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vololibera |
Oggetto: una piccola mano 03 Giu, 2006 - 17:50
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L'altra notte nel buio della mia stanza, improvvisamente una piccola manina mi si è avvicinata e con estrema delicatezza mi ha preso l'idice della mano destra, l'ho seguita siamo andati oltre le nuvole in un mare di stelle, ma una brillava più delle altre;allora con timidezza ed emozione,mi sono avvicinata ed ho visto,due piccole labbra in un viso evanescente, non distinguevo i contorni,però l'ho riconosciuto. era lui il mio piccolo tesoro.... con il ditino indice della mano sulle labbra mi ha detto "se ti esce una lacrima scompaio" con una sforzo sovrumano ho cercato di non piangere , però gli ho detto,"amore mio, perche ogni volta che amo, chi amo se ne và?" " è la vita" "no" ho risposto io, "questa è la morte", lui con estrema dolcezza "vedi : anche la morte fà parte della vita,però se tu mi ami veramente, aspettami, perche anche se passeranno cent'anni ritornerò.... e solo per te",poi con le sue piccole labbra mi ha dato un bacio leggerissimo sulla fronte,ed è scomparso. Ora sono più tranquilla,perchè so, che anche se passano cento anni; il mio piccolo tesoro, ritornerà da me,a questo punto la manina mi ha riportato nel buio della mia stanza e con un ciao mi ha salutata... ora sono più tranquilla,perchè so che il mio piccolo tesoro tornerà solo per me.......
vololibera
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Preghiera semplice Oh! Signore fa di me un istrumento della tua pace: Dove è odio,fa che io porti l'Amore dove è offesa ch'io porti il Perdono dove è discordiach'io porti l'Unione dove è dubbio,ch'io porti la Fede dove è errore,ch'io porti la Verità dove è disperazione,ch'io porti la Speranza dove è tristezza, ch'io porti la Gioia dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce. Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto: ad essere consolato,quanto a consolare ad essere compreso,quanto a comprendere ad essere amato quanto ad amare poichè si è: dando che si riceve perdonando, che si è perdonati morendo,che si risuscita a vita eterna. S.Francesco |
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Cesare1° |
Oggetto: Pensieri francescani 03 Giu, 2006 - 13:40
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«O Signore Gesu', e' tanto difficile per me credere pienamente nell'Amore che sgorga dal Tuo cuore. Sono molto insicuro, timoroso, dubbioso e sfiduciato. Mentre, a parole, dico che credo nel Tuo Amore pieno e incondizionato, continuo a cercare affetto, sostegno, accettazione e lode tra gli altri esseri umani, aspettandomi sempre da loro quello che solo Tu puoi dare. Sento chiaramente la Tua voce che dice: "Venite a me, voi tutti affaticati e oppressi, perche' sono mite e umile di cuore" (Mt 11,28s.), e tuttavia corro in altre direzioni come se non confidassi in Te e mi sentissi in qualche modo piu' al sicuro in compagnia di persone che hanno un cuore diviso e spesso confuso. O Signore, perche' mai sono tanto ansioso di ricevere la lode e il sostegno delle persone umane, anche quando l'esperienza mi insegna quanto sia limitato e condizionato l'amore che viene da un cuore umano? Tante persone mi hann! o dimostrato il loro amore e il loro affetto; tanti mi hanno detto parole di conforto e di incoraggiamento; tanti sono stati generosi e mi hanno manifestato il loro perdono, ma nessuno ha potuto toccare quel luogo profondo, nascosto, dove abitano la mia paura e la mia solitudine. Solo Tu conosci quel luogo, Signore. Il Tuo cuore e' talmente pieno del desiderio di amarmi, tanto infiammato da un fuoco che mi riscaldi. Vuoi tanto darmi una casa, un senso di appartenenza, un luogo in cui prendere dimora, un riparo dove io mi senta protetto e un rifugio in cui mi senta al sicuro. Io confido in Te, Signore, ma tu continua ad aiutarmi nei miei tanti momenti di sfiducia e di dubbio» (H.J.M. Nouwen).
RIFLETTIAMO «L'amore del mondo non consiste solo nello sforzo che si fa per convertirlo, ma nell'impegnativa scoperta che il mondo e' amato da Dio, nonostante il suo peccato, dalla divina misericordia» (Severino Dianich).
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_________________ eagle pp |
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Camminando... si apprende la vita camminando... si conoscono le cose camminando... si sanano le ferite del giorno prima Cammina guardando una stella, ascoltando una voce seguendo le orme di altri passi Cammina cercando la vita, curando le ferite lasciate dai dolori Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso.
