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Ho chiamato la mia libreria galleggiante “Farmacia letteraria”, perché volevo dedicarmi a quegli stati d’animo che non hanno lo status di malattia e che i dottori non degnano di attenzione. Tutte queste timide emozioni, i moti interiori, a cui nessun terapeuta si interessa perché probabilmente troppo piccoli e incomprensibili. Ciò che proviamo quando l’estate finisce di nuovo. O quando capiamo di non avere più tutta la vita davanti per poter trovare il nostro posto nel mondo. O quando i sottili dispiaceri per quando un’amicizia rimane in superficie e bisogna continuare la ricerca di un confidente. La malinconia che ci coglie la mattina del compleanno. La nostalgia dell’aria che respiriamo nell’infanzia. E cose del genere.
(da “Una piccola libreria a Parigi” di N. George)

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SALONE DEL LIBRO DI TORINO
"Memoria di ragazza” (L’Orma) - Annie Ernaux
Al Salone Internazionale del Libro di Torino Annie Ernaux ha dialogato con Daria Bignardi intorno al suo nuovo romanzo … “Scrivere mi aiuta a comprendere e sopportare la vita”
TORINO – C’è chi scrive per divertire, c’è chi scrive per divertirsi, c’è chi scrive per sfoggiare la propria bravura e chi per placare un tarlo, una pena persistente che non dà pace. A quest’ultimo gruppo di scrittori appartiene Annie Ernaux, la grande scrittrice francese che al Salone Internazionale del Libro di Torino ha dialogato con Daria Bignardi intorno al nuovo romanzo dell’autrice d’oltralpe, “Memoria di ragazza” (L’Orma). “Mi sono innamorata di Annie – ha raccontato la Bignardi introducendo l’incontro – come ci si innamora di certi tipi che quando li vedi, già da lontano, capisci che devi stargli alla larga, perché capisci che ti piaceranno troppo”.
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10 maggio 1933, il giorno in cui il nazismo mise al rogo la cultura

La notte del 10 Maggio 1933, cinque mesi dopo l’ascesa di Hitler al potere, Berlino fu illuminata dal rogo dei libri. Più di 20.000 volumi furono gettati dentro un unico falò.
Migliaia di libri persi per sempre. Il rogo di libri nella Berlino del 1933 non fu organizzato dal governo, bensì dagli studenti tedeschi stessi, infervorati dalla propaganda nazista che stigmatizzava gli intellettuali in genere, e in particolar modo quelli ebrei o di sinistra. Gli studenti dell’Università di Berlino passarono settimane a compilare liste di scrittori e libri ‘non tedeschi’, perlustrarono poi biblioteche pubbliche e private alla ricerca dei volumi incriminati. Il 10 maggio gli studenti trasportarono i libri con camion e carri in una piazza della capitale, su cui si affacciavano l’Università di Berlino e il Teatro dell’Opera di Stato. Là diedero fuoco ai cosiddetti ‘libri decadenti’. Il governo approvò entusiasticamente il rogo e nelle settimane seguenti, i roghi dei libri apparvero in centinaia di altre città tedesche. Tra i libri distrutti vi furono le opere di alcuni dei maggiori pensatori, scrittori ed intellettuali del tempo: Karl Marx, Bertolt Brecht, Thomas Mann, Joseph Roth, Theodor W. Adorno, Walter Benjamin, Herbert Marcuse, Ludwig Wittgenstein, Hannah Arendt, Edith Stein, Max Weber, Erich Fromm, l’architetto Walter Gropius, i pittori Paul Klee, Wassili Kandinsky e Piet Mondrian, gli scienziati Albert Einstein e Sigmund Freud, i registi Fritz Lang e Franz Murnau.
Durante il rogo, Joseph Goebbels, politico e scrittore tedesco, tenne un violento discorso contro la cosiddetta “cultura degenerata”: “Studenti, uomini e donne tedesche, l’era dell’esagerato intellettualismo ebraico è giunto alla fine. Il trionfo della rivoluzione tedesca ha chiarito quale sia la strada della Germania e il futuro uomo tedesco non sarà un uomo di libri, ma piuttosto un uomo di carattere ed è in tale prospettiva e con tale scopo che vogliamo educarvi. Vogliamo educare i giovani ad avere il coraggio di guardare direttamente gli occhi impietosi della vita. Vogliamo educare i giovani a ripudiare la paura della morte allo scopo di condurli a rispettare la morte. Questa è la missione del giovane e pertanto fate bene, in quest’ora solenne, a gettare nelle fiamme la spazzatura intellettuale del passato. È un’impresa forte, grande e simbolica, un’impresa che proverà al mondo intero che le basi intellettuali della repubblica di Novembre si sono sgretolate, ma anche che dalle loro rovine sorgerà vittorioso il padrone di un nuovo spirito”.
