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Vabene |
Oggetto: E la barca va......... 28 Lug, 2006 - 11:46
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E' con tutta evidenza e come si sapeva,una barca che fa acqua,poca o tanto in relazione alle condizione del "mare della politica",ma avanza,a volte spedita altre volte lentamente ma riesce,per ora a tenere.E' strano,però,che,con una barca simile sia riesca a traghettare provvedimenti ritenuti impossibili anche con un natante più sicuro.Addirittura se riesce a rimorchiare natanti di rilievo,come nella politica estera.Si tratta di miracoli?No,in politica non ci sono i miracoli.Si tratta di una compagine composità con un forte e ben attrezzato nucleo di politici sperimentati,quali il Paese,non ha mai visto operare insieme.Anche gli sfascia carrozze(sfascia barche in questo caso)non sono riusciti ad affondare il natante.I problemi maggiori eventualmente sono presenti nell'opposizione,una barca a secco dalla quale i topi cercano di andarsene.Berlusconi e c.sembra si siano dati una calmata,anche se con fiammate di mugugni che lasciani il tempo che trovano.E la barca va,per ora nella direzione giusta anche se con qualche sobbalzo...................bisogna farci l'abitudine,è una barca particolare ma,per ora,non c'era proprio nulla di meglio .
Saluti da Vabene |
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Vabene |
Oggetto: Trasferimento dei "sogni" e degli ideali 24 Lug, 2006 - 16:43
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Jerardine,mi fa sempre piacere,come a tutti ritengo,avvertire che qualcosa di utile si trasmette al prossimo che,per altro verso,ci restituisce,presto o tardi,quanto abbiamo potuto dare.Un dare ed un avere insomma.Per i "sogni" o gli ideali che coltiviamo,quando avvertiamo che non riusciremo a realizzarli pienamente c'è un modo per alimentarli comunque:trasmetterli ad altri,amici ,giovani familiari(nel mio caso anche ai nipoti)perchè se ne facciano carico e perchè il mondo e la comunità non finiscono con noi. Sticla ti ringrazio per l'apprezzamento,come vedi sono rientrato,sia pure fugacemente.
Saluti da Vabene |
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jerardine |
Oggetto: Dedicato a Vabene e Margine. 22 Lug, 2006 - 10:06
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“La vita è una serie continua di sogni infranti … La lotta c’è sempre. Ogni tanto ci fa perdere coraggio. Ogni tanto diventa molto deludente. Alcuni di noi cercano di costruire una specie di tempio. Facciamo dichiarazioni contro la guerra, protestiamo, ma è come se con la testa volessimo abbattere un muro di cemento. Sembra che non serva a niente. E molto spesso, mentre si cerca di costruire questa specie di tempio si rimane soli; si resta scoraggiati: si resta smarriti. Ebbene, così è la vita. E quel che mi rende felice è che attraverso la prospettiva del tempo riesco a sentire una voce che grida: forse non sarà per oggi, forse non sarà per domani, ma è bene che sia nel tuo cuore. E’ bene che tu ci provi. Magari non riuscirai a vederlo. Il sogno può anche non realizzarsi, ma è bene che tu abbia un desiderio da realizzare. E' bene che sia nel tuo cuore. (Martin Luther King)
Ricorro sempre a questa "iniezione di forza" quando non ce la faccio più, e sono tentata di ... gettare la spugna. E spesse volte ho attinto da voi due, dalla vostra tenacia, questa forza. E non posso non dirlo.
Auguri di buone vacanze Jerardine
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Vabene |
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Oggetto: Ringraziamenti 21 Lug, 2006 - 10:27
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Ti ringrazio jerardine e ringrazio anche le altre espressioni di interessamento per quanto sono andato qui proponendo in riflessioni.Anche questa vuole essere,in qualche modo una rilfessione.Gli anni passano per tutti ed anche per me,ovviamente.Ricevo sempre più numerose,comunicazioni di decessi riguardanti amici carissimi.Per altri noto,quasi sempre in breve tempo,un calo di attenzione,di vivacità ed elaborazione intellettuale.Devo necessariamente concludere che devo affrettarmi nell'utilizzare la lucidità che ancora ritengo di avere in misura sufficiente per ordinare e riordinare,in forme diverse,quanto ho sin qui prodotto ,personalmente e con amici carissimi scomparsi o sempre più assenti,sia in elaborazioni concettuali che sperimentali ed operative,provvedendo anche per tenpo......a passare la mano,dove possibile.