Rubèn Blades  |
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petra53 |
Oggetto: 02 Giu, 2006 - 16:56
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Il Vestito Rosa
Vidi una ragazzina seduta tutta sola nel parco. Tutti le passavano vicino e non si fermavano per scoprire perché sembrasse così triste. Indossava un vestito rosa logoro, scalza e sporca, sedeva e guardava la gente passare. Non provava mai a parlare. Non diceva una parola. Molti le passavano vicino, ma nessuno si fermava. Il giorno dopo decisi di tornare al parco per curiosità, per vedere se la ragazzina stava ancora lì. Sì, era lì, proprio nello stesso posto dov'era il giorno prima, e ancora con lo stesso sguardo triste negli occhi. Quel giorno ero decisa a fare qualcosa ed avvicinarmi alla ragazzina. Che, come tutti sappiamo, un parco pieno di gente strana non è il posto giusto dove dei bambini possano giocare soli. Nell'avvicinarmi notai la parte posteriore del vestito della ragazzina. Aveva una forma grottesca. M'immaginai che fosse quella la ragione per cui la gente passava e non faceva lo sforzo di parlare con lei. Le deformità sono un colpo basso nella nostra società, e il cielo vieta di fare un passo verso di esse e assistere qualcuno che è diverso. Avvicinandomi ancora, la ragazza abbassò appena gli occhi per evitare il mio sguardo. Da vicino potei vedere più chiaramente la forma della sua schiena. Aveva la forma orribile di una gobba esagerata. Sorrisi per farle capire che era tutto ok; ero lì per aiutarla, per parlare. Mi sedetti accanto a lei e esordii con un semplice "ciao". La ragazzina sembrò colpita, e balbettò un "salve" dopo avermi a lungo fissato negli occhi. Sorrisi e anche lei sorrise timidamente. Parlammo finché venne sera, e il parco fu completamente vuoto. Chiesi alla ragazza perché fosse così triste. Lei mi guardò e con tristezza disse "perché sono diversa". Immediatamente risposi "lo sei!"; e sorrisi. La ragazzina sembrò ancora più triste e disse "lo so". "cara," dissi, "mi sembri un angelo, dolce ed innocente". Mi guardò e sorrise, poi si alzò in piedi lentamente e disse "davvero?" "sì, sei come un piccolo angelo custode mandato a prenderti cura della gente che passa". Annuì con la testa, e sorrise. Così facendo aprì la parte posteriore del suo vestito rosa e lasciò uscire le sue ali. Poi disse "lo sono". "sono il tuo angelo custode" con un luccichio negli occhi. Rimasi senza parole - di certo stavo avendo un'allucinazione. Disse "per una volta hai pensato a qualcuno oltre a te stessa. Il mio lavoro qui è finito." Mi alzai in piedi e dissi "aspetta, perché nessuno si è fermato per aiutare un angelo?" Mi guardò, sorrise, e disse "sei l'unica che possa vedermi" e poi se ne andò.
petra53
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Ho imparato... che la miglior aula del mondo è ai piedi di una persona anziana. Ho imparato... che quando sei innamorato, si vede. Ho imparato... che appena una persona mi dice, "Mi hai reso felice!", mi rende felice. Ho imparato... che avere un bambino addormentato fra le braccia è una delle cose del mondo che più rendono sereni. Ho imparato... che essere gentili è più importante dell'aver ragione. Ho imparato... che non bisognerebbe mai dire no ad un dono fatto da un bambino. Ho imparato... che posso sempre pregare per qualcuno, quando non ho la forza di aiutarlo in qualche altro modo. Ho imparato... che non importa quanto la vita richieda che tu sia serio..... ognuno ha bisogno di un amico con cui divertirsi. Ho imparato... che talvolta tutto ciò di cui uno ha bisogno è una mano da tenere ed un cuore da capire. Ho imparato... che la vita è come un rotolo di carta igienica..... più ti avvicini alla fine, più velocemente va via. Ho imparato... che dovremmo essere contenti per il fatto che Dio non ci dà tutto quel che gli chiediamo. Ho imparato... che i soldi non possono acquistare la classe. Ho imparato... che sono i piccoli avvenimenti giornalieri a fare la vita così spettacolare. Ho imparato... che sotto il duro guscio di ognuno c'è qualcuno che vuole essere apprezzato e amato. Ho imparato... che il Signore non ha fatto tutto ciò in un giorno solo. Cosa mi fa pensare che io potrei? Ho imparato... che quando progetti di prenderti la rivincita su qualcuno, stai solo facendo in modo che quella persona continui a ferirti. Ho