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mela |
Oggetto: Camilleri 07 Giu, 2006 - 21:23
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Qualche libro che val la pena, Kinkaku? Ma Camilleri dove lo mettiamo? Ieri ho buttato giù d'un fiato La luna di carta, naturalmente con il Commissario Montalbano impegnato in una sua iinchiesta. Ah! Mi sono rilassata, divertita ed appassionata. Il dialetto siciliano al primo impatto sembra creare qualche difficoltà di lettura ma non è così, poichè intuitivamente, ad esempio, si riesce con facilità a comprendere la frase: mi hai rotto i..cabasisi, ed anche qualcun'altra meno scontata di questa qui. Colpisce il perfetto miscuglio tra quella che viene messa in evidenza come ingenuità e rudezza paesana, e che appartiene all'intera ambientazione, non solo a Montalbano, e la finezza di tratto, la sottile ironia, il piacevole umorismo che delineano i personaggi. L'intreccio si snoda agile anche attaverso la descrizione di situazioni scabrose sulle quali l'autore ha il buon gusto di non indugiare oltre il necessario. Ottima lettura per rilassarsi, per divertirsi, per "dimenticarsi" un po'. Già sperimentata? Ciao. p.s. notiziola per gli appassionati: sembra che la prossima settimana con un quotidiano (niente pubblicità!!) sarà in vendita un audiolibro di Camilleri. La storia sarà letta da Fiorello. Pare che l'autore sia assolutamente entusiasta della sua recitazione. |
_________________ stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che io ho detto la mia. |
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Kinkaku |
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Oggetto: 06 Giu, 2006 - 15:25
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Proprio nessuno che abbia per le mani qualche libro di cui valga la pena di parlarne? Solo lavoro, sempre lavoro? O solo amore, fortissimamente amore come Taita docet? ))))))))))))))))))))  |
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Ameli |
Oggetto: 03 Giu, 2006 - 14:36
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Per Letizia ......finalmente di nuovo con noi!!!! con affetto Ameli |
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Anche da me, LETIZIA un affettuoso bentornata.
Ultimamente ho letto "La mia fine è il mio inizio" (spero d'aver ricordato bene il titolo, il libro l'ho già prestato a mia figlia con cui ho frequente scambio di proposte ed anche di pensieri).Si tratta di una narrazione registrata della vita di TIZIANO TERZANI,giornalista e scrittore, curata dal figlio FOLCO e voluta dal padre che, gravemente malato ha trascorso in una località della Toscana, gli ultimi mesi della sua vita, raccontandola appunto, ai suoi familiari ma anche a coloro che ormai da tempo sono suoi lettori, scendendo in approfondimenti e considerazioni su determinati Paesi del mondo, in particolare, asiatici,e sui relativi conflitti che egli ha vissuto mettendo spesso a repentaglio la sua vita.Ma non è soltanto una narrazione di eventi storici del nostro tempo, ( la rivoluzione comunista in Cambogia di Pol Pot ed i suoi Kmerr rossi...la rivoluzione di Mao in Cina...ecc) è piuttosto la ricerca d'un uomo profondamente libero , che appunto mette la libertà al primo posto nella scala dei valori della sua vita. Libero anche di viaggiare per immergersi nella Storia, per amare quei Paesi che ha sempre ammirati perchè diversi da quelli occidentali schiavi e condizionati dal denare e dal superfluo e da quel "progresso" che distrugge la vera identità d'un popolo.C'è molto altro da dire, ma lascio a voi scoprire ciò che è anche difficile commentare, in poche righe.Per conto mio, ho deciso che questa estate la dedicherò alla lettura di tutti i libri di Tiziano Terzani. |
_________________ Il mondo è un enorme teatro all’aperto dove, sullo sfondo d’una scenografia naturale, si rappresentano commedie, drammi e tragedie. Noi siamo attori e pubblico. L.Batà |
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BENVENUTA CARA LETIZIA... BACIONI!

