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assodipicche Oggetto:   29 Set, 2016 - 09:28  Profilo Rispondi citando   

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Tutto molto chiaro. Grazie!
TittiMendoza Oggetto:   28 Set, 2016 - 19:26  Profilo Rispondi citando   

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Da corrispondente estera…. rispondo volentieri alla tua richiesta






Premetto che essendo diventata cittadina italo /svizzera da molti anni, di conseguenza ho diritto di voto e, su questa recente votazione, ho deciso di esprimermi contro l’oscena proposta del blocco dei frontalieri. ma non è la prima volta che si tenta di fare passare questa idea e quando poi è passata, a conti fatti… tutto, per convenienza, ritorna in qualche modo come prima.

Per convenienza di chi, mi chiederai, ma del governo che, come tutti i governi lascia fare la guera tra poveri… e spiego perchè, secondo il mio parere.
Qui, è inutile negarlo, esiste una specie di capolarato, nel senso che si assumono frontalieri perchè si pagano poco, chessò, a 1000/1500 Franchi al mese paragonati di 3000/4000 e oltre, più la contribuzione per i versamenti della pensione e assicurazioni varie, degli impiegati svizzeri. Agli italiani conviene, in quanto 1000 Franchi al mese sono una bella somma, perchè il costo della vita in Italia è inferiore a quello svizzero.

Allora cosa succede ? Succede che il lavoro per gli svizzeri scarseggia, dato che i datori di lavoro ci guadagnano molto ad assumere frontalieri e questo caporalato… giustamente dà fastidio ai cittadini svizzeri, perchè hanno problemi di seria disoccupazione.
Allora lo stato, fa un po’come la Raggi con le olimpiadi, invece di obbligare il caporalato a pagare lo stesso stipendio degli svizzeri anche ai frontalieri, lascia decidere al popolo se vogliono impedire l’entrata dei frontalieri per impedire agli ipotetici ladri del loro lavoro, di assumere i frontalieri !
Giustamente mi chiedo perchè il governo invece non obblighi a pagare gli stessi stipendi svizzeri anche ai frontalieri, onde evitare lo sporco giro del caporalato ?

Quindi non posso dar torto ai cittadini svizzeri, che come scelta rimane solo il fatto di votare per mandare via i frontalieri.

L’osceno blocco di cui parlavo in precedenza, è solo perchè da sempre, la Svizzera ha avuto bisogno della manodopera italiana perchè, senza nulla togliere alle capacità lavorative degli svizzeri e fare di tutta l’erba un fascio, i ticinesi non potranno mai paragonarsi alle facoltà della preparazione e dell’inventiva dei lavoratori italiani. Penso che tu sappia che recentemente sono state molte le industrie italiani stabilitesi in Ticino le quali, hanno prodotto posti di lavoro anche agli svizzeri e fatto aumentare il benessere finanziario in questo Cantone.

Io per un periodo sono stata residente a Ponte Tresa e Magliaso e so a quali sacrifici i frontaleri sono sottoposti due volte al giorno per mantenersi un benedetto lavoro che l’Italia non offre. Ore ed ore stressati, imbottigliati in colonne d’auto che non terminano mai.

Il Canton Ticino e la Svizzera in generale, hanno avuto sempre bisogno degli italiani in quanto loro non sono in grado o non vogliono svolgere certi lavori e se mandassero via tutti i frontalieri il Ticino, tornerebbe ai tempi dei montanari.

Devi sapere che qui il governo propone e poi è sempre il popolo a decidere con le votazioni. Le schede arrivano per posta, incluso un libretto che espone i pro ei contro delle proposte poi tu, una volta preso coscienza di quello che desideri, puoi inviare il voto per posta o recarti a votare personalmente negli uffici preposti.

Bisogna ricordare che gli svizzeri da sempre, sono stati considerati un popolo molto conservatore dei loro valori e cercano sempre di salvguardare i propri interessi, così gli stranieri da sempre, sono considerati pericolosi, specialmente quando sono più intelligenti, preparati e ingegnosi di loro, ma al tempo stesso quando a loro è conveniente, non disdegnano d’impiegare operai o professionisti specializzati, ne tantomeno di accettare le industrie italiane che portano lavoro, benessere e civiltà….

Come sempre, le contraddizioni regnano in tutte le nazioni del mondo, perchè sono caratteristiche che contraddistinguono ogni essere umano, siano essi governanti che cittadini.


Qui Canton Ticino, passo e chiudo !






TittiMendoza Oggetto:   27 Set, 2016 - 20:38  Profilo Rispondi citando   

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Abbi pazienza Asso, ti rispondo volentieri appena posso


assodipicche Oggetto:   27 Set, 2016 - 16:07  Profilo Rispondi citando   

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Per la verità le parodie scolastiche e goliardiche di quella poesia di Manzoni si sprecano. Forse perché si presta sia per il ritmo che per l'incipit (ei fu siccome immobile...). Me le ricordo dalla scuola media!

Io però, a proposito d'immigrati, saltando un po' di palo in frasca, vorrei chiedere a Titti cosa ne pensa di quella faccenda del referendum sui frontalieri e del suo risultato. Magari in Politica.Visto che disponiamo di una corrispondente sul posto....

