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Cloe, ti sono vicino e piango con te il tuo immenso dolore mdg |
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Carissima Cloe, abbiamo saputo della dolorosissima disgrazia che ti ha colpito. Ti abbracciamo e ti siamo vicini con tutto il nostro affetto, cara amica. Un fiore e una preghiera per te e per tua figlia da tutta la redazione di anziani.it
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petra53 |
Oggetto: 23 Mag, 2006 - 17:53
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Quando pensi che tutto sia perso, è proprio quello il momento di ricominciare, raccogli cio' che di buono sei riuscito a creare e portalo con te, il resto lascialo.
Vestiti di un sorriso e di tanta speranza allena il tuo cuore per le future battaglie e impara da quelle che tu chiami sconfitte. Ricorda, c'è un tempo per piangere e un tempo per sorridere, SEMPRE se questo è il giorno della tua lacrima ricordati che domani si potrà trasformare in sorriso se tu lo vorrai.
Gli ANGELI ti sono accanto qualunque cosa tu vivi, quando ti senti più sola è perchè non tendi loro l'orecchio del cuore. Liberati dai pensieri negativi allenta il legaccio che da sola ti stringi nel tuo grande cuore e continua a respirare, vedrai che il ritmo del tuo cuore aumenterà con i battiti della tua vita.
Ascolta gli altri, ama e sorridi, riappropriati di cio' che sei e VOLA, vola più in alto del sole e sii felice... perchè è questo che desidera Dio da te, oggi e sempre... SII FELICe

Sii felice.. così.. semplicemente, delle piccole cose, dei nonnulla, in esse c'è il tocco del tuo angelo. Stefania
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Cesare1° |
Oggetto: Pensieri francescani 23 Mag, 2006 - 16:23
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«Non e' sufficiente, o Madonna santa, che noi ti riconosciamo Regina; il nostro amore filiale verso di Te deve portarci a fare qualche cosa perche' questo regno sia una realta'. O Maria, sii Tu la Regina del nostro cuore: tutto intero lo vogliamo offrire. Ogni tuo desiderio sia per noi un impegno. Vergine santa, domina la nostra mente, il nostro cuore, la nostra volontà , perche' diveniamo uno strumento utile al Regno di Dio. Amen». AVE MARIA!
UNA LETTURA PER RIFLETTERE "Essere Maria per Gesu'" Lo scopo ultimo della devozione alla Madonna non e' la Madonna, ma e' Gesu'. Si, e' Gesu'! La vera devozione alla Madonna non e' fine a se stessa, ma e' un mezzo d'amore, una strada d'amore, una forza d'amore, che mi porta al fine ultimo del mio essere e del mio esistere: Gesu' e il suo Paradiso. Gesu' e' il principio e la fine di ogni ! cosa (Ap 21,6). Tutto e' stato fatto per Lui (Gv 1,3). Anche la Beatissima Vergine. Anzi, soprattutto Lei! Senza Gesu' la Madonna non sarebbe mai esistita. Amare la Madonna, quindi, consacrarsi a Lei e appartenerle senza riserve, significa donarsi a Colei che e' tutta relativa a Gesu', a Colei che e' donata a Gesu' per destino eterno, e si dona a Gesu' con tutti quelli che a Lei si affidano. Questo e' il cammino della devozione mariana: andare a Gesu' con Maria e in Maria. Dice bene S. Luigi Grignion: la devozione alla Madonna consiste essenzialmente "nel darsi interamente a Maria, e per mezzo di Lei a Gesu', poi nel fare tutto con Maria, in Maria e per Maria". Tutti i devoti della Madonna dovrebbero realizzare le ispirate parole di S. Ambrogio: "L'anima di Maria sia in voi per glorificare Dio. Lo spirito di Maria sia in voi per esultare nel Signore". La Madonna e' come un meraviglioso palazzo, diceva S. Massimiliano M. Kolbe. Nell'interno e al centro di questo palazzo regna sovrano Gesu'. Per andare a Gesu', quindi, dobbiamo penetrare in questo palazzo. "Ave, Suo palazzo!", esclamava S. Francesco d'Assisi».
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_________________ eagle pp |
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solare35 |
Oggetto: IL SANTO DEL GIORNO: SANTA RITA DA CASCIA 22 Mag, 2006 - 11:37
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Guardata da vicino, senza l'alone di leggenda, ci svela il vol-to umanissimo della donna che non è passata indifferente davanti alla tragedia del dolore e della miseria materiale, morale e sociale.
La sua vicenda terrena potrebbe essere di ieri, come di oggi.
Ella nacque nel 1381 in un angolo remoto dell'Umbria,a Roccaporena. Cresciuta nel timore di Dio accanto agli anziani genitori, ne rispettò a tal punto l'autorità da accantonare il proposito di chiudersi in convento e accettare di unirsi in matrimonio con un giovane violento e irrequieto, Paolo di Ferdinando.
Le biografie della santa ci dipingono un quadro familiare non inconsueto: una donna dolce, remissiva, attenta a non urtare la suscettibilità del marito, di cui è a conoscenza delle malefatte, e soffre e prega in silenzio.
La sua bontà riuscì alla fine a far breccia nel cuore di Paolo, il quale mutò vita e abitudini senza riuscire, tuttavia, a far dímenticare gli antichi rancori dei tanti nemici che s'era fatti.
Una sera fu trovato ucciso ai margini della strada. I due figli, già grandicelli, giurarono di vendicare il padre. Quando Rita si accorse dell'inutilità dei propri sforzi per dissuaderli, trovò il coraggio di pregare Dio di chiamarli entrambi a sé, piuttosto di permettere che si macchiassero di omicidio.
La sua preghiera, umanamente incomprensibile, fu esaudita.