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Kinkaku |
Oggetto: 01 Giu, 2006 - 17:27
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Rose di benvenuto per te, Letizia   |
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Letizia |
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Oggetto: 01 Giu, 2006 - 13:08
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Kinkaku |
Oggetto: 30 Mag, 2006 - 18:07
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Amo sempre parlare di libri, Pandora. Sai, ancora una volta leggendo R. Rossanda mi ha colpito la sincerità dell'impegno dei giovani comunisti durante e dopo la guerra. Una persona a me molto cara,diceva che per lui sentire comunismo e provare una strizzata allo stomaco era tutt'uno; negli anni seguenti mi portava Guarreschi, scrittore che io amo. Va solo detto che con i trinaricciuti faceva ridere,eccome, ma proprio non aveva capito l'abnegazione, lo spirito di sacrificio, la disciplina degli aderenti. Quando mi imbattevo in qualcuno di loro sul campo (lavoro) collaboravo con tutto il mio impegno.
Mi piacerebbe tanto imbattermi in qualche commento al libro di, p.es. Miriam Maffai - Veramente "il manifesto" e l'Unità non li leggo come non leggo più quotidiani di parte. Appena dispongo di più tempo, entrerò nel loro sito e lì ci troverò di certo qualcosa. -
A rileggerti 
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Pandora |
Oggetto: 28 Mag, 2006 - 17:31
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Ciao Kinka, sto leggendo il libro della Rossanda. Sono ancora troppo indietro per poter esprimere un giudizio definitivo. Finora posso dire che mi ha colpito la lucidità con cui ricorda che cosa abbia significato per lei e per tanti militanti "di base" del Pci essere comunisti in Italia negli anni della Resistenza e del dopoguerra. La passione che li animava, il desiderio di ricostruire un paese distrutto, la spinta all'emancipazione degli strati più deboli della società. E poi, i fatti del 1956, il primo grande scossone alla fiducia in un comunismo reale così lontano dalle aspettative.... Sono arrivata a leggere fin lì, mi manca ancora molto ma, se vuoi, ne riparleremo  |
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mela |
Oggetto: grazie, Kinkaku. 28 Mag, 2006 - 16:41
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 Io leggo sempre te, con altrettanto interesse.
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mela |
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Oggetto: codice da vinci e ALTRO 27 Mag, 2006 - 11:14
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A me capita spesso, quasi sempre, di leggere più di un libro per volta. A proposito: bello il “Codice da Vinci”, appassionante, coinvolgente. Non ha importanza che non sia giudicato letteratura: neanche Dickens veniva giudicato un letterato, e vedi ora anche la rivalutazione in atto nei confronti della Carolina Invernizio, e della sua prosa roboante, tanto cara alle ragazze di buoni sentimenti e discutibile cultura.... Però proprio non capisco perché la chiesa cattolica ponga tanta attenzione sul Codice da Vinci. . Ho sempre pensato che la chiesa potrebbe (e dovrebbe) occuparsi di fatti e problemi d’altro spessore, molto ma molto prima di fenomeni di costume o, peggio, dei costumi sessuali di coloro che non abitano i conventi. Stavo raccontando delle mie letture e dicevo che di solito leggo più di un libro contemporaneamente, poiché mi piace scegliere e dedicarmi , volta per volta, a ciò che in quel momento mi stimola e mi interessa. Però c’è un libro che resta fisso sul mio comodino poiché sempre si ha bisogno di un po’ di serenità, sempre ho bisogno di leggere un brano che mi dia pace, che mi dia aiuto; SENECA: "Lettere a Lucilio", che sono state scritte intorno al 60 d.c., dopo il ritiro di Seneca dagli affari politici. Attualissime, interessantissime, profonde nell’osservazione quanto efficaci nei consigli. Piccolo esempio? “Quante persone non si vergognano di rubare, e quante altre si vantano di essere adultere! Chi commette una piccola colpa cade sotto i rigori della legge, ma i grandi colpevoli hanno l’onore del trionfo. “ . Ma potrete trovare tanto, tanto di più. Spero di non avervi annoiato assicurandovi che non era mia intenzione ed agli interessati auguro Buona lettura! 
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