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cicuta |
Oggetto: beh 29 Gen, 2019 - 19:23
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Profondamente commossa mi unisco al vostro dolore con un grande abbraccio, nel ricordo e nel rimpianto della Cara Alma che purtroppo è venuta a mancare.
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E’ strano e per noi quasi inconcepibile immaginare, come da un momento all’altro la nostra esistenza terrena possa terminare così all’improvviso. Eppure, come menzionavo in un mio recente scritto,esiste un appuntamento con il Destino,Fato Karma o comunque vogliamo chiamarlo, a cui ognuno di noi non potrà mai mancare.
Così oggi umanimemente, tutti gli amici di questo Sito, si sentono mutilati dalla scomparsa di un’amica, anche se, come dice Patrizia, usualmente e giustamente può accadere tra noi, con lei si “battibbeccava”, per far valere le proprie ragioni, ma alla fine, se qualcuno va via poi ci manca, e Alma maledettamente mancherà nella virtuale famiglia di “Anziani”.
Naturalmente posso immaginare quanto dolore ora regni nella sua cara famiglia, ed è difficile immaginare che di noi “muore” soltanto la parte materiale della persona che amiamo, mentre l’energia che anima il nostro corpo cioè il nostro Spirito, sopravvive al disfacimento dell’inutile materia, servita solo per un compito terreno da svolgere ai fini evolutivi della propria Anima.
Forse leggendo ciò che scrivo, penserete che le mie siano soltanto chiacchiere e false illusioni ed è per questo motivo che per esprimere il mio concetto, mi servirò delle parole di una più autorevole figura : “Sant’Agostino” Questo scritto lo dedico soprattutto alla famiglia di Alma perchè è come se fosse uno spirituale messaggio inviato dal cielo, alle persone care che ora piangono la sua assenza,erroneamente chiamata “morte !”
Per quanto mi riguarda, mi unisco al sentimento di cordoglio di tutti gli amici del “Sito Anziani” inviando un pensiero di sincero affetto alla cara Alma che mancherà tanto nella nostra “famiglia”
Saluti, Titti
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Davvero sconcertante e inaspettato. Mi dispiace molto. |
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Io rimango sempre un po' sconcertata di fronte a questi avvenimenti: non sappiamo nulla di come sia avvenuta la morte di Alma, ma fino a due giorni fa "battibeccavamo" su questo forum, quindi presumo che sia stata una cosa improvvisa. Sono sinceramente dispiaciuta e sono vicina al figlio e a tutti quelli che sono addolorati per questa perdita e mando loro un abbraccio affettuoso.
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_________________ Preferisco le eccezioni - Wislawa Szymborska |
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liliana |
Oggetto: 31 Ott, 2017 - 13:39
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Apprendo con dispiacere, quanto pubblicato dal figlio di Alma.
Non ho parole.
Mi associo alle preghiere della famiglia Liliana


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cicuta |
Oggetto: Re: Alma - è venuta a mancare 31 Ott, 2017 - 12:18
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dal figlio di Alma, che ci ha lasciati:
Buongiorno a tutti,
mia mamma è mancata ieri e non potrà più quindi essere tra voi a scrivere.
Vi chiedo di associarvi alle mie preghiere e a quelle dei miei amici.
Grazie mille,
Nicola
Mi dispiace moltissimo! Sua Mamma era una persona che lasciave il segno, d'accordo o meno che si fosse con Lei, priva di ipocrisia e fin troppo diretta! Io la ricordero' sempre, specie quando accedero' a questo sito! Le mando uno rosa, non potendo farlo di persona, almeno virtuale.
LINA (CICUTA)
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Ultima modifica di cicuta il 31 Ott, 2017 - 21:13, modificato 2 volte in totale |
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cicuta |
Oggetto: la mia amata Bologna 10 Set, 2017 - 08:41
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la mia amata Bologna-Piazza Grande, tanto amata da Lucio Dalla e ,modestamente, anche da me) ed a sin. la Basilica di San Petronio. Una volta sulla piazza e più precisamente sul "crescentone", una spaziosa piattaforma posta al centro della piazza, si riunivano i bolognesi per discuere di politica, sport ed anche affari. Alla ds di San Petronio , nella foto, e fra la basilica ed il Palazzo dei Notai la via D'Azeglio dove, al n. 15 abitava il cantante; sul suo campanello risultava certo "Commendator Sputo".
Quello con l'orologio è il palazzo comunale, ovvero Palazzo D'Accursio.
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liliana |
Oggetto: Portaceri 20 Feb, 2017 - 07:52
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Delizioso portaceri italiano della metà dell`800, in legno laccato panna e oro fogiia. L`antico portaceri italiano della metà dell`800 si presenta iin buono stato di conservazione.
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Alma, è stato bello conoscere la fantastica storia delle collane di noccioline, dell'esemplare donna:
Caterina Campodonico !