Privata ormai del marito e dei figli, Rita andò a bussare al convento delle suore agostiniane di Cascia. La sua richiesta non fu accettata.
Tornata al focolare deserto, pregò incessantemente i suoi tre santi protettori, S. Giovanni Battista, S. Agostino e S. Nicola da Tolentino, e una notte avvenne il prodigio.
I tre santi le apparvero, la invitarono a seguirla, spalancarono la porta del convento, ben munito di catenacci. e la condussero nel mezzo del coro, dove le claustrali stavano recitando le preghiere del mattutino. Rita poté così indossare il saio delle agostiniane, realizzando l'antico desiderio di dedizione totale a Dio, votandosi alla penitenza, alla preghiera e all'amore di Cristo crocifisso, che la associò anche visibilmente alla sua passione, conficcandole nella fronte una spina.
Questa stimmata miracolosa, ricevuta durante un'estasi, le marcò il volto con una dolorosissima piaga purulenta fino alla morte, cioè per quattordici anni.
La fama della sua santità varcò le mura del severo convento di Cascia. Le preghiere di Rita ottennero prodigiose guarigioni e conversioni. Per sé non chiese che di addossarsi i dolori che alleviava al suo prossimo. Morì nel monastero di Cascia nel 1457 e fu canonizzata nel 1900.
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Cesare1° |
Oggetto: Pensieri francescani 22 Mag, 2006 - 07:13
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Pensieri francescani
«Dal profondo di questa terra di lacrime, ove l'umanita' dolorante penosamente si trascina, tra i flutti di questo nostro mare perennemente agitato dai venti delle passioni, eleviamo gli occhi a te, o Maria, Madre amatissima, per riconfortarci contemplando la tua gloria. Come nell'alto del cielo tu eserciti il tuo primato sopra le schiere degli Angeli, che ti acclamano Sovrana; sopra le legioni dei Santi, che si dilettano della contemplazione della tua bellezza; allo stesso modo regna sopra l'intero genere umano, soprattutto aprendo i sentieri della fede a quanti ancora non conoscono il tuo Figlio. Amen». Ave Maria!
UN PENSIERO PER RIFLETTERE «Si parla a Maria per arrivare a Gesu'. Ella lo ha portato al mondo. Ella e' la Madre del Signore. Ella ci introduce a Lui, se noi siamo devoti a lei» (Paolo VI).
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Cesare1° |
Oggetto: Sempre la stessa Riproposizione 22 Mag, 2006 - 02:15
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RIPROPOSIZIONE ------------------------------- LODI DI DIO ALTISSIMO
Tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose. Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo. Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra. Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dei. Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero. Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza. Tu sei umiltà, Tu sei pazienza Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine. Tu sei sicurezza, Tu sei quiete. Tu sei gaudio e Letizia, Tu sei nostra speranza, Tu sei giustizia. Tu sei temperanza, Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza. Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine. Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore. Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio. Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede. Tu sei la nostra carità. Tu sei tutta la nostra dolcezza, Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso salvatore.
San Francesco d'Assisi
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Cesare1° |
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Oggetto: Pensieri francescani 21 Mag, 2006 - 08:12
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Pensieri francescani
«O Signore Gesu', che hai conosciuto la desolazione dell'abbandono nella tua morte in Croce, dammi la consolazione di essere consolato, nel mio trapasso, dalla tua SS. Madre. Accetto con piena e perfetta adesione qualunque genere di morte con cui ti piacera' di chiamarmi, ma ti prego, per i meriti della tua Passione e per le lacrime di Maria, tua Madre, di concedermi che vivendo tutti i giorni della mia vita nella giustizia e nella santita' possa meritare di uscire da questo mondo nella pace di una buona coscienza e morire nel tuo amore. Amen». Ave Maria!
UN PENSIERO PER RIFLETTERE «Il Rosario e' preghiera quanto mai semplice, invitante sempre al riposo interiore, all'abbandono in Dio, alla fiducia, che e' poi sicurezza di ottenere le grazie di cui abbiamo bisogno» (Beato Giovanni XXIII).
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Amore senza fine
Padre, tu vuoi essere credibile ancora, ma gli uomini ti rifiutano perché ti abbiamo testimoniato poco, gli uomini ti rifiutano perché non ti abbiamo testimoniato affatto.
Signore, tu sarai credibile, se vivremo la nostra povertà di uomini, la nostra autenticità di figli tuoi, la nostra grandezza di redenti.
Tu hai bisogno di uomini credibili; molti ti annunciano, pochi ti testimoniano.
Padre, saremo credibili non annunciando il Cristo, ma vivendolo, non predicando il suo Vangelo, ma praticandolo, non presentando l’amore di Cristo, ma realizzandolo.
Padre, ti ringrazio per il dono della Chiesa: la moltitudine di quanti credono in te, sperano in te e camminano nel tuo amore senza fine.
P. MAIOR
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Quando non si vorrebbe
La perfezione, il dovere... Signore, fa forse parte della perfezione questo desiderio di fuggirla, di andarsene senza rumore in un luogo tranquillo, senza posta, senza miserie, senza esempi da dare, senza preghiere, senza... Sì, forse.
Una sera lontana, anche Tu, Signore, hai detto: «Padre mio, se è possibile, passi lungi da me questo calice!». Oh! è certo, ciò che Ti attendeva era più duro, infinitamente più duro. Non pretenderò certo di paragonarmi a Te. Ma, nonostante ciò, Signore, mi rassicura il fatto che Tu pure l’abbia chiesto, prima di dire: «Però non come voglio io, ma come vuoi Tu, o Padre».
LUCIEN JERPHAGNON
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Oggetto: Parole per l'anima 11 Mag, 2006 - 15:30
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BENVENUTI !!!  |
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