imparato... che l'amore, non il tempo, guarisce tutte le ferite. Ho imparato... che per me il modo più semplice di crescere come persona è circondarmi di gente più abile di me. Ho imparato... che ogni persona che incontri merita d'essere salutata con un sorriso. Ho imparato... che non c'é niente di più dolce che dormire coi tuoi bambini e sentire il loro respiro sulle tue guance. Ho imparato... che nessuno è perfetto, fino a quando non te ne innamori. Ho imparato... che la vita é dura, ma io sono più duro. Ho imparato... che le opportunità non si perdono mai, qualcuno sfrutterà quelle che hai perso tu. Ho imparato... che se dai rifugio all'amarezza, la felicità attraccherà da qualche altra parte. Ho imparato... che desidererei aver detto una volta in più a mio padre che lo amavo, prima che se ne andasse. Ho imparato... che ognuno dovrebbe rendere le proprie parole soffici e tenere, perché domani potrebbe doverle mangiare. Ho imparato... che un sorriso è un modo non costoso di valorizzare i tuoi sguardi. Ho imparato... che non posso scegliere come sentirmi, ma posso scegliere cosa farci. Ho imparato... che quando tuo nipote neonato tiene il tuo mignolo nel suo piccolo pugno, sei agganciato per tutta la vita. Ho imparato... che chiunque vuole vivere sulla vetta della montagna, tutta la felicità e la crescita si trovano mentre la si scala. Ho imparato... che è meglio dare consigli in due sole circostanze : quando sono richiesti e quando c'è pericolo di morte. ................ dolce notte petra53 Ho imparato che talvolta, alcune frasi, non basta leggerle: è necessario soffermarsici per riflettere...perchè sono tanto profonde ed importanti.Grazie PETRA, l'ho salvato il tuo bel post, chi ne è l'autore?
Lili
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_________________ Il mondo è un enorme teatro all’aperto dove, sullo sfondo d’una scenografia naturale, si rappresentano commedie, drammi e tragedie. Noi siamo attori e pubblico. L.Batà |
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deli |
Oggetto: Le pietre 31 Mag, 2006 - 19:55
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Un esperto in time management, tenendo un seminario ad un gruppo di studenti,uso' un'illustrazione che rimase per sempre impressa nelle loro menti.
Per colpire nel segno il suo uditorio di menti eccellenti,propose un quiz,poggiando sulla cattedra di fronte a se' un barattolo di vetro,di quelli solitamente usati per la conserva di pomodoro.
Chinatosi sotto la cattedra,tiro' fuori una decina di pietre,di forma irregolare,grandi circa un pugno,e con attenzione,una alla volta,le infilo' nel barattolo.
Quando il barattolo fu riempito completamente e nessun'altra pietra poteva essere aggiunta,chiese alla classe:"il barattolo e' pieno?"
Tutti risposero di si.
"Davvero?"Si chino' di nuovo sotto il tavolo e tiro' fuori un secchiello di ghiaia.Verso' la ghiaia agitando leggermente il barattolo,di modo che i sassolini scivolassero negli spazi tra le pietre.
Chiese dii nuovo:"Adesso il barattolo e' pieno?"
A questo punto la classe aveva capito."Probabilmente no" rispose uno.
"Bene replico' l'insegnante."
Si chino'sotto il tavolo e prese un secchiello di sabbia,la verso' nel barattolo,riempendo tutto lo spazio rimasto libero.
di nuovo,"il barattolo e' pieno?"
" No"rispose in coro la classe.
"Bene !" riprese l'insegnante.
Tirata fuori una brocca d'acqua,la verso' nel barattolo riempendolo fino all'orlo.
Qual'e' la morale della storia?,chiese a questo punto.
Una mano si levo'all'istante "La morale e 'non importa quanto fitta di impegni sia la tua agenda, se lavori sodo ci sara' sempre un buco per aggiungere qualcos'altro"
"No,il punto non e' questo".
"La verita 'che questa illustrazione ci insegna e': se non metti dentro prima le pietre, non ce le metterai mai"
Quali sono le "pietre" della TUA VITA? I tuoi figli; i tuoi cari ;il tuo grado di istruzione; i tuoi sogni ;una giusta causa .Insegnare o investire nelle vite degli altri; fare altre cose che ami; avere tempo per te stesso,la tua salute,la persona della tua vita. Ricorda di mettere queste" pietre" prima, altrimenti non entreranno mai.
Se ti esaurisci per le piccole cose (la ghiaia ,la sabbia),allora riempirai la tua vita con cose minori di cui ti preoccuperai non dando mai veramente "quality time" alle cose grandi e importanti (le pietre).