Alma Oggetto: x lili  27 Set, 2016 - 08:55  Profilo Rispondi citando   

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Ma guarda che strani giri possono fare i ricordi!


Cessi-vaso da notte-cagare- pierino- il 5 maggio....


Grazie dell'informazione, liliana, per me era difficile capirlo dato che nn ho mai visto quei film di pierino!

liliana Oggetto:   27 Set, 2016 - 07:05  Profilo Rispondi citando   

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Il "nesso" era rappresentato da qualcosa di "Antico" e da questo divertente filmato:







Alma Oggetto: x liliana  26 Set, 2016 - 23:13  Profilo Rispondi citando   

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Cercando di fare un giro largo intorno a cessi e contenuti.


Son entrata per farti una domanda liliana...


Com'è che un vaso da notte, sia pur antico, ti ispira la poesia “ il 5 maggio “ di Manzoni? Forse nn riesco a veder il nesso... ma se c'è e tu lo vedi, ne sarei davvero curiosa!

liliana Oggetto: Meravigliosi vasi da notte  26 Set, 2016 - 21:51  Profilo Rispondi citando   

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Risultati immagini per vasi da notte antichi



Dopo aver letto quanto d'interessante è stato scritto da Asso e da Titti,guardando un antico vaso da notte mi son venute in mente le prime rime di una poesia: di
"Alessandro Manzoni" :

Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro...





TittiMendoza Oggetto:   26 Set, 2016 - 20:59  Profilo Rispondi citando   

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Interessante anche la tua notizia Asso quindi, ho pensato che valesse la pena tradurre lo scritto dal tedesco in italiano, con il traduttore google.
Nel frattempo guardate anche questi originali modelli di gabinetti per uomini.....






TRADUZIONE

Impiego universale: la toilette rifugiato è l'ideale per la defecazione globalizzato.


Per inserire il seguente argomento, vale la pena di ricordare una parola Wolfgang Schäuble. Il ministro delle Finanze ha detto che il treno dei rifugiati, la Germania attualmente vivendo, è un "Rendezvous della nostra società con la globalizzazione". E 'anche un appuntamento di culture diverse, può sedersi. Per non dire: uno scontro di culture. Nel mese di settembre, il numero di richiedenti asilo in Germania è salito bruscamente, era prima di tutto una questione di fortuna preparare quarti. Si trattava di un tetto sopra la testa - e se si tratta di una tenda - a pasti regolari, letti, assistenza sanitaria e ai servizi igienici. Improvvisamente, il mercato è apparso per grandi tende e contenitori per impianti di riscaldamento in tende, lettini e anche per "ritagli birra giardino" deserte.
Frank Pergande Autore: Frank Pergande, corrispondente politico per Schleswig-Holstein, Amburgo e Meclemburgo-Pomerania occidentale con sede a Schwerin. seguire:

Anche nel gabinetto era in un certo modo, perché in fretta sono stati utilizzati servizi igienici in particolare mobili: la piccola casa, che è famosa per i cantieri, ma anche il contenimento più grande costruito, come ad esempio quelli utilizzati al carnevali. Molti dei rifugiati, tuttavia, non so tali servizi igienici nella loro cultura. E chi sarebbe arrivato prima l'idea, ma grande per spiegare come funziona il gabinetto dell'Europa centrale. Nel frattempo, questo è fatto da pittogramma e in scrittura araba.
Multifunzionali latrina deve essere

Molti rifugiati, specialmente quelli da classi più povere, che conoscono da casa solo le latrine che hanno servizi igienici anche se, come tali usi, ma certamente non il modo in cui è stato originariamente progettato. Si trovavano sulla tazza del gabinetto, che in realtà è di sedersi lì, ed erano lì abbastanza spesso non è esattamente preciso. O hanno fatto la loro attività da qualche parte in casa, tranne nel foro designato. Anche le docce erano frainteso in questo senso. A questo si aggiunga che molti dei rifugiati musulmani non si conosce l'uso di carta igienica. È necessario invece per pulire l'acqua, che viene generalmente effettuata con la sinistra, la mano sporca.

Di più su
Geberit:

Il segreto del sciacquone


Queste differenze culturali in ogni caso, hanno avuto inoltre essere intollerabile per la situazione già difficile, in particolare nei centri di prima accoglienza e rifugi di emergenza e la situazione igienica. Serie modo, si segnala, ha annunciato lo staff della società di noleggio wc mobili, perché volevano più per pulire la casa o il contenitore - anche se alcuni sono utilizzati per determinare i bagni pubblici. In aggiunta a che ancora una volta e di nuovo i servizi igienici è stato descritto come male dai profughi stessi, anche se gli equipaggi di pulizia (e spesso rifugiati) hanno provato duramente, ma potrebbe perdere solo in questo Kulturkampf. E poiché molti rifugiati non ha nemmeno cosa fare con i servizi igienici, si fece strada dritta in mezzo ai cespugli. Fu così che, come il sindaco di Hardheim im Odenwald nella sua etichetta impotenza per i rifugiati aufstellte, che ha dichiarato in parte: "Le nostre necessità che facciamo esclusivamente sui servizi igienici, non in giardini e parchi, nemmeno nelle siepi e dietro i cespugli . "Il set gli è valso un sacco di malizia.