E' per questo che non potrò più distrarmi o disperdere tempo ed energie come nel recente passato.Mi dispiace,certamente,ma è un passaggio inevitabile che cerco di vivere con la maggior consapevolezza possibile.Qui nel forum ho trovato persone con le quali ho avuto ed ho delle consonanze,più o meno intense e piacevoli e con tutte(escluso,purtroppo qualche inconveniente comportamentale) manifestazioni di reciproco rispetto .Certo ho,avrei, sempre voglia,di venire qui per ordinare anche le mie idee su fatti ed avvenimenti quotidiani(scrivere,come è ben noto,aiuta a comprendere ) e spero di venirci ancora periodicamente ma non.purtroppo ripeto, con l'intensita sin qui abituale.Con viva cordialita
Saluti da Vabene
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jerardine |
Oggetto: etica della solidarietà. 20 Lug, 2006 - 10:13
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Carissimo Vabene, giorni addietro ho pubblicato nel forum " Solidarietà" un intervento, pari oggetto. L'ho scritto perché sono stati i tuoi interventi a stimolarmi. Per questo, presumendo che tu non l'abbia visionato, lo trascrivo qui di seguito.
" Mi propongo di affrontare il più serenamente possibile questo tema, come se fossimo tutti – e lo siamo – in primo luogo desiderosi non tanto di vincere ciascuno una propria partita, ma di progredire insieme. Voglio fermare l’attenzione sul senso di “responsabilità” cui fa riferimento il nostro Vabene. Responsabilità – ci dice - che deve precedere la stessa passione politica, il che non significa negarla. Infatti, se una persona è vigile - responsabile - sente scoppiare dentro, come fenomeno naturale e come esigenza etica, la passione, che possiamo configurare come necessità, urgenza interiore di partecipazione. Esigenza che non permette più di chiudersi nel recinto del proprio ego, e sollecita con insopprimibile forza ad uscire fuori dai comodi accampamenti dove in troppi ci siamo accomodati e rassegnati a subire l’esistenza, sino a legittimare o comunque tollerare – con i nostri colpevoli silenzi - le violenze consumate ai danni degli oppressi. Assistiamo oggi ad una progressiva marginalizzazione della politica con la "P" maiuscola, mentre per la realizzazione del bene comune è indispensabile che non vi sia meno politica ma più politica nel senso forte del termine. Ed oggi è questo il vero problema: la vera sconfitta non di uno schieramento ma dell’idea stessa di politica. Infatti senza un progetto generale, che vada oltre il particolare interesse di ciascuno, non può esserci vera e buona politica. La politica non è un sogno, tantomeno il mio sogno personale, della mia famiglia, della mia azienda, della mia squadra di calcio. La politica è realtà, è un progetto, non è un’azione individuale ma un impegno collettivo che si regge sul consenso, sulla proposta, sulla partecipazione. Sono queste le idee culturali ed etiche per affermare questa idea della politica. Certo, ci sentiamo amareggiati e indignati per tante situazioni incresciose che offuscano la nostra vita politica e amministrativa in una società in cui il consenso è perseguito attraverso la vischiosità di legami clientelari o pressioni di ogni genere. Ma ciascuno di noi è chiamato a interrogarsi, a mettersi in discussione, a chiedere conto a se stesso delle proprie eventuali responsabilità, non solo attive, ma pure di omissione o di semplice distrazione. Fermiamo l’attenzione sugli onesti: - a quelli trasparenti e tuttavia disancorati dalla realtà; - a quelli che voltano la testa dall’altra parte quando accade qualcosa, quasi che la gestione pratica della politica non li riguardi. - a quelli che hanno tutti i numeri per farsi avanti e partecipare, eppure si defilano per paura di “sporcarsi le mani”, rifiutando responsabilità pubbliche. E chiediamoci ancora quale sia la parte che tocca all’informazione. Non mi riferisco all’emergenza, quando scoppiano i “casi giudiziari” ed è facile calcare i toni, bensì al momento in cui i riflettori sono spenti mentre sarebbe necessario tenere accesa la lucerna della coscienza critica. E qui si rivela fondamentale un’educazione permanente all’uso critico e responsabile dei mass media. Recuperare la pedagogia della “ vigilanza diffusa”. E condivido anche la convinzione di Vabene che una ripresa morale è possibile solo se parte da tutti e coinvolge ciascuno.