Questa sera,o domani mattina, quando rifletterai su questa storiella, chiediti: Quali sono le " PIETRE"della mia vita?
Metti nel barattolo prima quelle.
Un abbraccio da chi ha gia? iniziato la ricerca delle sue pietre ed ha gia? fatto una grossa cernita.
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Messaggi: 320
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Alla cara Cloe:
" Non piangete la mia assenza sono beata in Dio e prego per voi. Io vi amerò dal Cielo come vi ho amati sulla terra."
Un forte abbraccio Unpolenta
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Cesare1° |
Oggetto: Pensieri francescani 30 Mag, 2006 - 13:55
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Messaggi: 897
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«O Maria, Regina del mondo, Madre di bonta', fiduciosi nella tua intercessione, noi affidiamo a te le nostre anime. Accompagnaci ogni giorno alla fonte della gioia. Donaci il Salvatore. Noi ci consacriamo a te, Regina dell'Amore. Amen».
ATTO DI CONSACRAZIONE ALL'IMMACOLATA di S. Massimiliano M. Kolbe
«O Immacolata Regina del cielo e della terra, rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima, cui Dio volle affidare l'economia della Sua misericordia, ai Vostri piedi santissimi mi prostro io misero peccatore supplicandoVi di accettare tutto l?essere mio come cosa e proprieta' Vostra. A Voi, o Madre, offro tutte le facolta' dell'anima mia e del mio corpo, e nelle Vostre mani santissime rimetto la mia vita, la mia morte, la mia eternita', affinche' d?ora in poi disponiate di tutto il mio essere come a Voi piace. Disponete di me, Vergine Immacolata, come volete, per con! seguire quello che e' stato scritto di Voi: "Essa ti schiaccer il capo", e: "Tutte le eresie per Te sono state vinte nel mondo". Fate che nelle Vostre mani purissime e misericordiosissime io sia strumento adatto a farVi conoscere ed amare da tante anime tiepide e fuorviate, e accrescete conseguentemente, quanto piu' e' possibile, lo stuolo dei Vostri veri ammiratori ed amanti, affinche' si estenda in ogni luogo il Regno del Cuore Sacratissimo di Gesu'. Tanto faro', SS.ma Madre Immacolata, solamente col Vostro aiuto, perche' dove siete Voi con la Vostra grazia, ivi soltanto si puo' effettuare la conversione e la santificazione delle anime, ivi soltanto si potra' stabilire il dolce Regno del Sacratissimo Cuore di Gesu'. Amen».
UN PENSIERO PER RIFLETTERE «Se vogliamo essere veri cristiani, dobbiamo riconoscere il rapporto essenziale, vitale, che unisce la Madonna a Gesu&! #039; e che apre a noi la via che a Lui ci conduce» (Pao! lo VI).
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_________________ eagle pp |
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petra53 |
Oggetto: 30 Mag, 2006 - 00:33
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Ho Imparato
Ho imparato... che la miglior aula del mondo è ai piedi di una persona anziana.
Ho imparato... che quando sei innamorato, si vede.
Ho imparato... che appena una persona mi dice, "Mi hai reso felice!", mi rende felice.
Ho imparato... che avere un bambino addormentato fra le braccia è una delle cose del mondo che più rendono sereni.
Ho imparato... che essere gentili è più importante dell'aver ragione.
Ho imparato... che non bisognerebbe mai dire no ad un dono fatto da un bambino.
Ho imparato... che posso sempre pregare per qualcuno, quando non ho la forza di aiutarlo in qualche altro modo.
Ho imparato... che non importa quanto la vita richieda che tu sia serio..... ognuno ha bisogno di un amico con cui divertirsi.
Ho imparato... che talvolta tutto ciò di cui uno ha bisogno è una mano da tenere ed un cuore da capire.
Ho imparato... che la vita è come un rotolo di carta igienica..... più ti avvicini alla fine, più velocemente va via.
Ho imparato... che dovremmo essere contenti per il fatto che Dio non ci dà tutto quel che gli chiediamo.
Ho imparato... che i soldi non possono acquistare la classe.
Ho imparato... che sono i piccoli avvenimenti giornalieri a fare la vita così spettacolare.
Ho imparato... che sotto il duro guscio di ognuno c'è qualcuno che vuole essere apprezzato e amato.
Ho imparato... che il Signore non ha fatto tutto ciò in un giorno solo. Cosa mi fa pensare che io potrei?