Ma il problema non è insolubile. Non poteva risolvere solo al volo. L'esperienza c'è abbastanza dei molti anni la maggior parte campi profughi esistenti, dove latrine è sempre una questione importante. Perché tutti sanno: Culture diverse significano anche latrine scala differente. Per i musulmani in quanto è importante che quando si utilizza la parte posteriore non mostra esattamente alla Mecca. Inoltre, latrine per gli uomini e le donne dovrebbero essere separati l'uno dall'altro e il pavimento, se è perché cancellato, non solo hanno il colore verde - il colore dei musulmani.
assodipicche Oggetto: Le toilette multiculturali..ecco la soluzione!  26 Set, 2016 - 19:02  Profilo Rispondi citando   

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Interessante il video suggerito da Titti. La soluzione comunque sembra l'abbiano trovata i tedeschi, costretti a trovare un rimedio al fatto che la maggior parte degli immigrati (profughi e non)...come dire... la facevano dappertutto tranne che nel water, al quale non erano abituati e che rifiutavano di usare. E così hanno inventato le toilette....multiculturali, con le quali prima o poi dovremo fare i conti anche noi. A società multiculturale toilettes multiculturali. Che mi significano questi vecchi detti tipo...paesi che vai usanze (e cessi) che trovi...ma per carità, roba antidiluviana. Vi fornisco il link del Frankfurter Allgemeine, così potete vedere da soli come sono fatti.

http://www.faz.net/aktuell/politik/fluechtlingskrise/die-multikulti-toilette-ein-klo-das-jeder-benutzen-kann-14043644.html


PS - Chi non mastica per niente il tedesco (come il sottoscritto), non si spaventi per il titolo, non morde, anche se sembra. Dice solo: "un gabinetto che tutti possono usare".

TittiMendoza Oggetto:   26 Set, 2016 - 10:57  Profilo Rispondi citando   

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Qualche mese fa, scrissi un argomento che trattava della: “Sindrome del Cesso basso” il quale, causò ai puritani.... materia di scandalo, critiche e chiacchiere, perchè ritenevano il soggetto disgustoso .... Per fortuna poi fu chiarito lo scopo in quanto la sindrome, riguardava naturalmente persone con problemi di salute, impossibilitati al piegamento delle gambe o della colonna vertebrale.

Oggi, con questa nuova informazione, mando un avviso ai naviganti schizzinosi del Sito: "per piacere, usate la rotellina del mouse perchè l'argomento sarà più spinto della sindrome del cesso basso.... qui si parla addirittura del contenuto che accoglie il cesso....." Ma se avete un sano coraggio e la giusta curiosità per imparare qualcosa di istruttivo, vi assicuro che dopo, mi sarete veramente grata per l'importante informazione.
Come introduzione, visto il tema trattato, lasciate che vi racconti questa sfiziosa e divertente storiella dal titolo:


" LA VERA STORIA DEL BUCO DEL CULO "




Quando fu creato il corpo umano, tutti gli organi presentarono domanda per venirne a capo.
- Disse il cervello: "Io sono l'intelligenza e trasmetto gli ordini a tutto il corpo e quindi è giusto che io sia il capo".
- Il cuore disse " Io faccio circolare il sangue, sono l'organo piu' importante, e quindi devo essere io il capo".
- Lo stomaco disse: "Io trasformo in energia tutti i cibi e quindi è giusto che sia io il capo".
- Le gambe dissero: "Noi sfruttiamo l'energia prodotta dallo stomaco e facciamo muovere il corpo e quindi è giusto che siamo noi il capo". E così via, tutti gli organi proposero la loro idea, più o meno valida. Ma quando toccò al Buco del Culo tutti scoppiarono in una grande risata. Il Buco del Culo, indispettito, si mise in sciopero e non fece più lo stronzo. In poco tempo tutto il corpo stette male; il cervello divenne febbricitante, lo stomaco aveva i crampi e le gambe non si muovevano piu'.
Così, prima di giungere alla morte, tutti gli organi di comune accordo, decisero che il Buco del Culo doveva essere il capo e lui ricominciò a fare lo stronzo........
MORALE: Per diventare CAPO non c'è bisogno di un genio, basta che ci sia qualcuno che sia "CAPACE DI FARE LO STRONZO !"








Bene, scusate le necessarie volgari citazioni, ma ora invece, parliamo seriamente e vediamo come favorire la salute del nostro corpo, basta poco per imparare a non commettere più gravi errori e no, per piacere, non sentitevi in dovere di ringraziarmi per la preziosa informazione !Provate per credere !.....


Saluti Titti



L'ERRORE CHE TUTTI COMMETTIAMO,
QUANDO SIAMO SEDUTI SUL WATER !