Colgo l’occasione per ringraziare Vabene per la sua “caparbia” determinazione e quotidiana testimonianza di come, se si ha un ideale da difendere, nessuno deve mai dipendere dall’opinione, dal giudizio, dalla superficialità, dal chiasso degli altri. Dall’invidia degli altri, che – ahimè – troppo spesso diventa ostacolo sociale, quando non riusciamo a neutralizzarla e ci induce alla rinuncia.
E’ stato detto negli anni scorsi che bisognava passare da una stagione dei diritti a quella dei doveri. Ora è il momento della responsabilità. E questo significa, per esempio, rendersi attivi, non aspettando che lo Stato o gli altri si muovano, informandosi e facendo valere ragionevolmente le proprie istanze. Ponendo finalmente fine all’esercizio della delega. L’inversione di tendenza rispetto al clima pesante di lamentele e di rassegnazione, di protesta e di rabbia, è tornare a sentirsi protagonisti della storia, recuperando il rapporto di senso tra i propri “talenti” e preparazione e il servizio agli altri, ritrovando la dimensione in cui l’utilità sociale si misura rispetto a un bene comune solido e duraturo. Più che mai questo momento esige un soprassalto di coscienza civica, un più diffuso senso di responsabilità, un rinnovato impegno costruttivo. Per questo è indispensabile aprire le coscienze alla tensione critica, alla riflessione autonoma, alle scelte consapevoli, accomunati da un unico vero scopo, cioè di fare qualcosa di concreto insieme, per migliorare la società dei nostri figli, delle generazioni future. Qui non si tratta di conquistarsi la scranna più larga e di imporre il proprio punto di vista ( il che condurrebbe fatalmente all’urto, se non alla rissa), ma di imparare a vivere insieme, a saper ascoltare e riflettere, per far nascere scambi fecondi di idee e iniziative, in una parola di collaborare. La scommessa sul futuro si gioca sulla capacità degli adulti di scommettere con più audacia sui giovani, consapevoli che solo dalle nostre scelte di autenticità e di coerenza, solo dalle nostre testimonianze concrete, non fatta solo di vuote parole, essi sapranno lasciarsi attrarre e conquistare. Impegniamoci ogni giorno a diventare protagonisti di storia collettiva e capaci di essere autenticamente cittadini e non solo sudditi. E ricordiamoci sempre che "la speranza é la disperazione vinta".
Affettuosamente Jerardine " _______________________
Caro Vabene, la tua tenacia, il tuo coraggio morale, la tua nobiltà d’animo, la tua energia interiore, sono apprezzate da molti qui nel forum. Ed è grazie a persone come te che la vita è gradevole e ci apre alla speranza. Tutto questo per dirti che anche tu oggi, ora, hai la responsabilità di non deludere chi ha creduto e crede in te. Grazie per quanto ci hai donato e che – ne sono certa – vorrai continuare a elargirci. Le vacanze ti restituiscano rinnovate energie e più forte entusiasmo. Con stima Jerardine
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Vabene |
Oggetto: Sorellanze e fratellanze.........anche nel pallone 05 Lug, 2006 - 07:38
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Sorelle e fratelli,siete contenti?Spero di si dopo una vittoria importante con il pallone.I sentimenti,le sensazioni,la voglia di non sentirsi soli(anche quando servirebbe per riflettere su noi stessi))sono grandi cose,che ci fanno sentire vivi e buoni.Meglio di niente.Si dice "l'importante è volerci bene il resto poi si risolve da solo".Speriamo in bene ed in meglio,ne abbiamo bisogno.Ma guarda un poco come,anche un pallone,con un gruppo di giovanotti che corrono in mutande su un prato ,può servire per affratellare,anche quando tra mutande in corsa e doppi petti,con interessi miliardari, ci accorgiamo che molte,troppe volte,ci prendono in giro.Ma non importa,così va il mondo.Che stupida osservazione.........di buon mattino e in "politica" poi.