Ho imparato... che quando progetti di prenderti la rivincita su qualcuno, stai solo facendo in modo che quella persona continui a ferirti.
Ho imparato... che l'amore, non il tempo, guarisce tutte le ferite.
Ho imparato... che per me il modo più semplice di crescere come persona è circondarmi di gente più abile di me.
Ho imparato... che ogni persona che incontri merita d'essere salutata con un sorriso.
Ho imparato... che non c'é niente di più dolce che dormire coi tuoi bambini e sentire il loro respiro sulle tue guance.
Ho imparato... che nessuno è perfetto, fino a quando non te ne innamori.
Ho imparato... che la vita é dura, ma io sono più duro.
Ho imparato... che le opportunità non si perdono mai, qualcuno sfrutterà quelle che hai perso tu.
Ho imparato... che se dai rifugio all'amarezza, la felicità attraccherà da qualche altra parte.
Ho imparato... che desidererei aver detto una volta in più a mio padre che lo amavo, prima che se ne andasse.
Ho imparato... che ognuno dovrebbe rendere le proprie parole soffici e tenere, perché domani potrebbe doverle mangiare.
Ho imparato... che un sorriso è un modo non costoso di valorizzare i tuoi sguardi.
Ho imparato... che non posso scegliere come sentirmi, ma posso scegliere cosa farci.
Ho imparato... che quando tuo nipote neonato tiene il tuo mignolo nel suo piccolo pugno, sei agganciato per tutta la vita.
Ho imparato... che chiunque vuole vivere sulla vetta della montagna, tutta la felicità e la crescita si trovano mentre la si scala.
Ho imparato... che è meglio dare consigli in due sole circostanze : quando sono richiesti e quando c'è pericolo di morte. ................ dolce notte petra53
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danae |
Oggetto: 29 Mag, 2006 - 16:32
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Se volete conoscere Dio, non siate dunque solutori di enigmi. Piuttosto guardatevi intorno e vedrete Dio giocare con i vostri bambini. Guardate nello spazio, e vedrete Dio camminare sulla nube, aprire le braccia nel lampo e scendere nella pioggia. Vedrete Dio sorridere nei fiori e nelle cime degli alberi vedrete il fremito delle sue mani.
 Gibran
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Sari |
Oggetto: 28 Mag, 2006 - 16:25
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La storia di Giovanni
Viveva in un mondo tutto suo. Morbido e silenzioso. Vibrante di sensazioni calde. Giorno per giorno imparava cose nuove. Da lontano arrivavano suoni, ma quando entravano lì tutto si faceva tenue, musica. Aveva scoperto da poco la danza, e con la danza il suo corpo: le braccia, le mani, le dita, i piedi. La montagna calda che lo ospitava gli era amica. Gli parlava non si sa come: la voce arrivava, misteriosa come il cibo che lo nutriva. Un ritmo regolare scandiva il tempo: tocchi tranquilli e sonori, dentro di lui e sulla sua pelle. E caldo tepore dappertutto. Sicurezza. Conosceva ogni frammento di quel suo mondo. Tutto era suo, fatto su misura. Oltre, solo una sconosciuta minaccia, forse un mostro nero. Ma un giorno accadde. Ciò che era stato la sua sicurezza si infranse d’improvviso, scivolava via. Scoprì il freddo e la paura, la ruvidezza e il dolore. Spinto via, gettato lontano come una cosa inutile. Sempre più dura, sempre più forte, la montagna era tutta contro di lui e allora lui si arrese, tradito; smise di resistere e si lasciò spingere via. . . . . finchè cadde nella luce del giorno, il primo per lui. L’aria corse per la prima volta nei suoi polmoni e per la prima volta sentì la sua voce che riempiva il mondo nuovo, rassicurato da mani che lo accoglievano e lo proteggevano. Mani che pulivano e cullavano. Mani morbide e calde. Mani di vita. E’ un maschietto. Si chiama Giovanni. Mentre tanti e tanti anni dopo, Giovanni stava per morire, improvvisamente, si ricordò del giorno in cui era arrivato nel mondo, quando aveva imparato che morire e vivere si fanno sempre compagnia e che la morte getta nella vita vera, anche se infrange i sogni e la danza. Allora non ebbe più paura della montagna che un’altra volta stava cadendo su di lui, né più si sentì perso mentre il mondo che amava e conosceva ancora una volta rovinava intorno, mentre la vita lo spingeva via. Una grande pace lo invase, un brivido di gioia lo percorse, e sorrise, affidandosi alle mani che lo avrebbero accolto cadendo nella luce del giorno. Il Primo per lui.
di Valeria Boldini
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