TittiMendoza Oggetto:   21 Set, 2016 - 19:26  Profilo Rispondi citando   

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IL SEGRETO DEL TUO NUMERO DI CELLULARE




La Numerologia può aiutarci a scoprire quale vibrazione accompagna il periodo nel quale è attivato il nostro numero di cellulare. “Tutto è numero” diceva Pitagora e anche il numero di telefono che usiamo quotidianamente ha qualcosa da dirci, se poniamo ad esso attenzione.
Ogni numero, nella sua essenza, esprime un profondo significato che aiuta a dare senso anche alle cose che a prima vista potrebbero sembrare prive di significato. Un semplice numero di cellulare ci appartiene ci distingue e identifica una parte di noi stessi, così come ogni altro numero che entra a far parte della nostra esistenza, dalla data di nascita al nome e cognome, come altre cose che ci identificano come ad esempio quello del conto bancario dell'indirizzo di casa, delle tessere di abbonamenti, del numero del posto a sedere in aereo a teatro, allo stadio e così via. Insomma, ogni numero che ci tocca da vicino, ha in se un significativo messaggio. Ma come si fa a capirne il senso dopo averlo ricavato dal conteggio? Basta andare sul web e cercare il significato del numero nei diversi aspetti, oppure studiare la Numerologia...... Per il momento però divertitevi a controllare il numero telefonico del vostro cellulare o se credete, anche del vostro telefono di casa, con l'aiuto della guida sottostante.


Cordiali saluti a chi mi legge Titti




COME RICAVARE IL NUMERO CHIAVE



Non considerate il prefisso (333, 348 etc…) e sommate solamente le cifre rimanenti, riducendole a un unico numero.
Ad esempio: se il numero è 348 123 45 67, tralasceremo 348 e sommeremo 1234567, ottendo 28. 2+8=10=1 Se avete due numeri o più di telefono, ciascuna cifra indicherà qualcosa di specifico nel suo ambito, lavorativo, famigliare etc.


SIGNIFICATO DEI NUMERI




NUMERO 1
Questo è un periodo che richiede molta indipendenza, coraggio, resistenza e iniziativa individuale. Il numero 1 deve imparare a rialzarsi dopo le cadute e riprovare, allo stesso modo in cui un bambino impara a camminare; per questo motivo sarà necessario non arrendersi ai primi fallimenti, ma continuare a muoversi verso gli obiettivi prefissati. Il numero 1 chiede intraprendenza, dinamismo e la capacità se occorre di difendere il vostro spazio, imparando a dire di no. I doni più grandi di cui beneficerete alla fine di questa prova, saranno la leadership, il coraggio e l’audacia.
NUMERO 2
Adesso raggiungerete i vostri obiettivi, non con l’ausilio della forza, ma al contrario con la diplomazia e il sottile potere della persuasione. In questa fase potreste avvertire il desiderio di vivere in un ambiente protetto, al riparo dal tumulto della vita o da situazioni difficili. In questa fase, che vi pone a contatto con la vostra natura femminile, dovrete imparare ad ascoltarvi più profondamente, sforzandovi al contempo di essere più empatici e disponibili a mettervi nei panni degli altri.
NUMERO 3
Adesso è il momento di parlare a proprio favore, mettendosi in evidenza in tutti gli ambiti della propria vita. Se siete donne potete utilizzare abiti e un trucco che valorizzino il vostro corpo e la vostra sensualità, se siete uomini cominciate a prendervi cura di voi, magari mettendovi a dieta o andando in palestra. Può essere un periodo molto creativo e i vostri talenti artistici meritano di essere espressi. Adesso tutte le attività creative sono favorite, come ad esempio la scrittura, il teatro, la musica e la danza
NUMERO 4
Il 4 ha che fare col radicamento e la necessità di porre solide basi nella vostra esistenza. La lezione inerente a questo periodo è quella di prendere contatto con la realtà materiale. Questa fase quindi si rivelerà molto impegnativa, ma permetterà grazie a un duro lavoro di concretizzare idee o progetti. Chi si è sentito senza basi ora ha la possibilità di trovare continuità e di mettere radici, creando situazioni stabili.
NUMERO 5
La vostra abilità comunicativa aumenterà notevolmente, così come anche la vostra capacità di promuovere voi stessi e le vostre attività. La sfida del numero 5 è quella di sviluppare elasticità, accettando di ampliare la vostra mappa mentale. D’altronde dovrete fare attenzione a non lasciarvi prendere dall’inquietudine del cambiamento insito nella sfida del numero 5, tenendo i piedi per terra ed evitando di disperdere le vostre energie. L’impulso irrefrenabile alla sperimentazione, potrà portarvi a esplorare i nuovi continenti del vostro panorama interiore, viaggiando, conoscendo gente nuova o anche intraprendendo nuovi studi.
NUMERO 6
Il numero 6, in relazione al vostro genitore interiorizzato, stimolerà in voi il desiderio di assumervi responsabilità, aiutando gli altri e impegnandovi maggiormente nel contesto familiare e sociale in cui siete inseriti. Ora il vostro bisogno di sentirvi utili e necessari, vi porterà a incoraggiare rapporti positivi tra le persone. Le parole chiave di questi anni sono la dedizione e l’armonia. Adesso le attività favorite sono quelle che comportano una modalità per dedicarsi gli altri e tutte le branche che comprendono lo sviluppo del potenziale umano sono privilegiate.
NUMERO 7
Questo è anche un periodo di evoluzione spirituale. La vostra intuizione sarà amplificata e per effetto della sincronicità, nella vostra vita entreranno persone sagge, profonde e intellettuali, con le quali potrete dialogare di misticismo e di filosofia. Grazie al 7 molti di voi riprenderanno gli studi, per specializzarsi in qualche ramo specifico. Adesso il vostro desiderio di leggere, studiare e approfondire raggiunge i massimi livelli. Troverete più facilità nella concentrazione e potrete diventare degli eruditi nel vostro settore di conoscenza.
NUMERO 8
Poiché il numero 8 governa la realtà ordinaria, dovrete essere realisti e imparare a sentirvi a vostro agio nel mondo fisico, accettando gli ambiti terra – terra del lavoro, della casa, dei beni materiali e del denaro. Ora avete la forza di far diventare la vostra vita esattamente come volete. La fase 8 corrisponde al tempo della raccolta e potete puntare in alto, alfine di far fruttare al massimo le vostre potenzialità. In questi anni potrete mettervi in proprio, aprire un’attività o lavorare come liberi professionisti.
NUMERO 9
Questo è un periodo in cui far rifiorire gli ideali e identificarsi con obiettivi e progetti in sintonia con la propria vocazione. Essendo il numero 9 legato ai valori dell’altruismo e della solidarietà, fate in modo, che i vostri piani di lavoro tendano a favorire il benessere e lo sviluppo della comunità in cui vivete. Adesso la vostra spinta evolutiva può consentirvi di ottenere un rapido progresso anche negli affari e nella carriera. Potreste trovarvi a dover viaggiare molto per lavoro, approfittate di questa opportunità per ampliare la vostra visione dell’esistenza.
Se la somma dà 22 o 11, questi numeri non vanno ridotti (29 e 38 diventano 11)
NUMERO 11
Nel momento in cui riuscite a integrare i messaggi del vostro sé, il ciclo 11 può rappresentare un periodo inaspettato di sviluppo personale e spirituale. Vi aprite a un flusso straordinario di immagini, intuizioni e rivelazioni; potrete cogliere la soluzione improvvisa di un vecchio problema, riconoscere lo scopo della vostra vita o percepirvi come canale di una forza più grande di voi. Molti in questa fase, inizieranno un percorso di crescita personale o seguendo la loro voce interna, saranno indirizzati alla scoperta e all’espressione dei propri talenti. La sfida del ciclo 11 è quella di coltivare i vostri sogni, rimanendo coi piedi per terra.
NUMERO 22
Il 22 ci prepara alla grande sfida di materializzare le visioni e le rivelazioni suggerite dal nostro regista interno. In questa fase dovrete dedicarvi interamente alla realizzazione dei vostri sogni. Accettando l’impegno e la responsabilità di concretizzare le vostre aspirazioni, potrete contribuire al risanamento del vostro ambiente. In sintonia con l’Archetipo del Creatore, l’architetto celeste, avrete la possibilità di gestire ambiziosi piani di lavoro, nei quali trasferire la vostra prorompente creatività. Diventando strumento delle istanze sociali, potrete farvi promotori di grandi idee.








