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Vabene |
Oggetto: 24 Mag, 2006 - 14:36
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"Devi,dovete, fare quello che dico io",urlato al telefono rivolto a Casini ed indirettamete per altri commenti alla Camera a Fini.Già cosa significa! Sono i camerieri di Berlusconi o hanno degli obblighi che Napoleone può far valere,se non ubbidiscono,in moneta sonante.Bossi e la lega,è noto gli "obblighi" concreti,in moneta sonante,li hanno contratti da tempo.Questi altri si poteva certamente ritenere che non ne fossetro immuni,Napoleone quando serve,non lesina i mezzi ,anzi abbonda,ma pensavo(molti pensavano e pensano) che avessero una loro autonomia,ma la politica dei "dine" quando la si abbraccia ha le sue logiche.E la logica è quella in uso ovunque,negli affari(quando la politica diventa un affare o si impone come tale):"io ho i mezzi,tu,voi non li avete ed allora tacete e fate quello che vi dico"! Bello vero?Così va il mondo da quelle parti ed in quegli ambienti.E' il costume,il modo di essere e di vivere che Napoleone aveva abbondantemente già cercato di imporre nella vita sociale oltre che in quella politica.Napoleone,tutte le ricchezze ed i ricatti del mondo non valgono nulla,proprio nulla,quando ti trovi di fronte a convinzini e dignità di persone vere..........che tu non hai mai conosciuto,perchè,dici(dicevano quelli che portavano borse di denaro a giudici a faccendieri,nei bei tempi andati,nei quali tutto sembrava facile,con i "dine!")per tutto e tutti è solo questione di prezzo.NOn è sempre così,caro Napoleone,aspetta un poco e vedrai.
Saluti da Vabene |
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Vabene |
Oggetto: 22 Mag, 2006 - 16:09
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Il "New York Times" in una corrispondenza da Rona,titola "Moggi come Berlusconi"."I critici-dice tra l'altro-accusano entrambi di aver creato legami di sport,politica e affari che hanno sfidato le frontiere dell'etica e della legalità,con estrema sfrontatezza". Mah,sarà vero?Come si permettono!Proprio loro ,gli americani,dai quali Napoleone nostro dice di aver imparato e che dobbiamo imparare tutti.Bush,per intenderci,non lo farebbe mai,avete visto con quanta attenzione e lungimiranza è andato a far la guerra in Irak.Non era e non è,come dicono i critici,anche qui,per il petrolio o per vendicare l'offesa all'America per le Torri ma per un principio di giustizia planetaria.Era ed è tanto giustificato l'intervento che Berlusconi ha capito subito e si è adeguato.Quanta miseria umana,vero?
Peccato che c'è chi ancora ritiene i "nostri eroi" dei virtuosi,perseguitati dalla giustizia.In verità a Bush gli americani,nella stragrande maggioranza ora non credono più.Ma anche in Italia,ora(ed era ora)pochi o nessuno crede più ai Moggi e soci.Però molti,pare,credono ancora a Berlusconi perchè,dicono e credono è come Gesù(oltre che Napoleone) ha moltiplicato ed è in grado di moltiplicare i pani ed i pesci.Quando si metteranno dei limiti alle false pubblicità televisive?Quelle provate intendiamoci...........proibito ad esempio paragonarsi a Napoleone o a Gesù.Se non è vero bisogna dirlo ai tanti che ci credono............e si lasciano ingannare.O no.