Grazie per aver condiviso la conoscenza di questa usanza. Spero altri vogliano partecipare allo scambio di altre preziose vecchie usanze, ormai superate e messe nel dimenticatoio dalla modernità ! |
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Alma |
Oggetto: 14 Dic, 2016 - 13:12
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Molto bello quanto hai riportato, titti!
Ho scoperto un'usanza che nn conoscevo, mai sentito parlare di collane di castagne cotte!
Però conoscevo bene le collane di nocciole! Alle fiere di paese c'erano sempre contadini che le vendeano e quando me ne mettevano una al collo mi sembrava di essere una principessa! Poi, a casa, la miseranda fine di cotale omaggio...pestata con un sasso e divorati i semi! Qui a genova, nel cimitero di staglieno c'è la statua della " venditrice di noccioline ", se riesco a fare il copia.incolla la posto, perché richiama il carattere della donna, forte e determinata, proviamo..
È una storia bellissima, tenera, quasi incredibile, capace di racchiudere in se non solo il carattere dei liguri ma, soprattutto, il carattere delle liguri, delle donne che per secoli hanno “tirato la carretta”, hanno lavorato assieme ai loro uomini per costruire la Liguria e i liguri. È la storia di Caterina Campodonico, la venditrice di noccioline, la donna che vendendo dolcini ha messo da parte un gruzzolo per farsi realizzare una delle statue più belle del cimitero monumentale di Staglieno, e si è fatta scrivere, lei semianalfabeta, la frase funebre sulla lapide da Giovanbattista Vigo, uno dei poeti dialettali più conosciuti all’epoca. Caterina “Catteinin”, inoltre, è passata alla storia per una sua caratteristica: porta fortuna, la portava in vita, l’ha portata alla sua morte.Caterina Campodonico nacque a Genova nel 1804. Faceva l’ambulante, girava sagre e mercati di Liguria e basso Piemonte, vendendo collane di nocciole (le tradizionali “reste”) e canestrelli.
Ne ho messo solo uno stralcio..a chi può interessare basta che cerchi " collane di noccioline" |
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TittiMendoza |
Oggetto: A proposito di collane 14 Dic, 2016 - 10:39
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Toglietemi una curiosità….
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Mi piacerebbe sapere quanti degli anziani in questo Sito, si ricordano il rito delle collane di castagne, confezionato dalle mamme e nonne, in occasione del 2 novembre, giorno dei morti.

Proprio l’altro giorno, parlando con una mia amica delle usanze passate mi è venuta a mente quella delle collane di castagne… Ricordo che ero piccolina e che mi piaceva moltissimo indossare quelle collane, pensate, posso sentire ancora il profumo dell’acqua che le bolliva, profumata anche dalle foglie di alloro e poi, il piacere di guardarmi allo specchio con il mio monile appeso al collo…..
Il ricordo mi ha spinto a fare una ricerca in internet che credevo potesse essere senza speranze, invece…. finalmente dopo tanti anni ho scoperto il vero significato, io avevo sempre creduto che fosse solo un simbolo di commemorazione e basta, invece… solo ora ho capito il simbolismo che spero possa essere gradito anche ai più anziani. Ora, mi piacerebbe sapere se questo rituale praticato in passato dal Trentino alla Calabria. sia ancora attuale. Ecco la spiegazione trovata in internet.
Grazie per la collaborazione Titti
LA COLLANA DI CASTAGNE

La vigilia del giorno dei morti era tradizione regalare ai bambini una collana fatta di “ballotti”, castagne bollite ed infilate con un filo di cotone con al centro una mela. Questa tradizione delle collane di castagne, era diffusa un po’ dovunque in Italia, dal Trentino alla Calabria, cambiava solo il tipo di cottura delle castagne.
Le nostre collane, con le castagne bollite, erano uguali a quelle della Liguria. Assai probabilmente una sublimazione del rosario e, attraverso il gioco, originariamente, insegnavano a pregare per i defunti. Con le collane di castagne, il rispetto, il ricordo, una riflessione sul mistero della morte. Odio Halloween che non rappresenta la rivincita delle tradizioni celtiche su quelle cristiane, ma banalmente, una nuova festa consumistica celebrata in discoteca con il pretesto dei morti. |
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liliana |
Oggetto: Coralli 04 Nov, 2016 - 12:28
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Una collana regalata dalla nonna
e alcune notizie sul corallo
Coralli e Cammei di Torre del Greco
La pesca del corallo,a Torre del Greco, veniva svolta fin da tempi remoti e il guadagno dei corallari era così ingente che Ferdinando IV di Borbone chiamò la città “spugna d’oro” del suo regno.
Nel ‘500 i Torresi si spingevano a pescare nel mare della Corsica e della Sardegna e nel 1688 avevano oltre 500 barche adibite alla pesca; nel 1780 si avventurarono sulle coste dell’Africa, vincendo la concorrenza di Trapani, Genova, Livorno e Marsiglia. Torre del Greco rimane tuttavia il principale centro della lavorazione del corallo d’Italia.
Vi sono vari laboratori in cui si esegue la cosiddetta lavorazione “liscia” del corallo, mentre quella dell’incisione a cammeo è esercitata a domicilio da esperti artigiani. La tecnica dell’incisione si trasmette di padre in figlio.
Oltre al corallo si incidono le conchiglie ( Cammei ) , la lava vesuviana, la madreperla e l’avorio.
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liliana |
Oggetto: 07 Set, 2016 - 12:13
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Qualcosa di veramente bello è un costume d'epoca, oggi ammirato solo a teatro, sfoggiato dalle protagoniste delle " Opere liriche"
Il fascino di quei costumi alimenta sempre tanti sogni,
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