TittiMendoza Oggetto:   21 Set, 2016 - 11:38  Profilo Rispondi citando   

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liliana Oggetto: Forse veniamo da un altro pianeta  19 Set, 2016 - 09:33  Profilo Rispondi citando   

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Siamo pronti a diventare super uomini?

“Gli esseri umani non sono terrestri”: forse veniamo da un altro pianeta, e le prove sono nel nostro corpo.

Il dott. Ellis Silver, ecologista, sostiene che gli esseri umani non siano originari del pianeta Terra, ma vi siano stati portati dagli alieni decine di migliaia di anni fa.Il dott. Silver è abbastanza convinto della sua tesi, per cui il mal di schiena sembra mostrare che l’uomo sia stato concepito in un ambiente a gravità più bassa; o ancora, del fatto che le difficoltà che incontrano le femmine umane nel parto siano molto strane, com’è anche strano che le teste dei neonati siano così grandi, rendendo difficile il parto fino a provocare la morte della madre e del bambino. “Nessun’altra specie sul pianeta ha questo problema,” sostiene "Altra tesi è quella che riguarda la luce solare: “Non siamo progettati per esporci al Sole come facciamo sulla Terra, infatti non possiamo prendere il Sole per molto tempo, a differenza delle lucertole che possono esporsi al sole ogni giorno senza problemi.”

Credo che molti dei nostri problemi derivino dal semplice fatto che i nostri orologi biologici interni si sono evoluti per una giornata di 25 ore (come dimostrato dai ricercatori del sonno), mentre il giorno terrestre della Terra dura solo 24 ore.” Alla base della sua idea strampalata, ci sarebbe l’ipotesi per cui dallo spazio (e cita Alpha Centauri) potrebbero essere arrivati esseri “quasi umani” che poi si sarebbero incrociati con i neanderthal e altri pre-umani, dando così origine alla razza umana.


liliana Oggetto: ZUCCHERO  17 Set, 2016 - 07:24  Profilo Rispondi citando   

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Industria dello zucchero pagò scienziati per mentire

Gravissima scoperta compiuta da parte della Jama Internal Medicine: grazie ad un ricercatore della University of California, che per caso ha rinvenuto dei documenti che attestano lo scandalo, la rivista scientifica specializzata ha alzato il coperchio sui rapporti tra le industrie dello zucchero e gli scienziati che avrebbero dovuto condurre gli studi che attestassero, o meno, la relazione tra saccarosio e malattie cardiache. In buona sostanza, le carte rivelano come le prime abbiano pagato i ricercatori in questione per sminuire gli effetti collaterali dell'alimento: in altre parole, per mentire all'opinione pubblica. Nei loro studi, gli scienziati hanno quindi focalizzato l'attenzione della loro lente d'ingrandimento sui grassi saturi, evitando al contrario di concentrarsi sul rapporto tra malattie cardiache e assunzione di zucchero.