Saluti da Vabene |
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Vabene |
Oggetto: 21 Mag, 2006 - 14:37
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Si,certo Danette.Per la maggior parte delle persone esprimere apertamente e senza faziosita ma con argomenti ragionati,la propria opinione politica e non, è un problema.Se ricordo bene circa due anni fa un'Istituto di ricerca ha svolto un'indagine,sul fanatismo,la ragionevolezza e l'espressione della propria opinione in tutte le situazioni e condizioni sociali.Meno del 20% riteneva di non avere pregiudizi e di esprime,sempre,se necessario la propria opinione in modo pacato e senza timori.Nemmeno ad immaginarlo,la maggior parte di questo circa 20% era rappresentato da persone professionalmente autonome non condizionate,nella loro attività, nell'esprimere le proprie opinioni.L'altro aspetto riguardava il "quando necessario",non sempre difatti può essere necessario e nemmeno opportuno esprime le proprie convinzioni,vale a dire "io sono sempre sincero",dice qualcuno non rendendosi conto che la sincerità non richiesta può essere inopportunità.
Quanto alle barrzellette su Mussolini,è vero,io ragazzo e poi adolescente,quando le sentivo in via riservata comprendevo bene,considerati i casi concreti non rari per gli sconsiderati,che si rischiava di essere chiamati alla segreteria del fascio,presente in ogni paese e paesino e quartiere cittadino.Nella migliore delle ipotesi si subiva una diffida condita da insulti,la via dimezzo per chi era già stato diffidato era una scarica di botte da parte di "nerboruti addetti" che costringevano a letto per qualche giorno o peggio,per gli incorreggibili,mezzo litro di olio di ricino e,dopo la "pulizia",processo ,qualche mese o più di prigione(per offesa al capo dello Stato ed ai simboli della Patria)e alcune volte il confino o la costrizione ad emigrare,in Francia normalmente.Allora si può ben comprendere perchè la gente non esprimesse apertamente quello che pensava,ma erano altri tempi.Per la pratica della libertà di espressione poi, dipende anche,molto,dagli ambienti che si frequentano e come si frequentano oltre che dal fatto che si è o meno riconosciuti come persone ragionevoli e rispettose degli interlocutori ,pur dicendo chiaramente quel che si pensa.
Saluti da Vabene |
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Danette |
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Oggetto: 20 Mag, 2006 - 22:10
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VIZI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU’ - Di Dante Valente (riassunto) Mi pare fosse Cocteau ad affermare che “in Francia non è ammesso pensare liberamente, si deve essere liberi pensatori” che come sappiamo indica una precisa posizione politica. Anche nel nostro Paese “libero” esiste solo la libertà di dire ciò che la moda del momento richiede. Pochi spiriti eletti possono permettersi di dire obiettivamente “Il re è nudo” come hanno fatto Giorgio Gaber, Tiziano Terzani e pochi altri. Ma l’ambito più divertente di questa dinamica di parte si può ampiamente manifestare nello stadio di calcio: in caso di fallo, se è a favore s’invoca indignati il rigore o l’espulsione, se è commesso dalla propria squadra si tratta solo di “gioco maschio”. Possiamo chiamarla “la logica dello stadio” che rasenta il fanatismo ottuso. La differenza fra lo stadio e il resto sta solo nella forma, nell’eleganza dell’espressione, nella sostanza è identica. Vi sarà, però, capitato di discutere fra quattro mura protettrici e fra amici fidati argomenti particolarmente “nobili”, allora i giudizi sugli extracomunitari, sui lavavetri, sull’ordine pubblico, sulle evasioni alle tasse, sulla tolleranza cambiano volto! Mio padre mi raccontava quanto fossero ambite le barzellette su Mussolini, al riparo da uditori sospettosi…… Anche la Storia viene raccontata secondo l’ideologia del Regime di turno e, parimenti, dalla stragrande maggioranza degli storici: non a caso Tacito e Tucidite sono stati tra i più grandi per questa capacità di decantare le emozioni e la partigianeria, vedere i pro e i contro “sine ira et studio”. A questo punto, visto che il problema non è risolvibile e fa parte della natura umana, non ci rimane che tentare di individuare dove si cela questa dualità di comportamento fra pubblico e privato, che non riguarda solo la politica, ma anche la difesa dell’immagine, che nella società borghese era forse il primo comandamento assoluto (tutto è lecito purchè nulla trapeli)
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Oggetto: Costume e società 11 Mag, 2006 - 15:35
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