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Colui che conosce gli altri è sapiente; colui che conosce sé stesso è illuminato. Colui che vince un altro è potente; colui che vince sé stesso è superiore.
Lao Tzu
Rifletti, prima di pensare.
Stanislaw Jerzy Lec
Vorrei essere nato al contrario per poter capire questo mondo storto.
Jim Morrison
Il linguaggio politico è concepito in modo che le menzogne suonino sincere e l'omicidio rispettabile, e per dare una parvenza di solidità all'aria.
George Orwell
ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due edoardo de filippo
l'uomo è cacciatore, la donna pescatrice victor hugo.....
buona domenica a tutti vololibera
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_________________ Non siamo tutti Pablo Neruda... ma tanti di noi esprimono i loro sentimenti, le loro emozioni scrivendo dei versi, parole che arrivano dritte dal cuore che sono musica suonata senza aspettare applausi
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Ho guardato dentro una bugia.. e ho capito che è una malattia.. dalla quale non si può guarire.. mai..
da: Senza parole - Vasco Rossi

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Il problema non è fare la cosa giusta. E' sapere quale sia la cosa giusta. Anonimo
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_________________ Consoliamoci con le speranze. Le certezze sono un ricordo! |
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duchessa |
Oggetto: La grande domanda 15 Giu, 2006 - 20:32
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Se eri un bambino degli anni 50, 60, 70
COME HAI FATTO A SOPRAVVIVERE?
1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag...
2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo.
3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo.
4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte.
5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.
6.- Bevevamo l'acqua dal tubo del giardino, invece che dalla bottiglia dell'acqua minerale...
7.- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Si, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto!
8.- Uscivamo a giocare con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari...cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile.
9.- La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà).
10.- Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno,se non di noi stessi.
11.- Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di soprappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare......
12.- Condividevamo una bibita in quattro...bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.
13.- Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi, televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet... Avevamo invece tanti AMICI.
14.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell'amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare.
15.- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma.
16.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né di iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l'anno.
17.- Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità...
e imparavamo a gestirli.
Ragazzi, se ci pensate...queste sono delle grandi verità!! della serie: SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO!!!
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Dubitate di chi ha solo grandi certezze e riponete fede in chi ha anche dei seri dubbi, in quanto la vera saggezza sta anche nel saper riconoscere la propria ignoranza, ne fu un classico esempio il grande filosofo greco Socrate, alla base della cui sapienza stava la consapevolezza di sapere di non sapere nulla.
Xavier Wheel