La scoperta in questione ha davvero dello sconvolgente a causa soprattutto della portata dello scandalo. Le multinazionali in questione avrebbero infatti falsato, tramite tangenti, i risultati di ben cinquant'anni di studi. In particolare la documentazione dimostra come la Sugar Research Association, oggi solo Sugar Association, corruppe tre ricercatori di Harvard già nel 1967, per un totale di 50.000 dollari cadauno, allo scopo di chiudere un occhio sugli effetti collaterali dello zucchero. Il più famoso dei tre è Mark Hegsted, il cui gruppo avrebbe poi pubblicato le linee guida per una corretta alimentazione negli Stati Uniti solo dieci anni dopo.

Sebbene lo studio in questione sia oramai vecchio di 50 anni, l'impatto delle sue conclusioni sulla nostra vita sarebbe comunque devastante: un'onda lunga che arriva fino ai giorni nostri, se è vero che gli esperti hanno da quel momento in poi consigliato un'alimentazione povera di grassi saturi, consigliando anche cibi ricchi di zuccheri, andando così ad avere una ripercussione decisiva non solo sul tasso di mortalità per malattie a carico del sistema cardiovascolare, ma anche sull'epidemia di obesità, nonché di diabete, dei giorni nostri. D'altronde, tuttora le multinazionali cercano di finanziare studi scientifici che traggano conclusioni che fanno male alla nostra salute, ma bene ai loro affari, sebbene la musica sia effettivamente cambiata: la American Heart Association, ad esempio, ha consigliato l'assoluto divieto di alimenti zuccherati prima dei 2 anni d'età, e ha diminuito la soglia di sicurezza a 25 grammi al giorno fino ai 18 anni



Paolo Grillandi

Il giornale della salute


Grazie per l'attenzione L.M.















liliana Oggetto: Sempre sull' eutanasia per sorridere un pò  12 Set, 2016 - 11:48  Profilo Rispondi citando   

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liliana Oggetto: Eutanasia  12 Set, 2016 - 11:43  Profilo Rispondi citando   

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Ancora grazie al mio caro e gentile amico per questo interessante articolo che condivido con voi

Il Sole 24 Ore

Eutanasia

Le ragioni della dignità

Non è il dolore il motivo principale per cui i malati terminali vogliono smettere di vivere ma la perdita di autonomia

Proviamo ad accantonare le ideologie, e a esaminare argomenti e prove. Non ci potrà mai essere accordo sul tema dell’eutanasia (o del suicidio assistito dal medico, SAM), tra chi pensa che la vita umana non sia nella disponibilità di ciascuno, e chi ritiene che se vivere implica sofferenze fisiologiche o psicologiche intollerabili si abbia il diritto di rinunciarvi. Discutere di fatti o almeno tentare, se i valori non sono negoziabili, è segno di civiltà. Un metodo inventato dal liberalismo.

Dato che su valori e credenze non ci può essere accordo, nei sistemi liberali una scelta o un atto compiuti da un individuo, che nasce libero e diventa capace di autodeterminarsi, si ammettono o vietano valutando le conseguenze che comportano. Ovvero, bandendo i comportamenti che mettono a rischio l’incolumità altrui, o minacciano la convivenza. Sarebbe bene capirli questi concetti basilari, così da evitare di alzare insensate barricate contro la libertà di scelta quando la morte è inevitabile e l’esistenza intollerabile, per poi sacrificare la vita di una minorenne sull’altare della stupidità, del disimpegno morale e di una demenziale o malintesa idea della libertà di cura.

Che cosa sta accadendo con l’eutanasia e il SAM? Dal 1947 il SAM è depenalizzato in Svizzera, e da oltre trent’anni l’eutanasia si pratica in Olanda, dove è legale, come in Belgio, dal 2002. In Olanda prima era depenalizzata. Con la recente legge canadese (C-14) sono 5 i paesi nei quali è legale l’eutanasia (Colombia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Canada) e 11 quelli dove è legale il SAM: tutti i precedenti, più Oregon, Montana, Vermont, California e Svizzera. Negli ultimi 6 l’eutanasia è illegale. Ogni stato ha regole proprie per quanto riguarda diagnosi e prognosi per le quali si può fare richiesta, il periodo di attesa, l’obbligo di una consulenza psichiatrica, l’accesso ai minori o alle persone con disturbi mentali, etc. La rivista JAMA (Journal of the American Medical Association) ha pubblicato una lunga analisi degli atteggiamenti e delle pratiche relative a queste due decisioni praticabili nelle fasi terminali della vita. Quali sono dunque le dinamiche sociali e culturali implicate nelle decisioni di fine vita? Cosa motiva la richiesta di eutanasia e SAM? Quali sono le percezioni del pubblico e quelle dei medici? Ci sono stati abusi o vengano uccise persone che non ne hanno fatto richiesta? Si tratta di una china scivolosa? L’articolo prende in esame la letteratura specialistica fin dal 1947 per catturare il trend degli atteggiamenti dei cittadini e dei medici, ma soprattutto di prevalenza, pratiche, regole e controlli riguardanti queste decisioni nei paesi che hanno scelto di legalizzarle.