(Libreriamo)
Qualcuno ha visto "sorgere vittorioso il padrone di un nuovo spirito"?
"Il sonno della ragione genera mostri"
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C'è un bel libro di favole un po' insolite che in questi giorni è in testa alla classifica di vendite: "STORIE DELLA BUONANOTTE PER BAMBINE RIBELLI - 100 vite di donne straordinarie", di Elena Favilli e Francesca Cavallo, il primo libro per bambini prodotto con il sistema di crowdfunding, cioè una raccolta di fondi, per lo più tramite Internet, attraverso piccoli contributi di gruppi molto numerosi che condividono un medesimo interesse o un progetto comune oppure intendono sostenere un'idea innovativa.

Il libro raccoglie 100 favole della buonanotte con protagoniste cento «donne straordinarie del passato e del presente» che possano fare da modello positivo per le bambine, 100 donne che ce l'hanno fatta.
Questa la dedica delle autrici:
"C'era una volta... una principessa? Macché! C'era una volta una bambina che voleva andare su Marte. Ce n'era un'altra che diventò la più forte tennista al mondo e un'altra ancora che scoprì la metamorfosi delle farfalle. Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kahlo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate in queste pagine e ritratte da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo. Scienziate, pittrici, astronaute, sollevatrici di pesi, musiciste, giudici, chef... esempi di coraggio, determinazione e generosità. 100 donne straordinarie che hanno cambiato il mondo, 100 favole per sognare in grande e per chiunque voglia realizzare i propri sogni."
E questo il commento della scrittrice Catherine Black:
"Leggete queste storie alle vostre bambine - perché imparino non a sognare un Principe che le salvi dalla loro prigionia nella torre d'avorio, ma a sognare il loro personalissimo sogno. Che abbia a che fare con la scienza, con la politica, con la scrittura o con una passerella poco importa: importa che sia loro e loro soltanto, perché è la chiave per poterci uscire da sole dalla torre, senza aspettare che arrivi qualcun altro ad aprire. Leggetele ai vostri bambini - affinché imparino che non importa se sei maschio o se sei femmina: importa che tu faccia ciò che ami, ciò che sogni - e magari non è detto che tu sia il migliore, ma se ti fa brillare gli occhi allora quella è la tua strada, non la mollare mai. Ed infine, leggetelo voi stesse: è un piccolo regalo per le bambine che siete state. Forse ci avete messo un po' a capire che vi dovevate salvare da sole. Forse lo avete capito attraverso la via più aspra. Forse ci state ancora provando. Ma c'è una cosa che non dovete mai dimenticare: quello che sognavate quando eravate bambine. La vera ribellione è essere se stessi. "
Dedicato alle bambine di tutto il mondo, di oggi e di ieri, dedicato alle future donne, perchè possano essere sempre se stesse, possano sognare più in grande, puntare più in alto, lottare con più energia....
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liliana |
Oggetto: Indimenticabile scrittrice 12 Gen, 2017 - 09:53
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Oggi si ricorda una celebre scrittrice:Dame Agatha Mary Clarissa Miller, Lady Mallowan, nota come Agatha Christie (Torquay, 15 settembre 1890– Wallingford, 12 gennaio 1976),
E' stata una scrittrice britannica.Giallista di fama mondiale, curò sempre i suoi romanzi con grande abilità, creando un'atmosfera intrigante attraverso personaggi ed ambienti di facile riconoscibilità: descrizioni accurate, senso della suspense e della sintesi, ambientazioni realistiche e dettagliate, personaggi mai privi di spessore o di caratterizzazione. I suoi personaggi maggiori sono famosi in tutto il mondo: i più celebri, protagonisti di buona parte della sua produzione letteraria e di una serie corposissima di adattamenti cinematografici e televisivi, sono l'investigatore belga Hercule Poirot e la simpatica vecchietta, nonché acuta indagatrice, Miss Marple.