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colibri |
Oggetto: 12 Giu, 2006 - 12:02
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non so dove scriverlo lo letto mi è piaciuto volevo condividerlo con voi tutti.......
Il re e le sue quattro mogli
C'era una volta un re che aveva quattro mogli lui amava la sua quarta moglie più delle altre e l'adornava con ricchi vestiti e la compiaceva con le delicatezze più fine a lei dava il meglio.
Amava molto anche alla sua terza moglie e la esibiva nei regni vicini ma, temeva che un giorno lei lo abbandonasse per un altro.
Pure amava la sua seconda moglie lei era la sua confidente e si mostrava amorevole e riflessiva, paziente con lui ogni qualvolta che il re aveva un problema, aveva fiducia che lei lo aiutasse a superare i momenti difficili.
La prima moglie del re era una compagna leale e aveva contribuito per mantenere tanto la ricchezza come il regno del monarca ma ...lui non amava la prima moglie anche se lei lo amava profondamente, lui appena lo notava.
Un giorno il re si ammalò, e si rese conto che gli rimaneva poco tempo di vita. meditò sulla sua vita trascorsa di lussi e sfarzi e cavillò. " Ora ho quattro mogli con me, però quando morirò, sarò solo!" Quindi domandò alla sua quarta moglie:
"Ti ho amato più delle altre, ti ho dato lussi, ti ho protetto con cura e con premura ora che sto morendo, saresti disposta a seguirmi e farmi compagnia?"
-Neanche a pensarlo! Rispose la quarta moglie e si allontanò senza proferire più parola La sua risposta penetrò come un coltello tagliente nel cuore del re.
Il rattristato monarca domanò alla sua terza moglie: "Ora che sto morendo, saresti disposta a seguirmi e farmi compagnia?" "No! Rispose la terza moglie! Quando tu morirai io penso risposarmi la vita è troppo bella" il cuore del monarca ebbe una forte scossa e diventò freddo.
Allora domandò alla sua seconda moglie: Tu mi hai sempre aiutato, quando morirò, saresti disposta a seguirmi e farmi compagnia? -"Mi spiace non posso aiutarti questa volta" rispose la seconda moglie" Il più che posso fare per te è seppellirti." La sua risposta cadde come un fulmine assordante che devastò il re.
Allora ascoltò una voce: "Andrò con te e ti seguirò dove tu andrai" Il re spostò lo sguardo nella direzione della voce e vide la sua prima moglie. Appariva magrolina, soffriva di denutrizione. profondamente addolorato, il monarca disse: "Avrei dovuto trattarti meglio quando ho avuto l'opportunità di farlo!"
IN REALTA' TUTTI ABBIAMO QUATTRO MOGLI NELLA NOSTRA VITA.
La nostra quarta moglie è il nostro corpo.
Non importa quanto tempo e sforzi invertiamo per farlo apparire bello, ci lascerà quando moriremo.
La nostra terza moglie sono i possedimenti, condizione sociale e ricchezza, quando moriremo, andranno in possesso ad altri.
La nostra seconda moglie è la nostra famiglia e amici non importa quanto appoggio ci hanno dato a noi qui, il più che potranno fare è accompagnarci fino al cimitero.
E la nostra prima moglie è la nostra anima, frequentemente ignorata nella ricerca nonostante, la nostra anima è l'unica che ci accompagnerà ovunque andremo; perciò coltivala, rafforzala e abbi cura di lei ora!!!!
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_________________ Io sono solo una piccola matita nelle mani del Signore
(M.T.di Calcutta) |
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"Non chiedere una vita più facile, chiedi di essere una persona più forte."
(anonimo)

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"Noi non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo parte dell'animo umano. E l'animo umano è fatto di passione!"
John Keating (Robin Williams) in "L'attimo fuggente".
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"Ogni piccola ombra di gentilezza si diffonde nello spazio e nel tempo, influenzando vite del tutto sconosciute allo spirito generoso che aveva dato origine a quella eco positiva, perché la gentilezza si trasmette e cresce ogni volta che viene trasmessa, finché un semplice gesto di cortesia diventa, anni dopo e in luoghi lontani, un generoso atto di coraggio. Lo steso avviene con ogni piccola meschinità, ogni manifestazione di odio, ogni atto di malvagità."
da: "Il cattivo fratello" di Dean Koontz  |
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Si può ben perdonare a un uomo di essere sciocco per un'ora, quando ci sono tanti che non smettono mai di esserlo nemmeno per un'ora in tutta la loro vita.
Francisco de Quevedo
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_________________ Non siamo tutti Pablo Neruda... ma tanti di noi esprimono i loro sentimenti, le loro emozioni scrivendo dei versi, parole che arrivano dritte dal cuore che sono musica suonata senza aspettare applausi
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"Chi rivela a se stesso ciò che la sua coscienza ha proibito commette peccato. Così come è peccatore chi nega a se stesso quel che la coscienza gli ha rivelato."
Kahlil Gibran  |
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... sono lontani quei "momenti"... quando "uno sguardo" provocava "turbamenti".. quando la vita era più facile... e si potevano mangiare anche le fragole... perché la vita è un brivido che vola via è tutt'un equilibrio sopra la follia... ... sopra la follia!
Vasco Rossi - Sally

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Dal Dialetto milanese...
A l’usèl ingurt ghe s’ciopa ul gòss
Ovvero...
All'uccello ingordo scoppia il gozzo
D'ingordigia si muore.

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Quando le parole non bastano più… perchè dentro brucia qualcosa che non si può dire... che non si riesce a dire… Quando chi hai di fronte, invece di darti la risposta che vorresti, dice altro.. dice di più… dice troppo... quel troppo che è niente... che non serve a nulla e fa male il doppio... e l'unico desiderio è restituire quel dolore… fare male… sperando così di sentirsi un pò meglio...
da: Ho voglia di te - Federico Moccia  |
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