e alla fine: “brave bambine, vi siete fatte ammirare, ora in scuderia”.
Leggetelo tutto, il libro della Soncini (si può dire “della”?) per ricordare, quelli tra noi che hanno alle spalle qualche annetto, come eravamo miracolosamente più liberi e meno suscettibili e io manco mi offendevo se i compagni bulletti (non cyber) in scuola elementare mi apostrofavano con sadica derisione: “a quattrocchiii!!”
by Pierluigi Battista
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