Saluti da Vabene |
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mela |
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Oggetto: presiedere il forum??? 16 Giu, 2006 - 19:24
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Carissimo Vabene, anzitutto ti auguro una splendida vacanza in vigenza della quale, se dovesse capitarti di incontrare il grande capo leghista, come supponi, salutacelo pure, se ti sembra opportuno. Al posto tuo però alla sottoscritta non verrebbe l'estro di sparar facezie ed alzerebbe i tacchi. Sai, Vabene, a me non viene mai da ridere quando sento queste enormità, e ne abbiamo sentita tante e diverse di enormità in questi ultimi anni, ma resto del parere che queste enormità non possano essere liquidate con una risata. Credo invece che si debba tutti alzare la guardia , e non certo per correre alle armi in vista di una guerra civile. Quanto al forum di politica, caro Vabene, fermo restando che tu vi hai presenziato con assiduità e competenza e che quasi quotidianamente hai recato notizie e commenti, perchè mai qualcuno dovrebbe "presiederlo"? E in che senso,poi? Se per il controllo, c'è già la Redazione. Se per "dirigerlo" , beh, mi sembra singolare questo tuo pensiero:quando ci sono argomenti la discussione si sviluppa naturalmente, così funziona il forum. O no? Saluti e buon viaggio.
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_________________ stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che io ho detto la mia. |
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Vabene |
Oggetto: Qualche giorno di vacanza 16 Giu, 2006 - 16:38
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Da domani mi prenderò qualche giorno di vacanza,sulle alpi,proprio dove "alberga" Bossi ed i suoi camerati della Lega,a Pontedilegno.Se incontrerò i "grande capo" leghista non è escluso che lo inviti a costituire un gruppetto che sul vicino Passo del Tonale(dove si mangia del buon camoscio con polenta) si dedichi ad una nuova revisione della Costituzione repubblicana, considerato che quella proposta con il referendum proprio non passerà,nemmeno qui nelle regioni del Nord più profondo(quello che prenderà le armi?!?!.......esaurita la "possibilitrà democratica").Ritornerò per votare NO,come tanti qui che proprio si fanno sonore risate per gli armigeri della Lega.I carabinieri e gli alpini,antileghisti dichiarati,esistono ancora e,quando serve, non scherzano nemmeno con chi vuol scherzare sulle cose serie.Ci sarà qualcuno che presiederà nei prossimi giorni questo Forum di politica,voglio sperare di si.
Saluti da Vabene
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Vabene |
Oggetto: 07 Giu, 2006 - 18:33
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Regolden, non ritengo l'odio un sentimento praticabile e nemmeno utile,umanamente poi da condannare,sempre.Molto prima ed indipendentemente dell'odio ci sono tuttavia sensazioni poco piacevoli che vanno dalla nausea al rifiuto di comportamenti inutilmente vanagloriosi,ed esibizionistici e nel caso di Berlusconi e soci suscitatati anche dal disprezzo manifestato e sottinteso per il prossimo,i cittadini in questo caso. A parte il c....ni a chi non opera secondo i desiderata del vanaglorioso è implicito nel suo (loro)comportamento l'espressione"come me(noi) nessuno". Si da il caso poi che poco o nulla,a parte alcune apparenze di quanto promesso con gli squilli di tromba ripetuti,sia stato realizzato ,o raffazzonato in documenti legislativi e programmatici definiti come riforme(quella costituzionale in primo luogo).Le condizioni nella quali poi lascia (lasciano) il nostro Paese è stata definita del giornale francese "Le Monde" e da altri,un ammasso di rovine(non solo economiche ma anche di costume e questo alimenta fortemente la nausea).Allora,per quanto mi riguarda,puoi tranquillamente e sicuramente sostituire il termine odio con nausea..........una profonda e ripetuta sensazione di profondo disagio e malessere,civico e morale, provocato da quanto considerato in precedenza.