Lo studio conferma non è che il dolore “fisiologico” il motivo principale per cui i malati chiedono di non continuare a vivere, bensì la perdita di dignità e autonomia dovuta alla malattia. Qualcuno dirà: ovvio sono depressi. Stante che le persone depresse chiedono eutanasia o SAM con una frequenza 4 volte maggiore e considerando che la depressione grave e resistente ai farmaci non è meno dolorosa di qualunque altra sofferenza fisiologica (solo gli imbecilli credono che la depressione non sia in sé una grave malattia, che nessuno sceglie di avere e che è spesso incurabile), in diversi paesi è prevista una consulenza psichiatrica. Studi rigorosi dimostrano che solo il 10%, tra coloro che decidono di non continuare a vivere, riceve una diagnosi di depressione. Forse qualcuno finalmente si zittirà. Emerge dai sondaggi storici che nelle società secolarizzate è diventata consistente e costante maggioranza dei cittadini, la percentuale di persone favorevoli a eutanasia e SAM; più favorevoli all’intervento attivo del medico (eutanasia), che alla prescrizione del farmaco da assumere autonomamente (SAM). Anche medici favorevoli sono aumentati, ma meno rispetto alla popolazione generale (si oscilla tra oltre il 50% negli USA, e il 42% in Italia o il 36% in Spagna). Prevedibilmente, come decisione per terminare la vita, i medici preferiscono il SAM all’eutanasia.

Le asimmetrie tra la percezione dei medici e quella dei cittadini sono la ragione delle difficoltà di arrivare a un governo efficiente e omogeneo del problema. I paesi dove le pratiche funzionano meglio hanno visto da subito i medici a fianco dei loro pazienti. Mentre in Francia, ad esempio, la comunità dei medici ha impedito la legalizzazione di eutanasia e SAM, ammettendo almeno la sedazione terminale su richiesta del paziente. In Canada, il parlamento ha forzato la mano, stante la contrarietà delle associazioni di medici, e si prevedono problemi. Sul fronte degli abusi i dati sono inequivocabili. Nessuna china scivolosa, dove l’eutanasia è legale. In Olanda e Belgio, dove la pratica è studiata in modo rigoroso, la percentuale di casi nei quali la vita di un malato è stata terminata senza una esplicita richiesta o consenso era significativamente superiore quando eutanasia e SAM erano solo depenalizzati. Oggi è quasi inesistente. Diversi studi, tra cui uno famoso pubblicato nel 2000 (EURELD), mostrano che nei paesi dove queste pratiche solo illegali, non solo vengono messe in atto da alcuni medici, ma nella metà circa dei casi costoro prendono la decisione senza esplicita richiesta del malato o senza chiedere il consenso. In altre parole, la legalizzazione è una garanzia anche per chi desidera vivere la vita fino all’ultimo e a prescindere dalle condizioni. L’articolo rileva che su alcuni aspetti, per esempio le complicazioni associate agli effetti dei cocktail letale utilizzato (prolungamento dell’agonia, risveglio dal coma, etc.), mancano informazioni, e sottolinea la necessità di raccogliere più dati, per ridurre al minimo possibili effetti indesiderati L’idea che la questione possa essere gestita solo con cure palliative e hospice, è discutibile. Da alcuni studi risulta i due terzi dei malati che chiedono eutanasia o SAM era stata precedentemente ricoverata in un hospice.

È vero che le morti per eutanasia o SAM sono una percentuale molto bassa rispetto a tutte le morti, ovvero che le richieste ai medici in generale non sono numerose, cioè meno del 20%, tranne gli oncologi, che le ricevono da oltre il 50%. E che a farne richiesta sono in larga prevalenza persone istruite, maschi, giovani e non praticanti qualche religione. Ma l’argomento che sono pochi quelli che fanno richiesta, per accantonare il problema, sarebbe insensato, dato che nei sistemi liberaldemocratici tutte le persone hanno egualmente diritto alla vita, alla libertà e alla salute.

Spendiamo cifre ingenti per tenere in vita poche persone con malattie inguaribili, o per allungare di qualche settimana la sopravvivenza dei pazienti oncologici. Il che è buono. Ma sarebbe buono e giusto anche consentire a pochi pazienti di esercitare il loro diritto alla vita, alla libertà e alla salute, decidendo autonomamente di non continuare a vivere, quanto ciò implica solo con sofferenze fisiologiche e psicologiche per loro inaccettabili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Emanuel E.J. et al., Attitudes and Practices of Euthanasia and


Physician-Assisted Suicide in United States, Canada and Europe , JAMA 2016; 316 (1), pagg. 79-90


Gilberto Corbellini















Ultima modifica di liliana il 12 Set, 2016 - 11:51, modificato 1 volta in totale
liliana Oggetto: Amore e possesso  10 Set, 2016 - 13:08  Profilo Rispondi citando   

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liliana Oggetto: Violenza sulle donne  10 Set, 2016 - 10:54  Profilo Rispondi citando   

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Perchè c'è tanta "Violenza"sulle Donne?Bisognerebbe dar più voce a questo argomento,magari ascoltando qualche tesimonianza.