Tra le sue opere si annoverano, oltre ai romanzi gialli che l'hanno resa celebre, anche alcuni romanzi rosa scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott.
Ancora oggi i suoi romanzi sono pubblicati con successo dalla Mondadori Spreak Dream in tutto il mondo. È la scrittrice inglese più tradotta, sottostando solo alle opere di Shakespeare e alla Bibbia.Le traduzioni italiane delle sue opere – prodotte sotto il fascismo e ancora in stampa – presentano gravi errori, omissioni e aggiunte arbitrarie, anche con riferimenti antisemiti.Nella lingua originale e in almeno 44 lingue differenti i suoi libri contano complessivamente all'incirca due miliardi di copie vendute. |
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Bilancia |
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Oggetto: La Scuola Cattolica 30 Dic, 2016 - 15:58
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Evviva! dopo mesi di lotta ho terminato la lettura del mattonoide rilegato. Chiaramente ogni tanto mi concedevo un disintossicante Sellerio, un Diabolik, un Tex ....
Devo subito dire che non sono pentito, in fondo in alcuni momenti mi sono anche divertito. Non è un romanzo, almeno per quello che intendo io, è un insieme di storielle, citazioni, filisofeggiamenti, confessioni. Le prime 300 pagine sono le più dure. Sostanzialmente "nascere maschio è una malattia incurabile" riassume bene il messaggio (!?) del librone. Le donne sono poche e trascendenti. L'uomo è una brutta cosa, ma qui sta il limite del tutto. Sono d'accordo con Albinati quando ci scortica e fa vedere la nostra carne viva, il nostro pensiero sempre brutale, ma perché fermarsi e non incidere, tagliare, far vedere il vero orrore della nostra mente di maschi? Speravo, viste le premesse, che lo facesse. Mah, sarebbe facile dire che ci sono 800 pagine di troppo .... io dico che sarei sarei stato disposto ad aggiungerne 700, arrivare a 2000, pur di leggere qualcosa di NUOVO. Così ci avviciniamo troppo all'autointorcinamento (a scuola usavano altra definizione  ).
Peace and buonannonuovolove
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L'occasione di presenziare alla presentazione di un libro è spesso ricca di possibilità che abbiamo di conoscere realtà diverse; a me è capitato spesso, e ogni volta mi sono sorpresa in maniera nuova.
L'occasione questa volta è stata la presentazione di un piccolo libro di poesie - PARIGI XXI - di un giovane scrittore-poeta - Iacopo Melio - che, come lui si definisce "ama tutto ciò che è comunicazione e fonte di espressione: fotografia, scrittura, musica. L'arte e le emozioni. La libertà di pensiero e di parola. La vita."
"Penso, scrivo e sogno. Parlo di diritti, Libertà e Uguaglianza. Sorrido alla vita e mi innamoro tutti i giorni" dice presentandosi, ringraziando chi ha creduto e continua a credere in lui, come questa piccola casa editrice locale che, sfidando ogni logica di mercato, ha pubblicato questo libro "solo per animi sensibili" che sta andando alla grande.

"Bellissimo, fortissimo, ironicissimo", come l'ha definito Fiorello, Iacopo è completamente disabile, ma è una forza della natura, il solo sentirlo parlare ti apre la mente, ma soprattutto il cuore.... ed è autoironico, molto, sa ridere di sé e della sua disabilità; a conclusione della serata ha detto: "Chi non sa ridere non è una persona seria"!
Quando l'ho abbracciato, dopo che mi aveva fatto la dedica sul libro, e mi è sembrato che tutte quelle ossa "disordinate" si sbriciolassero, tanto sembrava la sua fragilità, ho pensato: "Ma chi sono i veri disabili, noi o loro?"
(Ho messo una sua poesia su Poesie... tanto per avere idea di come scrive...)
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Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere (Daniel Pennac)
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Anch'io Sticla avrei bisogno di essere tranquillizzata..... proprio come Bilancia; lo sto leggendo come e-book e sono intorno alla pagina 300, ma faccio un po' fatica.... Tu lo hai letto tutto? Che ci dici? |
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Molto, molto bella questa cosa.... avremo chi ci legge le favole della buonanotte.... Grazie, Margine |
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