Saluti da Vabene |
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Vabene |
Oggetto: Minoranza disunita al referendum 06 Giu, 2006 - 16:57
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Ogni imposizione,anche in politica come nella vita in generale,si ritorce,appena possibile, contro chi l'ha imposta.Ormai rassegnati alla vittoria del no,escluso Berlusconi che grida "forza che vincemo ancora"(mi ricorda i giovani e meno giovani fascisti dei primi mesi del '45 che non si volevano proprio rassegnare all'evidenza e gridavano per le città che si poteva ancora vincere),sono disponibili,buona cosa questa,a vedere insieme con la maggioranza,come ed in che forme rivedere la Costituzione.Un aspetto positivo,a mio avviso,delle pur rozze pretese della Lega riguarda la necessità,tra l'altro ed oltre agli aspetti fondamentali in generale nemmeno presi in considerazione sin qui,di riconsiderare concretamente forme e modi di promuovere le autonomia locali,dalle amministrazioni regionali a quelle comunali.
Questo senza intaccare l'unità nazionale ed indulgere agli egoismo locali,sempre fuori luogo. Come dire,non tutti i mali vengono per nuocere,anche se di male alla comunità nazionale in questi ultimi cinque anni ne è stato fatto tanto,senza nemmeno avvertirlo,come se fosse un merito(!?).Sarebbe utile che si recassero alle urne quanti più cittadini possibile,anche se difdficilmente si supererà il 50% degli aventi diritto.Ma sarà ugualmente un NO pesante e significativo,contro l'avventurismo politico e l'affarismo,perchè gli astenuti,in questo caso,dimostreranno ugualmente che il referendum è frutto proprio di un'inutile imposizione.
Saluti da Vabene |
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Vabene |
Oggetto: Leghisti e soci con le gomme a terra 04 Giu, 2006 - 18:55
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Ho visto ieri ed oggi il banchetto pubblicitario dei miei amici leghisti,non più il gruppo numeroso e baldanzoso degli anni e dei mesi scorsi ma uno o due accompagnatori dellla mia amica leghista,medico ospedliara,acciliata come non l'avevo mai vista.Aria di smobilitazione insomma,almeno qui dove abito.Ho acquistato i quotidiani nella vicina edicola e mi sono avviato alla macchina subito inseguito da un leghista con un volantino per votare si(come faceva con tutti).Non conoscevo il leghista e gli ho detto subito che,purtroppo,io sarò costretto a votare no.In dialetto stretto mi dice "guardi che lei sbaglia,io ero un comunista ma ho capito che la lega è l'unica a fare i nostri interessi","guardi-rispondo che io non faccio questione di partitit ma di contenuto","ma pensi un poco-ribatte- che con la nuova costituzione tutti nostri soldi rimarranno in Lombardia e saremo noi a decidere quanti inviarne a Roma e non come ora che è l'inverso"," beh-rispondo-se fosse solo questione di soldi,ma oltre ai soldi ci sono tante altre cose che,tra l'altro,non vedo per nulla considerate nella nuova costituzione"," quali -mi ribatte di nuovo-guardi che abbiamo previsto tutto e Cè (che abita da queste parti e faceva il dentista)assicura che meglio di così non si può proprio", "mi saluti Cè e gli dica che,purtroppo dovrò votare no".
Sorpreso il buon leghista fiducioso e tutto compreso mi dice:" speriamo che siano pochi a pensarla come lei,si immagina che cosa accadrà se vinceranno i no?"."Devo andare gli dico,mi saluti la..........(dottoressa) e poi ne parleremo dopo il referendum".Così è andata,per ora,ma immagino le ire dei miei amici leghisti quando uscirà il periodico della mia Associazione famiglie,che viene consegnato dalla posta in tutte le case la settimana prima del referendum.IN ultima pagina,ben in evidenza invito a riflettere sul significato del referendum e della costituzione e pertanto a votare NO. Finirà la mia amicizia con i leghisti?Quelli che rimarranno tali almeno?Spero di no ed ho anche spiegato perchè non è una scelta di partito ma di "cultura sociale".Comprenderanno?Penso proprio di no,almeno i fanatici irriflessivi che ancora ci sono.Pazienza!
Saluti da Vabene |
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