Ne scrivo
una tratta da www.targatocn.it articolo violenza-sulle-donne:


E’ la storia di Laura (nome di fantasia), cinquantenne di Cuneo, che per 12 anni ha subito violenze dal suo compagno e che telefonicamente ha deciso di raccontare la sua vicenda ad un centro preposto.



Pensavo fosse l’uomo della mia vita – inizia il suo racconto – lui un uomo affascinante, un professionista conosciuto a Cuneo, ma mi sbagliavo”.Tutto è cominciato dalla violenza psicologica – spiega – mi sminuiva in ciò che facevo, mi faceva sentire inadatta, volevo fare un corso di inglese (lui parla 4 lingue) ma lui mi diceva che tanto io non capivo niente”.“Io, forse anche per il fatto di essere cresciuta con una mamma molto severa, abituata a non rispondere – prosegue – pensavo che forse ero io che continuavo a sbagliare”.




Questo accadeva anche fuori dalle mura di casa?




“No assolutamente, mai in pubblico, anzi agli occhi della gente eravamo una coppia perfetta, ma intanto arrivati a casa ogni pretesto era buono per litigare, nemmeno a Natale potevo contare su un po’ di felicità, lentamente ha svuotato la mia vita di tutti i momenti di gioia, non andavamo nemmeno più in vacanza perché tanto lui diceva di aver già girato il mondo”.




Quando è passato alla violenza fisica?




“Con il tempo, le offese sono diventate sempre più veementi, mi diceva che gli facevo schifo, è arrivato anche a sputarmi in faccia, intanto lentamente mi creava il vuoto intorno, fino a che un giorno è passato alle mani. Mi ha colpita con un vassoio in faccia, quel colpo ha spinto la pelle all’interno dell’occhio. Quel giorno sono andata in ospedale dove mi han messo sei punti sotto l’occhio, ma non ho avuto il coraggio di raccontare quello che era accaduto, al medico ho detto di aver sbattuto contro la portiera della macchina”.




Da questo momento Laura è sprofondata nel buio.




“Ho iniziato ad aver paura, prima di andare a dormire aspettavo di sentirlo russare per il timore che potesse succedermi qualcosa, non sapevo con chi parlare, mi vergognavo pensavo che fosse colpa mia, ho iniziato a non volermi più bene e sono anche ingrassata.” “In casa – continua – non avevo più la mia libertà, vivevo con una sensazione d’angoscia provando un lieve sollievo solo quando ero sola, magari per andare a fare la spesa, era come se ogni giorno stesse rosicchiando una parte di me, fino a diventare come di proprietà sua, non più di me stessa”.




Non ha mai pensato di andarsene di casa in quei momenti?




“Sì, più volte, un giorno ho deciso di andarmene di casa, ma lui mi ha aggredita, strappandomi le borse di mano, un’altra volta mi sono trasferita da un’ amica per un periodo, ma con l’inganno, dicendomi che aveva avuto un incidente mi ha fatto tornare a casa”. E ancora “Mi ha fatto tante promesse,regalato delle rose, mi ha detto che sarebbe cambiato e sai com’è – mi dice sospirando – come molte donne avevo la speranza di riuscire a cambiarlo, ma purtroppo le persone così non cambiano”. E infatti “un giorno mi ha afferrata per la gola, continuava a stringermi forte il collo, per fortuna sul divano c’era una macchina fotografica che avevo lasciato lì per fare delle foto ai miei nipotini, l’ho afferrata e l’ho colpito in quel momento sono riuscita a liberarmi e me ne sono andata, quella volta per sempre”. “Al pronto soccorso – afferma – mi hanno dato 8 giorni di prognosi”.




Da quel giorno sono passati quattro anni e ancora oggi le ferite nel cuore di Laura non si sono rimarginate completamente. Restano i ricordi, l’amarezza di un sogno d’amore infranto.




“Ho ancora dei momenti in cui ripenso a quei pochi attimi di felicità trascorsi insieme, l’ho ancora rivisto ogni tanto ma sempre in compagnia di un’amica perché avevo paura di ricaderci, lui non ha mai riconosciuto o ammesso niente anzi dice di non ricordare e posso credere che mi dica la verità, in fondo anche io ho dimenticato tante cose”.




Laura alla fine ha deciso di non sporgere denuncia perché?“Non avevo i mezzi legali per agire”.






Questa è una storia come tante “ognuno ha la sua storia, ma in fondo sono tutte uguali”, c'è un imessaggio per dire a tutte le donne vittime di compagni, mariti violenti ,non abbiate paura, vi sembra magari di essere nel baratro, ma c’è ancora un’altra vita possibile”.








A questo puunto è sufficiente il sostegno psicologico dell’associazioni o ci sono altre maniere per combattere la violenza sulle donne?








Grazie per l'attenzione L.M.



















Ultima modifica di liliana il 10 Set, 2016 - 18:11, modificato 1 volta in totale
Alma Oggetto:   05 Set, 2016 - 16:53  Profilo Rispondi citando   

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Volevo scrivere due righe di commento, ma poi ho pensato che era inutile accendere una discussione per le solite cavolate.
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